sabato 8 marzo 2014

OSTERIA SENZ'OSTE: LA GENIALITA' ITALICA UCCISA DAI BUROCRATI DEL FISCO

La bucaniera

C'e' la crisi, le aziende falliscono, gli imprenditori si uccidono. Ma il fisco non ha pieta' di chi si ingegna per sopravvivere e per promuovere la grande bellezza, questa si, del territorio italiano. L'ingegno e i turisti premiano l'iniziativa di una coppia di coniugi di Santo Stefano di Valdobbiadene che ha aperto una osteria senz'oste, punto di ritrovo di curiosi da tutto il mondo. Che entrano in questo rifugio immerso tra i vitigni del prosecco trevigiano, mangiano le specialita' del luogo e bevono vini straordinari e poi lasciano l'obolo (ognuno cio' che puo' e vuole) per dare la possibilita' agli ideatori dell'iniziativa (che non sono presenti e quindi non accolgono gli ospiti ma riempiono il locale di prelibatezze a disposizione dei passanti) di continuare a godere di questo godereccio pit stop. Ma al fisco italiano non gliene frega niente della promozione del territorio, di quella turistica, della conservazione delle italiche tradizioni. Per il fisco questo esercizio e' abusivo. E' attivita' commerciale in nero. Sulla base del nulla, del nero,appunto,  l'agenzia delle entrate di Montebelluna invia un verbale di 62 mila euro ai coniugi promotori dell'osteria senz'oste. Tutto il denaro che circola nell'osteria e' un cesto di offerte da cui spesso e volentieri qualche furbone attinge invece di lasciare. Il fisco rompe i coglioni ancora una volta, invece di premiare la genialita' italica nel creare iniziative che possano risollevare l'economia di questo sgangherato Paese dove i politici si riempiono la bocca di parole come: meritocrazia. Bocche che,invece,  meriterebbero di essere sciacquate con la candeggina altro che irrorate di prosecco.  
sabato 8 marzo 2014
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