martedì 14 maggio 2013


TANTI CADAVERI SUL GROPPONE MA ORA EQUITALIA DIVENTA UMANA: VALUTEREMO CASO PER CASO

Equitalia ha sulla coscienza migliaia di uomini e donne che si sono impiccati o si sono sparati una revolverata, negli ultimi tempi, per non aver avuto la forza e il coraggio di superare il momento di crisi. Cosi' ha deciso di correre ai ripari facendo leva sul lato umano e prendendo atto (ora? non si poteva fare prima?) di 'un disagio esteso, conseguenza diretta del perdurare della crisi'. Ci sono voluti tanti cadaveri affinche' Equitalia si decidesse a fare qualcosa. E non e' detto che questo qualcosa, ora sia davvero efficace. Sta di fatto che i vertici dell'azienda di riscossione tasse, che ogni giorno preleva il sangue degli italiani, hanno deciso che e' arrivato il momento di non fare tutta erba un fascio, ma di 'valutare caso per caso, persona per persona'. All'improvviso, dunque, Equitalia scopre il volto umano e per fare cassa senza tirarsi addosso troppe altre maledizioni, cerca una soluzione tampone partendo dal caso di un imprenditore pugliese che scrive ad un giornale esponendo propositi suicidi perche' non riesce piu' a tirare avanti. Stranamente il caso colpisce l'attenzione dei vertici di Equitalia che hanno deciso di intervenire prontamente allo scopo di evitare di avere un altro cadavere sul groppone. Da qui le decisioni scaturite:'Abbiamo chiamato il giornale, siamo risaliti all'indirizzo, un nostro funzionario si è messo subito in viaggio e ha raggiunto in casa l'autore della missiva. La cosa che più ci interessava, in quel momento, era stare vicino a quell'uomo affinché non si sentisse abbandonato dalle istituzioni'. Che bravi. 'Siamo consapevoli -spiegano ancora i funzionari di Equitalia-che l'arrivo di una richiesta all'agente della riscossione, in un momento come quello che stiamo vivendo, possa infrangere equilibri già instabili. Di fronte a queste situazioni non possiamo permetterci di commettere errori o di avere un comportamento non adeguatamente orientato alla sensibilità che queste circostanze richiedono. In questo modo possiamo vedere riconosciuto il nostro lavoro al servizio di un Paese che vogliamo più giusto, la nostra professionalità, l'imparzialità nel rispetto delle leggi e, non ultima, la nostra umanità'. Da questo momento nessuno abbia piu' paura di una cartella pazza. A Equitalia sono diventati umani. 
14 maggio 2013 

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