mercoledì 24 settembre 2014

MEDICI ITALIANI SEMPRE PIU' STRESSATI E IMPAURITI DALLE DENUNCE

Anche i medici, nel loro piccolo, si stancano. E quando le energie diminuiscono, aumenta la paura delle denunce. Medici italiani sempre piu' stressati.Stanchi per gli eccessivi carichi di lavoro, difficoltà di rapporti col management, insoddisfazione per i livelli retributivi. E' quanto emerge dall'indagine promossa dal sindacato Anaao Assomed in collaborazione con Swg sulle condizioni di lavoro dei medici in corsia oggi tra criticità e aspettative. Nelle corsie degli ospedali le 
liti tra medici e personale infermieristico sono all'ordine del giorno. 

Camici bianchi sempre più stressati e che manifestano la propria insoddisfazione in modo identico per fasce di età e area geografica: il 68% si sente frequentemente stanco; il 58% economicamente scontento; il 48% emotivamente sfinito. Tra le altre cause di insoddisfazione, il 75% indica il livello di retribuzione ancor prima della distribuzione di carichi di lavoro (64%), ed un miglioramento del livello retributivo costituisce la prima della aspettative dichiarate (67%). Altro risultato significativo dell'indagine riguarda il rapporto con la politica: il 97% dei medici intervistati chiede di avere più peso nelle scelte aziendali e il 67% attribuisce alla invasività della politica la principale responsabilità della crisi del sistema sanitario nazionale. Tra le altre risultanze anche quella in cui l'87% dei medici intervistati crede debba essere rivisto l'assetto direzionale e la stessa scelta dell'aziendalismo in sanità. Dato rilevante quello della crescita del contenzioso medico legale che è l'aspetto che per i camici bianchi incide di più (in negativo) sulla qualità delle prestazioni ospedaliere. Nonostante gli aspetti negativi della professione, i medici continuano a considerare buona la qualità dei servizi offerti dal servizio sanitario nazionale  e dagli ospedali in Italia nel loro complesso (rispettivamente 66% e 67%). Tuttavia, pur nel giudizio positivo, ritengono che ci sia un peggioramento progressivo della qualità dei servizi ospedalieri (49%), specie nel confronto con gli altri Paesi europei tanto che il 35% degli intervistati ritiene che la sanità italiana funzioni peggio. Inoltre, il 76% dei medici si dichiara favorevole ad una revisione del ruolo giuridico.
Tra le iniziative segnalate per garantire il sistema sanitario pubblico, quella che per il 66% prevede la sostituzione del ticket di accesso al Pronto Soccorso per prestazioni non seguite da ricovero con prestazioni in Libera Professione in ambulatori contigui effettuate da tutti i medici dell'Ospedale /Continuità assistenziale, pagate dal cittadino. "Occorre - ha commentato ad ansa il segretario nazionale Anaao Assomed, Costantino Troise - adoperarsi per portare la sanità nella agenda del Governo e con essa i diritti del lavoro non scindibili da quelli dei cittadini. Ripartire dal lavoro, nelle sue varie forme, e dai suoi contenuti per ricordare a chi governa che senza di noi non esiste sanità pubblica e financo la crociata contro gli sprechi, esige la nostra partecipazione e la nostra professionalità'.
mercoledi 24  settembre  2014
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