venerdì 6 marzo 2015

8 MARZO, LA PROPOSTA DEL MINISTRO: UN OSPEDALE A MISURA DI DONNA

Un ospedale a misura di donna. Che soddisfi le esigenze delle donne, notoriamente diverse dagli uomini anche se poi 
commettono errori di valutazione come la pari opportunita'. Alla vigilia dell'8 marzo, quando molte signore si metteranno in ghingheri per andare a cena con le amiche e chiudersi dentro una stanza con uno spogliarellista, il ministro della Salute lancia la proposta: un ospedale per le donne. Che, si spera, non significhi una ulteriore ghettizzazione delle donne (ne abbiamo abbastanza) ma un servizio utile a comprendere le esigenze dell'universo femminile.   'Ho sempre avuto il sogno dell'ospedale della donna in ogni territorio- spiega Beatrice Lorenzin- non tanto un luogo fisico quanto una rete che dia la possibilità alle donne di qualsiasi fascia d'età di avere il massimo delle cure e dell'eccellenza: dalla prevenzione oncologica a tutto il percorso nascita, ai problemi dell'anziana come l'osteoporosi'. E ancora:' Oggi gli ospedali italiani più avanzati  si stanno organizzando con dei poli al femminile, credo che questo passo debba essere non solo il presente, ma il futuro della medicina. Ignorare infatti questa differenza di genere non è scientifico'. Secondo il ministro, in Italia le donne sono riuscite a migliorare la loro condizione di anno in anno. "Oggi le donne sono pariteticamente rappresentate nel Governo e dentro le aziende più importanti. Ma al di là di questi aspetti - continua - c'è molto da fare dal basso: ad esempio la conciliazione degli impegni di lavoro con le esigenze della famiglia. Parliamo sempre di denatalità, ma le donne sono spesso sole nell'affrontare una gravidanza e poi nel prendersi cura dei propri cari. E infine alcune carriere sono ancora molto maschili'. Inutile girarci intorno. Certe cose non cambieranno mai per quanti sforzi le donne possano fare per sembrare, ed essere, migliori, piu' efficienti e risolutive degli uomini. Ci hanno provato tutte le donne di tutte le generazioni. Hanno dimostrato di essere migliori ma a loro tocca sempre il passo indietro. E' un fatto atavico, cristallizzato, malgrado la grande emancipazione femminile che si e' avuta grazie alle donne della storia, coraggiose e visionarie. 
venerdi 6  marzo  2015
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