Chi fa soldi vendendo alcolici, dovrebbe investirne una parte, almeno l'uno percento del fatturato, per promuovere campagne di sensibilizzazione al bere responsabile. 'Ma anche per creare dei veri e propri centri di disintossicazione e terapia dell'alcolismo, dove le persone possano trovare un luogo in cui curarsi gratuitamente'. E' la proposta di Pietro Antonio Migliaccio, presidente della Società italiana di scienza dell'alimentazione (Sisa) e del congresso 'Bevande alcoliche: un problema sottovalutato' in programma giovedì al Cra-Nut di Roma.
Un patto, dunque, tra le associazioni e i produttori di bevande alcoliche, dal vino alla birra, per formare i giovani al bere responsabile. ' Stiamo vedendo sempre più diffuso il fenomeno del 'binge drinking', le ubriacature 'spot' del sabato sera; gli incidenti stradali dovuti alla guida in stato di ebbrezza preoccupano ancora e in ogni caso, anche se le persone non arrivano a superare il limite consentito dalla legge, le autorità segnalano che moltissimi, comunque", hanno alcol nel corpo."L'impatto negativo del bere, poi - aggiunge Migliaccio - può sfociare in comportamenti aggressivi e in violenza familiare, di cui fanno le spese più spesso le donne. Infine, la scienza e la ricerca mostrano che c'è un legame stretto fra consumo di alcol e alcuni tipi di tumore, soprattutto del seno e del colon. Dobbiamo mettere tutti questi temi sul tavolo e parlarne, come faremo al congresso, dove parleranno relatori con esperienze diverse".L'esperto non intende condannare tout court il consumo di alcol: "Se un paziente viene da me e afferma di gradire una moderata quantità di bevande alcoliche durante i pasti - assicura - lo assecondo: è consentito mezzo bicchiere di vino al giorno, ad alta gradazione. Questo perché i vini più 'forti' e corposi si prestano meglio a essere centellinati e 'goduti' dal paziente più a lungo. Se invece ho davanti un paziente problematico, che mi confessa di consumare molto alcol, ordino analisi del sangue e una ecografia epatica. Noi nutrizionisti siamo le 'sentinelle' di problemi di alcol e possiamo inviare efficacemente le persone a cure specialistiche".
sabato 24 gennaio 2015
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