La bucaniera
Nel Paese delle slot, l'Italia, che assomiglia sempre piu' ad una immensa Las Vegas, perche' meravigliarsi se un bimbo di sette anni viene trovato a notte fonda in un circolo privato a Pescara? Magari il piccolino cercava il suo papa' che non rientrava a casa risucchiato dalle macchinette mangiasoldi. E perche' meravigliarsi
se aumentano sempre piu' le app che pubblicizzano bingo per bambini? L'Italia, Repubblica fondata sul lavoro, da anni ha puntato tutto sul gioco d'azzardo. Altrimenti non si spiega il proliferare di grattini, slot, sale bingo e nuove lotterie. Ogni giorno una novita' sul fronte del gioco d'azzardo e nessuna nuova su nuovi modelli di occupazione per i giovani. E' la stessa storia del fumo. Sui pacchetti di bionde scrivono che fumare fa venire il cancro, ma poi nessuno si fa scrupoli a sfornare ogni anno centinaia di tipi di sigarette. Di ogni colore e dimensione. Lunghe, mini, sigari, sigarilli, tabacco sfuso, che solo ad odorarlo ti fa venire voglia di cominciare a sfumacchiare. Per non parlare del business delle sigarette elettroniche che sono peggio del gioco d'azzardo. Almeno quest'ultimo fa male solo alle tasche. Per cui, lo dicessero chiaro e tondo che l'Italia e' una Repubblica che sempre piu' si mantiene sul gioco d'azzardo e facciamola finita con i sofismi e le ipocrisie. E i primi ipocriti sono i genitori. Che gridano allo scandalo delle sale bingo e slot e poi mandano i figli al circolo privato a notte fonda (quello di Pescara e' stato chiuso dalla polizia) oppure spediscono i pargoli a comprare i grattini in tabaccheria. Diamoci delle regole. Invece di contrastarlo, creiamo posti di lavoro intorno al business del gioco d'azzardo.
domenica 28 settembre 2014
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