martedì 28 maggio 2013

CAMBIA IN FRETTA LA POLITICA: DALLE STELLE ALL'OBLIO IN SOLI TRE MESI 

Ingenuo chi non si aspettava il flop dei grillini. Dalle cinque stelle 
alla caduta rovinosa in soli tre mesi. Alle elezioni di febbraio il 
movimento dei grilletti ha scalato le classifiche del voto di protesta
segnando un successo senza precedenti. Alle amministrative di maggio il crollo verticale. In questi tre mesi piu' volte abbiamo scritto che Grillo e i grillini sono cosa ben diversa. E che non ce l'avrebbero fatta a superare un'altra prova di forza come le elezioni. Facili profeti. L'uno e' pieno di soldi e una dialettica schietta e diretta che fa presa sulle folle. Si, ma che folle? Gli altri si sono dimostrati, una volta entrati nei palazzi del potere,
grossolani, superficiali e avidi peggio della peggiore casta che abbiamo conosciuto nel corso dei decenni. Un ruzzolone dopo l'altro. La cittadina che fa calare la pasta e twitta: aiuto mi hanno rubato il portafogli con lo scontrino dei rimborsi. Il cittadino che va in tv e fa lo sborrone: guadagno 21 mila euro al mese e non piu' all'anno. In tempi di crisi nera sono scivoloni che il popolo non e' disposto a perdonare. Ahi voglia il grillo parlante a sgolarsi nelle piazze. Ahi voglia a urlare che la colpa e' della stampa, salvo poi rilasciare interviste a destra e a manca. E pure sui media internazionali. Gli attivisti cinquestellati si sono arrotolati sui rimborsi. Ne sono rimasti impigliati e non ne sono piu' usciti. Il popolo non perdona piu' chi tradisce la fiducia. Un tempo certa politica che promette e non mantiene mai le promesse, sarebbe durata lustri. Le generazioni odierne hanno poca pazienza. Chi sbaglia paga. E paga in fretta. Chi promette e non mantiene, va a casa. Piu' veloce della luce. E la luce, di questi tempi,
costa cara. Queste elezioni amministrative saranno ricordate per le teste che sono cadute senza pieta'. Da destra a sinistra, passando per i rinnovamenti veri e fittizi. Per molti volponi della politica, vecchia e nuova, e' finita la festa. La gente e' stanca di essere presa per il kulo. Quelli che hanno creduto che il potere dura in eterno, oggi, alla chiusura delle urne, si sono dovuti ricredere. Hanno preso una sonora batosta. Da domani saranno solo comparse. E presto non saranno piu' neppure un ricordo sbiadito.
28 maggio 2013

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