domenica 12 ottobre 2014

IL CANCRO AI POLMONI UCCIDE 4300 PERSONE AL GIORNO PERCHE' E' UNA MALATTIA CHE RIMANE SILENTE PER PIU' DI VENTI ANNI

Il cancro ai polmoni puo' rimanere dormiente per piu' di venti anni. Un silenzio che uccide un milione e mezzo di persone in tutto il mondo, secondo i ricercatori britannici in un articolo apparso su Science. Due documenti che dettagliano l'evoluzione del cancro polmonare rivelano come dopo una sorta di iniziale errore genetico della malattia — spesso causata dal fumo — le cellule tumorali sviluppano tranquillamente numerose nuove mutazioni, rendendo uniche geneticamente differenti le parti del tumore stesso. Quando purtroppo ai pazienti viene diagnosticati questo tipo di cancro, si saranno sviluppate in loro già molteplici vie evolutive del tumore, rendendo estremamente difficile che qualsiasi medicina mirata possa avere un effetto. I risultati dimostrano il pressante bisogno di rilevare il cancro ai polmoni prima che esso si sia tramutato in molteplici cloni maligni. Questo  è il tumore più mortale del mondo e uccide circa 4.300 persone al giorno. 
Attualmente, i medici usano la tomografia automatizzata (CT) per rilevare il cancro ai polmoni, ma per il momento un nodulo che è grande abbastanza per essere notato su una scansione può contenere 1 miliardo di cellule tumorali geneticamente diverse. Per il futuro, gli oncologi ripongono le speranze su un nuovo approccio, noto come biopsia liquida, che può essere in grado di rilevare segni di cancro molto prima dal Dna circolante nel sangue. La prognosi attuale per il NSCLC è tragica, con la maggior parte dei pazienti a cui viene diagnosticato quando la malattia è già diffusa e solo circa il 15% sopravvive per almeno cinque anni dopo la diagnosi.
domenica 12 ottobre 2014
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