mercoledì 12 giugno 2013

SE I POLITICI ITALIANI SI OCCUPASSERO DELL'ITALIA QUANTO DEGLI ALTRI PAESI DEL MONDO..

Tutti sanno quanto quel Paese, la Turchia, mi sia nel cuore, giubila madame Bonino dagli scranni del Parlamento italiano. Se i politici di casa nostra amassero e si occupassero dell'Italia tanto quanto fanno con i Paesi stranieri, staremmo in una botte di ferro. E saremmo un Paese stimato anche dal resto del mondo. Invece siamo i primi in talento, e tutto il mondo ce lo riconosce, ma gli ultimi nel vedere riconosciuti i propri diritti. Grazie ad una classe politica mediocre ed esterofila. Purtroppo, sotto questo aspetto, i politici italiani si riconoscono in quel popolo sovrano che dovrebbero proteggere. Anche dall'esterofilia. Considerato, pero', che l'Italia e' il Paese piu' bello del mondo ma anche il piu' bistrattato e tartassato dal fisco e dalle manifestazioni di iniquita' prodotte dai vari governi, non ci si puo' sottrarre dall'avere una classe dirigente istituzionale che rispecchia i vizi del Belpaese. Non c'e' politico, che una volta acquisito potere e poltrona, non vada a perorare le cause degli altri Paesi del mondo tralasciando quelli del suo Paese. Persino i parlamentari europei, che avrebbero il compito di portare in Europa i problemi dell'Italia affinche' vengano risolti, quando arrivano a Bruxelles e dintorni scordano totalmente il loro Paese cullandosi nei privilegi del ruolo. Finche' non scade il mandato. Poi tornano e tentano di nuovo la scalata. Fino a quando non vengono presi a calci in kulo. A tal proposito, chi le sta prendendo in queste ore e' il signor Grillo accusato da una tizia pentastellata di essere la rovina del Movimento. Dimenticando, la tizia, chi quel movimento lo ha fondato. Ed eludendo il fatto che se oggi le mettono davanti un microfono, e' grazie a quel signore che ora la sbatte fuori senza troppi complimenti. l'ex comico paga la sua non discesa in campo in prima persona e paga lo scotto di aver dato potere a delle persone incompetenti e irriconoscenti. Ma a volte, ognuno ha quello che merita.
12 giugno 2013

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