lunedì 12 settembre 2016

IN PENSIONE ANTICIPATA A 63 ANNI: INTESA TRA GOVERNO E SINDACATI

L'anticipo pensionistico potrà essere richiesto a 63 anni. E' la novità emersa dall'incontro tecnico sulle pensioni tra il sottosegretario alla Presidenza del consiglio, Tommaso Nannicini, e i sindacati di categoria. "E' un anticipo di tre anni e sette mesi", ha riferito Maurizio Petriccioli della Cisl. La sperimentazione "sarà di due anni per vedere quanto viene utilizzato e come funzionerà lo strumento", ha spiegato Petriccioli. Quanto alle risorse "il governo non ha ancora stabilito quali saranno", ma è stato ribadito che "l'Ape sarà a costo zero per le categorie svantaggiate con una soglia di 1.200 euro di pensione netta". I tre anni e sette mesi di anticipo "rappresentano il punto di mediazione raggiunto oggi, noi - ha spiegato ancora Petriccioli - avevamo chiesto quattro anni". Oltre all'Ape il governo - secondo quanto riferito dai sindacati - ha ribadito che le ricongiunzioni dei contributi non saranno più onerose. Si lavora poi all'allargamento della platea dei lavori usuranti. Si punta ad includere: infermieri e maestri d'infanzia. Resta poi aperta la questione della quattordicesima anche se su questo fronte "c'è una sensazione positiva", ha riferito il segretario confederale della Uil, Domenico Proietti. "Il 21 settembre ci sarà l'incontro conclusivo sulle pensioni e speriamo ci sia una intesa complessiva", ha aggiunto Proietti. aska
lunedi 12  settembre  2016  
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