venerdì 25 agosto 2017

SI GODONO IL SOLE, IL RIPOSO, IL MARE. MA A FINE STAGIONE, ARRIVEDERCI E GRAZIE. E LASCIANO IL CONTO DELL'OMBRELLONE DA SALDARE..

Si godono il sole, il riposo, il mare. Ma, a fine stagione, arrivederci e grazie. Il conto dell'ombrellone da saldare agli stabilimenti balneari? Non posso,
ho i libri di scuola da comprare; ho perso il lavoro; ho le bollette da pagare. Te li porto domani, la prossima settimana, a fine mese quando prendo lo
stipendio. Anzi, il prossimo anno ti pago tutto. Sono le giustificazioni accampate dai furbetti dell'ombrellone che ogni anno, a fine estate, dimenticano,
o fanno finta di dimenticare, che ci sono centinaia o migliaia di euro di spese, tra servizio bar, sedie, lettini, sdraio e ombrelloni, da saldare alla
cassa. I titolari dei lidi ci rimettono di tasca propria. E sono costretti a rincorrere gli "evasori" telefonicamente. O li fermano per strada, se li
incontrano "mentre cambiano stabilimento", per ricordare loro quel "piccolo particolare". Talvolta riescono a riprendere il bottino, molte
altre volte no. Qualche imprenditore controlla i pagamenti in tempo reale attraverso le app. Tra i portoghesi ci sono anche i vip: calciatori, attori comici e medici, rientrano nelle categorie dei pessimi pagatori. Mentre i migliori sono i pensionati che pagano a rate, ma pagano. Per ovviare a questa imbarazzante situazione, quella di dover contattare più volte durante l'anno i clienti morosi, qualche imprenditore del mare sta già pensando a cambiare strategia di riscossione. E' il caso di Patrizia Di Girolamo, titolare della Capannina, stabilimento a ridosso della Madonnina:"Il prossimo anno inauguro la formula del pagamento anticipato come accade a Rimini- annuncia la balneatrice- con prezzi possibili per tutti. In questo modo avverrà anche una selezione naturale della buona clientela. Perchè non bisogna puntare ad avere un cliente, ma il cliente. Io sono abbastanza fortunata, i miei clienti storici arrivano anche dalla Val Pescara e sono ottimi pagatori. Altri, a volte, bisogna inseguirli al telefono tutto l'anno". Per ricordare alla "gentile clientela che il saldo dell'ombrellone dovrà essere effettuato entro il 1, il 15 il 20 agosto" tanti balneatori scelgono l'affissione di piccoli o mega cartelli sulle pareti degli stabilimenti. "Naturalmente ci rimettiamo al buon senso della clientela- spiega Gabriele Straccini, del lido Le Naiadi che il prossimo anno celebra il mezzo secolo- ci commuove vedere i pensionati che pagano la retta 50 euro al mese a partire da aprile- maggio e saldano il conto regolarmente a fine stagione. Fossero tutti così puntuali". "Siamo imbarazzatissimi quando dobbiamo chiamare al telefono le persone- rivela Sandro Fanese, della Tramontana- o dobbiamo cercarle per il saldo, perchè ti sembra di chiedere qualcosa che non ti spetta. E poi ci chiedono di aspettare qualche mese, qualcuno paga tutto l'anno successivo. Il 10-20 percento di incassi mancanti, ma sono prevalentemente di clienti nuovi. Quanto perdiamo? Mai tenuto il conto, ma diverse migliaia di euro l'anno. Il pagamento anticipato? E' una formula che non piace al pescarese".
Marco Schiavone, del Nuovo Tramonto, pineta di Portanuova, propone "un database con i nomi dei peggiori pagatori che tutti i balneatori possono consultare". "E' umiliante per noi e per loro - prosegue il giovane, titolare insieme alla compagna Carmen Padalino della società di salvamento "Gli angeli del mare"- dover ricontattare più volte durante l'anno e sentirsi dire: vengo a settembre o a gennaio e hanno pure il coraggio di chiedere gli sconti. Ci dicono anche: ho perso il lavoro, ma il mare è un lusso. Chi non se lo può permettere può andare alla spiaggia libera. Vip morosi? Un calciatore del passato, famoso. Ci deve una somma ingente, l'abbiamo rincorso tante volte ma non c'è stato nulla da fare. Non siamo fiscali, abbiamo chiuso un occhio nel caso di una signora che aveva perso il marito, ma la fiducia deve essere reciproca". La madre di Schiavone, Elena Bellotti, segnala che tra i pessimi pagatori "ci sono dipendenti di Equitalia e comici. Ci danno numeri di telefono sbagliati, forse dovremmo chiedere la carta d'identità e registrare i clienti a inizio stagione. Li dobbiamo rincorrere pure per 40 euro e ogni anno mettiamo in conto di perderne almeno 2-3000". Giuseppe Monti, 35 anni, titolare della Stella d'oro a Pescara sud, lido frequentato dalla famiglia del neo allenatore della Roma Eusebio Di Francesco e da una clientela proveniente dall'entroterra teatino, ma anche belgi e svizzeri, ha risolto il problema:"I furbetti li abbiamo mandati via nell'arco di questi cinque anni di gestione e ora- spiega - lavoriamo con famiglie molto giovani, ci conosciamo tutti, il clima è familiare, pagano a rate e regolarmente. Controllo i pagamenti in tempo reale
attraverso una app". Ci sono balneatori a cui gli affari vanno meglio. Rossella Renzetti, titolare delle Antille, ha una clientela "storica e fidelizzata.
Al massimo- spiega - mi avvisano a inizio stagione che salderanno aottobre, ma sono puntuali". Una "stagione d'oro" è stata quella di Giampiero di
Benedetto, titolare di Tahiti, Pescara nord, clientela turistica da Milano, Roma, Bergamo, Russia:"Si sono allungati i tempi per il saldo, da agosto slitta a
ottobre, ma pagano tutti, anche se un tempo gli acconti erano più consistenti, oggi più diluiti". Clientela "fidelizzata e pagante" alla Lampara di Bruno
Ammazzalorso. Infine, il Tartarughino, concessione 73, di Gianni Di Francesco è "un'isola felice di clientela selezionata, soprattutto pescarese, ma affezionati anche da Torino, Milano e Roma,gente perbene. Qui la stretta di mano ha ancora un valore" conclude il balneatore.
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