L'uso terapeutico delle droghe per favorire l'accettazione della morte nei malati terminali. Secondo uno studio, pubblicato dal Journal of Nervous and Mental Disease, il primo in 40 anni, una terapia a base di Lsd potrebbe placare le ansie dei malati all'ultimo stadio della vita. Allo studio condotto da Peter Gasser, uno psichiatra svizzero, insieme ad alcuni ricercatori dell'università di Berna e di quella di Zurigo, hanno partecipato 12 persone, la maggior parte delle quali affette da cancro.
Secondo Wikipedia, L'LSD (dietilammide-25 dell'acido lisergico) è 'una fra le più potenti sostanze psichedeliche conosciute. Una dose di appena 25 μg può causare alterazioni della percezione e dell'umore per più di 10 ore. Non causa tipicamente 'allucinazioni' in senso proprio, ma amplificazioni dei sensi e distorsioni della percezione della realtà'.
giovedi 6 marzo 2014
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