sabato 24 gennaio 2015

CHI FA SOLDI VENDENDO ALCOLICI LI REINVESTA PER CAMPAGNE DI SENSIBILIZZAZIONE AL BERE RESPONSABILE

Chi fa soldi vendendo alcolici, dovrebbe investirne una parte, almeno l'uno percento del fatturato, per promuovere campagne di sensibilizzazione al bere responsabile. 'Ma anche per creare dei veri e propri centri di disintossicazione e terapia dell'alcolismo, dove le persone possano trovare un luogo in cui curarsi gratuitamente'. E' la proposta di Pietro Antonio Migliaccio, presidente della Società italiana di scienza dell'alimentazione (Sisa) e del congresso 'Bevande alcoliche: un problema sottovalutato' in programma giovedì al Cra-Nut di Roma.
Un patto, dunque, tra  le associazioni e i produttori di bevande alcoliche, dal vino alla birra, per formare i giovani al bere responsabile. ' Stiamo vedendo sempre più diffuso il fenomeno del 'binge drinking', le ubriacature 'spot' del sabato sera; gli incidenti stradali dovuti alla guida in stato di ebbrezza preoccupano ancora e in ogni caso, anche se le persone non arrivano a superare il limite consentito dalla legge, le autorità segnalano che moltissimi, comunque", hanno alcol nel corpo."L'impatto negativo del bere, poi - aggiunge Migliaccio - può sfociare in comportamenti aggressivi e in violenza familiare, di cui fanno le spese più spesso le donne. Infine, la scienza e la ricerca mostrano che c'è un legame stretto fra consumo di alcol e alcuni tipi di tumore, soprattutto del seno e del colon. Dobbiamo mettere tutti questi temi sul tavolo e parlarne, come faremo al congresso, dove parleranno relatori con esperienze diverse".L'esperto non intende condannare tout court il consumo di alcol: "Se un paziente viene da me e afferma di gradire una moderata quantità di bevande alcoliche durante i pasti - assicura - lo assecondo: è consentito mezzo bicchiere di vino al giorno, ad alta gradazione. Questo perché i vini più 'forti' e corposi si prestano meglio a essere centellinati e 'goduti' dal paziente più a lungo. Se invece ho davanti un paziente problematico, che mi confessa di consumare molto alcol, ordino analisi del sangue e una ecografia epatica. Noi nutrizionisti siamo le 'sentinelle' di problemi di alcol e possiamo inviare efficacemente le persone a cure specialistiche".
sabato 24  gennaio  2015
http://newsboxitalia.blogspot.it/
http://www.facebook.com/newsbox.it

Nessun commento:

Posta un commento