lunedì 30 novembre 2015

LUCI DI NATALE SEMPRE PIU' CINESI: ATTENZIONE ALLE NORME DI SICUREZZA

Natale 2015: sempre piu' cinesi le luci che ornano a festa le citta'. E’ il tripudio di luci nelle strade e nelle case a rendere una calda atmosfera ma le norme sulla sicurezza non devono essere trascurate. Scossa elettrica ed incendio: sono questi i rischi maggiori associati ai materiali elettrici non a norma, oggetto in Europa di circa il 40% delle notifiche di rischio sui prodotti immessi in mercato. Materiali, quelli elettrici, estremamente diffusi nelle case come nei luoghi di lavoro e per i quali è importante garantire la conformità ai requisiti di sicurezza. Le Agenzie transfrontaliere che si occupano di tutelare la salute dei consumatori attraverso il controllo di varie tipologie di prodotti, hanno emesso un richiamo e avvertono i consumatori di un brand di luci natalizie che possono costituire un rischio per la salute e la sicurezza. Tutte le luci stagionali prodotte da Taizhou Hongpeng Colour Lanterns, noto anche come Ningbo EGO International Co. Ltd, vendute in vari negozi hanno mostrato pericoli in diversi prodotti, tra cui il surriscaldamento, così come il rischio di incendi e scosse elettriche. Le stringhe di luce decorative per interni ed esterni che si collegano al prodotto da Taizhou Hongpeng Colour Lanterns o Ningbo EGO International Co. Ltd. sono state ampiamente distribuite in numerose catene di vendita al dettaglio con una grande varietà di marchi. I materiali elettrici stagionali comprendono sia le luci di Halloween che di Natale. Sul mercato, purtroppo, si trova di tutto, precisa lo “Sportello dei Diritti” . Alcuni set luminosi sono costruiti senza il minimo rispetto per la sicurezza, uno dei principali difetti che le rendono pericolose, sono i materiali utilizzati. L’utilizzo di un filo di rame troppo sottile, fa si che si surriscaldi eccessivamente fino a provocare una fiammata. Se l’albero di Natale è vero, la resina in esso contenuta può rendere facilmente infiammabile l’abete, ma se l’albero è ecologico e non è a norma antifiamma, l’incendio è assicurato. Anche se si ha la sicurezza della buona qualità delle luci acquistate, è buona norma spegnerle quando non è in casa e di notte. Il rapporto qualità prezzo deve essere adeguato, se le luci sono di fabbricazione italiana, sicuramente avranno un costo più elevato, le nostre fabbriche sono obbligate al rispetto delle norme comunitarie. Si possono trovare catene luminose a bassissimo costo di importazione orientale, in questo caso è necessario considerare l’assenza di norme da rispettare a cui non sono tenuti gli stati extra-comunitari.
lunedi 30 novembre 2015 
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domenica 29 novembre 2015

GENI SI NASCE O SI DIVENTA? ECCO COME SI SCOPRE DI AVERE UNA MENTE SUPERIORE

Come scoprire di avere una mente intelligente. Superiore. Attraverso alcuni segnali, secondo Business Insider. Primo fra tutti, essere primogeniti. Oppure saper suonare uno strumento musicale ed evitare il fumo. Segnali di genio si avvvertono se il soggetto e' mancino come Obama, oppure suonatore di violino come Einstein, o, ancora, amare i gatti come Leonardo Da Vinci.
domenica 29 novembre 2015
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DIVORZIO: ALL'EX CONIUGE SPETTANO I SOLDI DEL TFR ANCHE IN CASO DI NUOVO MATRIMONIO

Un'altra notizia che potrà allarmare mogli e mariti separati o in corso di separazione che pensano di poter "farla franca" nel momento in cui percepiscono il Tfr o parte di questo e ritengono di non dover nulla all'ex coniuge.
Una sentenza della Cassazione civile la numero 24184 pubblicata lo scorso 26 novembre ha chiarito, infatti, che al momento della cosiddetta "liquidazione" del proprio rapporto di lavoro, il marito divorziato deve corrispondere alla ex moglie una quota del proprio Tfr ricevuto dal datore, anche 
se si è risposato una seconda volta. Stesso discorso vale anche per le anticipazioni al Tfr richieste dal dipendente in costanza del rapporto di lavoro: anche in questo caso devono essere attribuite in parte alla ex moglie, salvo che il coniuge non dimostri di averle ricevute prima dell’inizio della causa di 
divorzio, oppure durante la convivenza matrimoniale o nel corso della separazione.
Il coniuge, quindi, che alla fine del proprio rapporto di lavoro o durante l’esecuzione del rapporto, percepisca rispettivamente l’intero TFR o una semplice anticipazione, dovrà corrispondere alla prima moglie la percentuale (40%) a lei spettante. La normativa vigente, infatti, prevede che: “Il coniuge nei cui confronti sia stata pronunciata sentenza di scioglimento o di cessazione degli effetti civili del matrimonio [ossia di divorzio, n.d.r.] ha diritto (…) ad una percentuale dell’indennità di fine rapporto percepita dall’altro coniuge all’atto della cessazione del rapporto di lavoro anche se l’indennità viene a maturare dopo la sentenza”. Tale percentuale è del 40% della quota di Tfr maturato solo negli anni in cui il rapporto di lavoro è coinciso con il matrimonio. Quindi, per le parti di Tfr maturate dopo l’intervento del divorzio, nulla è dovuto.
In ogni caso, il diritto a percepire il 40% del TFR scatta solo se sussistono due condizioni. In particolare il coniuge richiedente la quota di Tfr: deve essere titolare di assegno di mantenimento, liquidatogli dal giudice all’esito della causa di divorzio; non deve essere passato a nuove nozze. Al contrario il secondo matrimonio del coniuge-lavoratore che percepisce il Tfr non impedisce il pagamento della quota all’ex.
Ai fini del calcolo della percentuale spettante all’ex moglie vanno conteggiate anche le anticipazioni da lui già percepite. L’unico modo per evitare tale pagamento è di dimostrare che tali anticipi siano stati ottenuti quando ancora la coppia era unita e non era stato avviato il giudizio di separazione.
domenica 29  novembre 2015 
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LE 'CANNE' POSSONO CAUSARE MALATTIE MENTALI E PSICOSI

Sarebbero ordigni ad alto potenziale per il cervello, le canne di "skunk" o di varietà più potenti di cannabis. Il contenuto di thc, il principio attivo della marijuana, contenuto nei prodotti venduti per strada, si crede sia molto più alto rispetto a un decennio fa - con intorno un 20 % in più dei livelli e ciò comporterebbe una serie di rischi per la nostra materia grigia, o meglio bianca per come ha voluto spiegare uno studio britannico. 
La "Cannabis forte" si ritiene, infatti, che contenga livelli elevatissimi del composto chiamato Delta-9 tetraidrocannabinolo (THC).
I prodotti ad alti contenuto di THC potrebbero, infatti, indurre i sintomi psicotici e sono ora considerati la forma più comunemente usata di cannabis nel Regno Unito.La dottoressa Paola Dazzan, lettrice in neurobiologia delle psicosi dell'Istituto di psichiatria, psicologia e neuroscienze (IoPPN) del King College di Londra, ha dichiarato: "Abbiamo scoperto che l'uso frequente di cannabis ad alta potenza influenza in modo significativo la struttura delle fibre della materia bianca nel cervello, se si è soggetti a psicosi o no. Le canne ad alto potenziale possono causare malattie mentali e sintomi psicotici. Questo riflette una scala mobile dove più si fuma cannabis e maggiore sarà la potenza, peggiore sarà il danno."
Un sistema di imaging noto come DTI è stato utilizzato per esaminare la materia bianca nel cervello di 56 pazienti che avevano segnalato un primo episodio di psicosi. La tecnica di Imaging a risonanza magnetica (MRI) ha testato anche 43 partecipanti in buona salute. La metà dei volontari sani con un'età media di 27 cannabis fumate ogni giorno - rispetto al 70 % dei pazienti psicotici che avevano un'età media di 29. I ricercatori hanno esaminato in particolare il corpo calloso - dove la materia bianca contiene grandi fasci di proiezioni di cellule nervose che collegano le diverse regioni del cervello, consentendo la comunicazione tra loro. Il corpo calloso è particolarmente ricco di recettori dei cannabinoidi, su cui, secondo i ricercatori, il contenuto di THC della cannabis agisce.
Lo studio ha rivelato che l'uso frequente di cannabis forte era legato alla media significativamente più alta della diffusività (MD), un indicatore di danno nella struttura della materia bianca. Il dottor Tiago Reis Marques, un ricercatore senior dello stesso istituto ha detto: "Questi danni della materia bianca era significativamente maggiori fra gli utenti di cannabis pesante ad alta potenza rispetto a utenti occasionali o bassa potenza ed erano inoltre indipendenti dalla presenza di un disturbo psicotico." I ricercatori hanno sollecitato maggiori indagini scientifiche circa i rischi connessi all'uso di cannabis. La dottoressa Dazzan ha detto: "C'è un urgente bisogno di educare i professionisti della salute, il pubblico e i politici circa i rischi connessi con l'uso di cannabis. "Come abbiamo suggerito in precedenza, nel valutare l'uso della cannabis è estremamente importante raccogliere informazioni sulla quantità e sul tipo di cannabis che viene utilizzata. "Questi dettagli consentono di quantificare il rischio di problemi di salute mentale e aumentare la consapevolezza sul tipo di danni che queste sostanze possono arrecare al cervello".
domenica 29  novembre 2015 
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sabato 28 novembre 2015

CASSAZIONE: NESSUN MANTENIMENTO ALLE MOGLI CHE NON VOGLIONO LAVORARE

Avviso a tutte le mogli (e a tutti i mariti) che dopo la separazione non vogliono lavorare. Un intervento della Cassazione, in particolare la sentenza n. 24324 ha evidenziato, infatti, che se il divario fra i redditi della ex moglie e quelli percepiti dal marito, ancora in attività, non è attribuibile ad oggettive difficoltà di reperimento di un lavoro da parte della prima, ma solo a una sua tendenziale pigrizia, allora non le si deve mantenimento. E' emblematico di quanto sovente accada il caso affrontato dalla Suprema Corte: la donna benchè già lavoratrice con due esperienze alle spalle, era poi rimasta disoccupata per non essersi presentata all’ufficio di collocamento ciononostante avesse ricevuto la "chiamata" per una nuova occupazione, ed aveva, quindi, voluto trasferirsi presso la casa materna.Ma v'è di più. Nella fattispecie è stato provato che l’ex moglie percepisce mensilmente redditi derivanti dai canoni di locazione di un immobile di sua proprietà. Anche questa è un'ulteriore circostanza che le ha fatto perdere l’assegno di mantenimento. Rilevano in tal senso i giudici di legittimità che l’entrata periodica derivante dagli affitti migliora le condizioni economiche della donna riportandole su un piano paritario a quelle dell’ex marito. L’assegno di mantenimento, infatti, è finalizzato a riallineare le condizioni di reddito dei due ex coniugi, facendo sì che anche quello meno benestante possa godere, dopo la separazione, dello stesso tenore di vita che aveva durante il matrimonio. È evidente che, se in astratto le somme da pagare all’ex coniuge non risultano elevate (perché scarse sono le effettive possibilità del soggetto obbligato e non particolarmente agiato era il tenore di vita della coppia durante il matrimonio), anche la periodica percezione di una somma di poche centinaia di euro, come un canone di locazione, potrebbe essere di per sé sufficiente a riequilibrare i due redditi e, quindi, ad escludere l’assegno di mantenimento.
sabato 28 novembre 2015
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venerdì 27 novembre 2015

SONNO, CANNELLA, ATTIVITA' FISICA PER ALLUNGARE LA VITA E CONTRASTARE L'INVECCHIAMENTO

Attivita' fisica, sonno, ketchup e cannella per allungare la vita e contrastare i segni del tempo. Una buona dormita quotidiana, almeno sette ore, il sonno migliora la vita e favorisce la longevita'. Una camminata a passo svelto o corsetta almeno tre volte a settimana, passata di pomodoro, e cannella, oppure origano, perfetti antiossidanti. La cannella riduce i livelli di zucchero nel sangue, come dimostra una ricerca del Beltsville Human Nutrition Research Center.
venerdi 27 novembre 2015
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mercoledì 25 novembre 2015

HA 8 ANNI E UN TUMORE AL SENO: ANCHE I GENITORI HANNO IL CANCRO

A una bambina dello Utah, Usa, di soli otto anni, è stata diagnosticata una rara forma di tumore al seno. Si tratta di un carcinoma secretorio e colpisce una persona su un milione. Chrissy Turner, questo il suo nome, è la più' giovane paziente finora diagnosticata. È stata lei stessa ad accorgersi di avere una protuberanza, secondo quanto detto dalla madre. "È venuta da noi una domenica - ha spiegato e ci ha detto: mamma, ho paura, ho questa protuberanza ed è li da diverso tempo". Poi i controlli in ospedale e la diagnosi shock, un cancro. Secondo i medici il carcinoma di cui è affetta Chrissy è curabile, tuttavia la piccola dovrà subire una mastectomia presso il Cancer Institute Huntsman, Utah. Chrissy non è l'unica della sua famiglia ad essere stata diagnosticata di cancro. Papà Troy Turner, un veterano dell'esercito, gli è stato diagnosticato un linfoma non-Hodgkin, un tumore del sangue, nel 2008. Ha subito la chemioterapia, ma la malattia è ricomparsa nel 2011 mentre la madre, Annette Turner, ha avuto un cancro della cervice dal quale è guarita.
mercoledi 25 novembre 2015
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martedì 24 novembre 2015

AIDS: LA FRANCIA AUTORIZZA L'USO DI UN ANTIVIRALE CONTRO IL VIRUS

A una settimana dalla giornata mondiale contro l'Aids, in programma ogni anno l'1 dicembre, il ministro della Salute francese Marisol Touraine ha
autorizzato l'utlizzo dell'antiretrovirale Truvada come trattamento preventivo contro l'Hiv. Secondo quanto riporta 'Le Figaro', il trattamento potrà essere
prescritto a partire da metà dicembre "ai soggetti più esposti al rischio di contagio".
Il Truvada è una combinazione di antiretrovirali messa a punto dal laboratorio americano Gilead, e immesso sul mercato nel 2005 come trattamento per i
malati di Hiv. Se assunto quotidianamente o anche qualche ora prima e dopo un rapporto sessuale, il Truvada riduce il rischio che due persone sane
possano contrarre l'HIV. Tuttavia, il trattamento, relativamente oneroso (una confezione da 30 compresse costa 500 euro) "non deve essere un sostituto
del preservativo" come ha ricordato Touraine, che ha evidenziato come il farmaco debba "permettere di rispondere a delle situazioni nelle quali il
preservativo non è sufficiente o essere utilizzato dai soggetti che per diversi motivi non posso farne un utilizzo sistematico".
Delle persone, ha sottolineato il ministro, che appartengono a gruppi in cui "la prevalenza e l'incidenza dell'Hiv è elevata". Secondo Touraine è
importante agire subito nelle categorie in cui il virus è diffuso prevalentemente, cioè tra omosessuali maschi, in quanto questo gruppo sarebbe "il solo
nel quale il numero di nuovi contagi di Hiv non sembra diminuire". Il Truvada potrebbe dunque dare una svolta decisiva alla prevenzione e alla lotta
all'Hiv. Solo in Francia, si contano più di 500 persone che ogni mese scoprono di essere sieropositive, e da tempo le associazioni gay e per la lotta all'Aids
reclamano l'autorizzazione a utilizzare il farmaco.
martedi 24 novembre 2015
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DAL GIAPPONE LA PASTA ESTRATTA DAL LEGNO PER PERDERE PESO

Dal Giappone arrivano sovente novità sorprendenti che spesso si diffondono velocemente anche in Italia, come i bastoni per i selfie o i box porta pranzo. Ora è la volta della pasta di cellulosa estratta dagli alberi. Questi spaghetti promettono di essere un aiuto per chi vuole perdere peso senza rinunciare ai piacere della tavola. Il nuovo tipo di pasta avrebbe - secondo l'azienda tessile Omikenshi che li ha inventati - solo 27 calorie per 450 grammi contro le 1.538 dello stessa quantità di pasta di grano.
La cellulosa estratta dagli alberi viene miscelata con un estratto vegetale della radice di konjac - riporta il 'Daily Mail' - molto diffusa nei paesi asiatici, da questo impasto si ottiene una farina ricca di fibre con cui vengono prodotti gli spaghetti. Quindi, a fronte di un apporto calorico praticamente nullo, pochi carboidrati e grassi, con questa farina - grazie all'apporto della radice di konjac - si ottiene una pasta ricca di minerali come calcio, fosforo, ferro e zinco.
martedi 24 novembre 2015
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domenica 22 novembre 2015

IL SEGRETO DELLA FELICITA' DI COPPIA? FARE SESSO UNA VOLTA A SETTIMANA

Il segreto della felicita'? Fare l'amore una volta a settimana. Basta poco per stare bene. Non contano i numeri dei rapporti sessuali perche' la coppia sia serena. E' quanto rivela una ricerca dell'universita' di Toronto (Canada),pubblicata sulla rivista Society for Personality and Social Psychology, secondo la quale non e' affatto dimostrato che tanto sesso faccia bene all'amore.
domenica 22 novembre 2015
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sabato 21 novembre 2015

INFLUENZA DEI BIMBI: ECCO COME I GENITORI DEVONO COMPORTARSI SENZA ANDARE IN PANICO

L'influenza che colpisce un bambino con febbre alta e dolori può far spaventare i genitori "complice anche la scarsissima attenzione dei genitori italiani verso la vaccinazione, pediatrica e non. Ci si aspetta quindi il conseguente grande panico da febbre alta del bambino, che porta spesso mamma e papà ad 'impasticcare' il figlio di antipiretici per abbassarla, collegando l’assenza della febbre alla guarigione. Non deve essere così". A spiegarlo è Maurizio de Martino, ordinario di pediatria all’università di Firenze e direttore del dipartimento di Pediatria internistica ospedale Pediatrico Meyer di Firenze, anticipando i contenuti del Convegno di infettivologia e vaccinologia pediatrica che si svolgerà all’Università di Firenze la prossimo settimana.

"Con poche e semplici regole - suggerisce de Martino - è possibile risolvere nella stragrande maggioranza dei casi il problema febbre: come misurarla, valutarne la causa, decidere quindi come intervenire velocemente sulle cause e con quali cure dopo aver naturalmente avvisato il medico pediatra".

“La febbre – spiega de Martino – esiste negli animali da 40 milioni di anni ed è presente in tutte le specie, incluse quelle più in basso nella scala zoologica. Quando un fenomeno biologico è mantenuto a lungo in tutte le specie vuol dire che è indispensabile per la sopravvivenza. E la febbre lo è, perché a temperatura febbrile funzionano meglio i meccanismi immunologici e funzionano peggio virus e batteri. I medici sanno che è brutta la prognosi di bambini con infezioni gravi ma che non sviluppano febbre. E sanno anche che abbassare la febbre comporta regolarmente un allungamento delle condizioni infettive”.

Da queste considerazioni deriva che non si deve combattere mai la febbre in quanto tale. Anche le convulsioni in corso di febbre non derivano direttamente dalla febbre, ma da una predisposizione geneticamente determinata del fisico a produrre, in corso di infezione, una particolare interleuchina in eccesso. "Mentre l’utilizzo dell’antibiotico, essendo sotto controllo medico pediatrico – osserva de Martino – è, almeno in teoria, più gestibile e controllabile. L’antipiretico invece è disponibile in farmacia come farmaco da banco e quindi senza controllo. L’abuso di questa sostanza si verifica spesso proprio nei casi di 'panico da febbre', con grande superficialità da parte degli adulti, soprattutto se lo somministrano ai figli piccoli, e con altrettanti rischi per la salute".

"L’antipiretico di prima scelta – continua l'esperto – è il paracetamolo (con dosaggio di 60 mg/kg/giorno, suddiviso in 4 dosi – da somministrare ogni 6 ore), è l’unica possibilità di cura, ma deve essere impiegato soltanto quando la febbre si associa a condizioni di malessere e dolore (mal di testa, dolori muscolari, dolori articolari). Se il bambino è febbrile, ma sta bene, somministrare l’antipiretico è un errore molto grave".

Ecco dunque le 10 regole per risolvere nella stragrande maggioranza dei casi il problema febbre: 1) Per la misurazione impiegare solo il termometro elettronico digitale e solo sotto l’ascella: è lo strumento migliore di misurazione della temperatura corporea. La via rettale è causa di sconforto e anche di incidenti; 2) Far visitare in giornata il lattante febbrile, perché è frequente la possibilità di infezione batterica grave;

3) Se la febbre non si abbassa non intestardirsi con l’antibiotico: non sempre la febbre è causata da infezione; 4) Rispettare le dosi prescritte dal medico o indicata nel foglio illustrativo; 5) Rispettare i tempi di assunzione indicati dal medico, senza prolungarli o accorciarli; 6) 90 minuti. Questo è il tempo massimo entro il quale deve essere atteso l’effetto dell’antipiretico.

7) La via di somministrazione è sempre quella orale, salvo casi rari; 8) No ai ‘rimedi della nonna’: spugnature, ghiaccio, o pezzette sono non solo inutili (la febbre è un innalzamento centrale e non periferico della temperatura corporea), ma anche controproducenti: causano brivido e quindi innalzamento della temperatura e malessere nel bambino (ché ha già i guai suoi per la malattia in corso); 9) La crescita dei dentini non provoca febbre: non esiste cioè la febbre da eruzione dentaria. Infine: 10) Attenzione alla malaria se il bambino febbrile è di ritorno da un Paese ad endemia malarica.adnkronos
sabato 21 novembre 2015 
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USA: MULTA DA 390 MILIONI DI DOLLARI ALLA NOVARTIS ACCUSATA DI AVER PAGATO TANGENTI ALLE FARMACIE

La giustizia americana ha inflitto una multa di 390 milioni di dollari alla divisione statunitense di Novartis, accusandola di aver pagato tangenti e offerto sontuose cene a medici per incoraggiarli a prescrivere le medicine contro l'ipertensione e altre malattie, invece che preparati della concorrenza.I pagamenti effettuati da Novartis Pharmaceutical erano iscritti come onorari per i dottori per la loro partecipazione a programmi educativi, nei quali dovevano mostrare slide e istruire altri medici sui medicinali usati. Il Dipartimento di giustizia statunitense aveva depositato, a fine giugno, ad una corte federale di Manhattan (New York) una causa che chiedeva al gigante farmaceutico pagamenti fino a 3,35 miliardi di dollari. La pena inflitta è nettamente inferiore alla richiesta e mette le parola fine all’inchiesta Usa. Le presentazioni, secondo le accuse, non erano però altro che uscite sociali per i medici. Inoltre Novartis, avrebbe incoraggiato dal 2005 i farmacisti a vendere il Myfortic, versando loro ristorni illegali. Queste commissioni occulte erano mascherate come ribassi e ristorni, si legge nella denuncia depositata presso un tribunale di Manhattan. Per spiegare l'intreccio di interessi che univa la Novartis alle farmacie coinvolte, il Dipartimento della Giustizia USA cita un caso emblematico: a Los Angeles per "spronare" il titolare di una farmacia a "convertire" tra i 700 e i 1000 pazienti al Myfortic, la Novartis gli avrebbe garantito il 5% sulla vendita del farmaco assicurandogli in tal modo proventi di milioni di dollari aggiuntivi all'anno.Il successo di questo tentativo avrebbe fatto capire alla Novartis che con questo metodo, anche pagando tangenti del 10% o del 20%, i suoi profitti sarebbero comunque aumentati. La logica era che i costi nel breve termine si sarebbero presto trasformati in guadagni nel lungo periodo. Il sistema americano dell’assicurazione malattia per gli over-65 (Medicare) e per i più poveri (Medicaid) ha dunque versato decine di milioni di dollari in rimborsi per questo medicamento, secondo la denuncia, milioni di dollari pagati di troppo, per un sistema di concorrenza sleale. Il ministero pubblico americano esigeva da Novartis una compensazione finanziaria e il pagamento di una multa a cui ora è stata condannata. Il Myfortic viene assunto nei casi di trapianto di rene, per impedire al sistema immunitario dell’organismo il rigetto. Questa condanna alla multa per un importo molto cospicuo, per lo “Sportello dei Diritti” sottolinea la dicotomia profonda di come gli interessi delle case farmaceutiche prevalgono sul diritto alla salute dei cittadini.
sabato 21 novembre 2015
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venerdì 20 novembre 2015

I PICCIONI CONTRO IL CANCRO AL SENO

I piccioni contro il cancro al seno. Uno studio congiunto tra l'Università di California, Davis e la University of Iowa ha scoperto che i piccioni hanno una capacità intrinseca di distinguere da diapositive digitalizzate con la mammografia tra un tessuto mammario sano e quello canceroso, cioè cose che alcuni medici trascorrono anni ad imparare. "Gli uccelli hanno dimostrato, con la giusta formazione, di avere una notevole capacità di poter identificare i segni della malattia nei campioni bioptici e scansioni dalla mammografia. Le due Università hanno deciso di collaborare allo studio dopo che l'autore e professore alla University of California Davis Medical Center in Sacramento, Dr. Richard Levenson, ha scoperto uno studio sui piccioni della University of Iowa. Il Professore di scienze psicologiche e del cervello Edward Wasserman ha scoperto che i piccioni hanno la capacità di catalogare e richiamare più di 1.800 immagini. "La ricerca negli ultimi 50 anni ha dimostrato che i piccioni possano distinguere le identità e le espressioni emotive sui volti umani, lettere dell'alfabeto, capsule farmaceutiche deformi, e anche dipinti di Monet o Picasso". Levenson ha quindi deciso di testare l'applicazione di questa abilità in campo medico facendo valutare le diapositive della patologia ai piccioni. Ai piccioni sono state mostrate immagini di risultati della mammografia e addestrati per identificarli come sane o cancerose, beccando un rettangolo blu o giallo su entrambi i lati dell'immagine. Una macchina distribuisce una pasticca di cibo se il piccione ha fatto la scelta giusta per rafforzare questo comportamento. Nel corso dello studio l'accuratezza dei piccioni è aumentata dal 50 per cento a una media dell' 84 per cento e addirittura ha raggiunto il 99 per cento quando i ricercatori ha utilizzato un gruppo di quattro uccelli per valutare le immagini. Alla fine dello studio Levenson e il resto del gruppo ha determinato che piccioni potrebbero servire come "imitatori fedeli" degli umani studiando i risultati della mammografia. "I piccioni hanno imparato a identificare correttamente il cancro rilevando micro calcificazioni nelle mammografie, ma hanno impiegato un tempo maggiore nel classificare le masse sospette sulle mammografie, un compito che è estremamente difficile, anche per gli osservatori umane qualificati", ha dichiarato Levenson.
venerdi 20 novembre 2015
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giovedì 19 novembre 2015

UCCISA LA MENTE DEGLI ATTENTATI DI PARIGI. MA L'INTELLIGENCE A COSA SERVE SE LE STRAGI AVVENGONO PUNTUALMENTE OVUNQUE?

Uccisa la mente delle stragi di Parigi. Abdel Hamid Abaaoud, presunto ideatore degli attentati parigini, è morto nel blitz a Saint-Denis. Il suo corpo è stato formalmente identificato, secondo quanto rende noto un comunicato del procuratore della Repubblica francese. L'esame delle impronte papillari ha permesso di stabilire che è stato ucciso durante l'assalto. Il suo corpo è stato ritrovato all'interno dell'edificio, crivellato di colpi. Cio' che fa arrabbiare il mondo e' che c'e' sempre il genio di turno che annuncia: sapevamo che qualcuno stava progettando una strage. Ma perche' certe dichiarazioni folli e sciagurate vengono rilasciate sempre dopo che ci hanno rimesso la vita decine di innocenti? E' accaduto anche dopo la strage delle Torri Gemelle a New York. La follia e' solo degli attentatori o anche dell'intelligence incaricata di vigilare sui destini del mondo?
giovedi 19 novembre 2015
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martedì 17 novembre 2015

AL VIA DA GENNAIO LA RICETTA ELETTRONICA DA UTILIZZARE IN TUTTE LE FARMACIE

Al via dal 1° gennaio 2016 la ricetta elettronica che il cittadino potrà utilizzare in tutte le farmacie pubbliche e private italiane. Lo prevede un decreto presentato  dal ministro della Salute, Beatrice Lorenzin.  Grazie a questa innovazione sarà piu’ omogeneo l’accesso al farmaco nelle varie aree del Paese. In particolare il cittadino sarà agevolato negli spostamenti per lavoro o per vacanza, in quanto potrà ritirare  in qualunque farmacia i farmaci che gli sono stati prescritti dal suo medico. La ricetta elettronica, tra l’altro, consentirà anche di controllare al meglio le prescrizioni eliminando tutte le possibilità di errore nell’acquisto del farmaco e i reali bisogni dei pazienti. Inoltre il processo coinvolgerà anche la prescrizione di visite mediche. Compie cosi’ un ulteriore passo in avanti il processo di digitalizzazione del Servizio Sanitario Nazionale teso a assicurare trasparenza, tracciabilità delle prescrizioni e appropriatezza prescrittiva. La ricetta dematerializzata consentirà al Medico di effettuare la prescrizione online dal suo pc e a rilasciare al paziente un promemoria da consegnare alla farmacia. Il farmacista rileverà attraverso un lettore ottico il codice fiscale del paziente e il farmaco, eliminando così ogni possibilità di errore. Il prossimo obiettivo sarà quello di eliminare anche il promemoria, in questo modo il paziente potrà acquistare i farmaci di cui ha bisogno solo grazie al tesserino sanitario. Altra novità sarà quella introdotta nel primo trimestre del 2016 a cominciare da qualche Asl o una grande azienda ospedaliera di caricare il fascicolo sanitario elettronico, sulla tessera sanitaria di ogni cittadino, riempiendo di contenuti il chip. Quindi in tasca si avrà la storia medica del cittadino, le sue prescrizioni, le sue operazioni.
martedi 17 novembre  2015
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domenica 15 novembre 2015

LUNEDI ALLE ORE 12 UN MINUTO DI SILENZIO IN TUTTA EUROPA PER RICORDARE LE VITTIME DEGLI ATTENTATI PARIGINI

Tutti i cittadini europei sono invitati a unirsi in un minuto di silenzio in memoria delle vittime degli attentati a Parigi lunedì a mezzogiorno. L'invito arriva da tutti i capi di stato o di governo dell'Unione europea e i capi delle sue istituzioni. "L'Unione europea è profondamente turbata e in lutto dopo gli attacchi terroristici a Parigi. È un attacco contro tutti noi. Ci troveremo ad affrontare questa minaccia con tutti i mezzi necessari e con inflessibile determinazione", hanno dichiarato i 28 leader nazionali e il Presidente della Commissione, il Parlamento e il Consiglio. ""Noi, europei, ci ricorderemo tutti del 13 novembre 2015, a partire da una giornata di lutto europeo". Una reazione di grande civiltà e coraggio deve essere la nostra risposta dedicando nella giornata di lunedì, un minuto di silenzio in memoria di quanti hanno perso la vita nei vili attentati della capitale francese.
domenica 15 novembre 2015
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sabato 14 novembre 2015

TROVATO COLORANTE CANCEROGENO NELL'OLIO DI PALMA

Trovato colorante proibito nell'olio di palma. La notizia è stata portata all’attenzione dall'agenzia federale belga per la sicurezza della catena alimentare al sistema comunitario di allerta tra gli Stati dell’Unione europea sulla sicurezza dei prodotti del Rapex - Rapid Alert System for non-food dangerous products. Numerosi prodotti alimentari in commercio conterrebbero un colorante, chiamato 'Sudan', utilizzato per conferire il colore rosso a cere e lucidi da scarpe ma assolutamente vietato in ambito alimentare in quanto sospettato di avere natura cancerogena, ma nonostante questo, in Europa sono state commercializzate Bottiglie dell'olio di Palma "Zomi" 75 cl del marchio di AFP, vendute anche su internet tramite negozi on line come Global Trading S.r.l.. Queste bottiglie, come si legge dalla segnalazione della Federal Agency for the safety of the food chain (FASFC) fanno parte dei lotti del 05/05/2015 e 06/07/2015, con scadenza avente durata minima del 31 dicembre 2017. Il FASFC ha chiesto ai consumatori che hanno acquistato il prodotto di non consumarlo e di restituirlo al punto vendita per il rimborso. Lo “Sportello dei Diritti” invita immediatamente le autorità competenti ad attivare una azione di controllo del mercato, per il tipo di rischio cui è esposto il consumatore.
sabato 14 novembre 2015
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venerdì 13 novembre 2015

IL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA CERCA CANCELLIERI PER I TRIBUNALI: 400 EURO MENSILI

Il Ministero della Giustizia cerca cancellieri per i tribunali. Sono aperte le sezioni per 1502 tirocinanti per svolgere le nuove funzioni del cosiddetto "Ufficio del Processo". Al bando di concorso, pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 4 novembre, possono partecipare sia gli ex lavoratori di mobilità che hanno effettuato il perfezionamento ad aprile, sia i giovani laureati. L'Ufficio del Processo è una struttura apposita presso Tribunali e Corti di Appello che sarà formata da personale di cancelleria e giovani laureati scelti tra i più meritevoli ammessi al tirocinio formativo. Questi i requisiti per l'ammissione al bando:
precedente svolgimento di un periodo di perfezionamento
esercizio dei diritti civili e politici
assenza di condanne per delitti non colposi, salvi gli effetti della riabilitazione
assenza di sottoposizione a misure di prevenzione o di sicurezza
assenza di sottoposizione a procedimenti penali per imputazione dei delitti non colposi
assenza di sottoposizione a procedimenti per l'applicazione di misure di prevenzione
La domanda di partecipazione alla selezione deve essere presentata entro il 19 Novembre 2015 esclusivamente per via telematica, collegandosi al sito del Ministero. La domanda deve essere redatta compilando il form disponibile dal 4 Novembre scorso, indicando, in ordine di preferenza, gli uffici per i quali intende partecipare, selezionando il distretto e l'ufficio giudiziario tra quelli indicati come disponibili. Una volta inviata la domanda, il sistema genera la ricevuta contente il codice a barre identificativo, che sarà trasmessa tramite posta eletronica all'indirizzo e-mail indicato dal candidato. E' solo con tale attestazione che la domanda potrà essere considerata valida.
Retribuzione
La retribuzione mensile sarà di 400 euro. In particolare, i tirocini consisteranno in un periodo di perfezionamento pari a 12 mesi e saranno retribuiti con un rimborso spese pari a 400 euro.
Uffici giudiziari interessati
Abruzzo: Avezzano, L'Aquila, Sulmona
Basilicata: Lagonegro, Potenza
Calabria: Catanzaro, Crotone, Paola, Vibo Valentia, Locri, Palmi, Reggio di Calabria
Campania: Avellino, Benevento, Napoli, Nola, Santa Maria Capua Vetere, Nocera Inferiore, Salerno, Vallo della Lucania
Emilia - Romagna: Bologna, Forlì, Parma, Piacenza, Ravenna, Reggio nell'Emilia, Rimini
Friuli - Venezia Giulia: Gorizia, Pordenone, Trieste, Udine
Lazio: Cassino, Civitavecchia, Frosinone, Latina, Rieti, Roma, Tivoli, Velletri, Viterbo
Liguria: Genova, Imperia, Massa, Savona
Lombardia: Bergamo, Brescia, Cremona, Busto Arsizio, Como, Lecco, Lodi, Milano, Monza, Pavia, Varese
Marche: Ancona, Fermo, Macerata, Pesaro, Urbino
Molise: Campobasso, Isernia
Piemonte: Alessandria, Asti, Biella, Cuneo, Novara, Torino; Verbania, Vercelli
Puglia: Bari, Foggia, Taranto
Sardegna: Cagliari, Sassari, Tempio Pausania
Sicilia: Caltanissetta, Gela, Catania, Ragusa, Barcellona Pozzo di Giotto, Messina, Patti, Marsala, Palermo
Toscana: Arezzo, Firenze, Grosseto, Livorno, Lucca, Pisa, Pistoia, Prato, Siena
Umbria: Perugia, Spoleto, Terni
Valle d'Aosta: Aosta
Trentino-Alto Adige: Bolzano, Rovereto, Trento
Veneto: Belluno, Padova, Rovigo, Treviso, Venezia, Verona, Vicenza
L'Ufficio del Processo si varrà anche di giovani laureati per i quali diventa più facile entrare nelle liste dei tirocinanti. E' stato infatti cancellato il limite di 20.956,46 euro relativo all'Indicatore delle situazione economica equivalente (il modello Isee) richiesto ai candidati. Questi ultimi saranno invece selezionati in base a una graduatoria che terrà conto del valore crescente dell'Isee, fino ad esaurimento delle risorse.
venerdi 13   novembre  2015
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giovedì 12 novembre 2015

L'ITALIA MANGERA' CARNE DI ZEBRA E COCCODRILLO

Lo Zimbabwe esporterà in Italia carne di zebra e coccodrillo. Lo ha annunciato, secondo quanto riporta l'agenzia Bloomberg, il ministro del Commercio e dell'industria dello stato africano, Mike Bimha, incontrando la stampa nella capitale Harare. Bimha ha affermato che il suo governo ha firmato un accordo per l'export con la società El Badaoui. Secondo quanto riportato dal sito internet della società, El Badaoui Group nasce dall'iniziativa dei fratelli italo libanesi Georges e Jihad El Badaoui e lavora nella creazione e promozione dei propri brand specializzati in prodotti di lusso innovativi, originali e senza rivali". Insomma cibi molto lontani dalla realtà culinaria nazionale stanno per finire tutti sulle tavole dei consumatori anche se dai sondaggi la bistecca all'italiana sembra stravincere.
giovedi 12  novembre  2015
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CREATO IL CEROTTO INTELLIGENTE CHE SI ILLUMINA SE LA PIAGA SI INFETTA

Arriva il cerotto 'intelligente' che si illumina se la piaga si infetta e permette di intervenire molto rapidamente riducendo i tempi di cura e i rischi di setticemia. L'idea è di un gruppo di ricercatori britannici dell'università di Bath che hanno messo a punto una medicazione adesiva 'intelligente' in grado, a contatto con i batteri, di divenire fluorescente e brillare. Secondo i dati dello studio - recentemente pubblicato sulla rivista Acs Applied Materials and Interfaces - il cerotto rileva in poche ore la presenza di batteri 'controllabili' da un sistema immunitario sano.
Ma, quando la ferita viene aggredita da colonie batteriche, divenendo pericolosa per il paziente, la risposta è di qualche minuto, contro le circa due ore necessarie con gli strumenti tradizionali. Su tutte le ferite, infatti, ci sono microrganismi normalmente tenuti a bada dal sistema immunitario. Nei casi meno fortunati però si formano 'comunità' di batteri, funghi e altri patogeni, protetti da un liquido viscoso che permette loro di aderire, formando un biofilm, a tutte le superfici (materiali, strumenti e tessuti).
Il biofilm, oltre ad aumentare il rischio di setticemia, ritarda anche la cicatrizzazione di ferite e piaghe. Il cerotto 'spia' è in grado di rilevare le tossine prodotte dai batteri del biofilm e, dopo un certo livello di concentrazione, liberare un colorante presente in piccole tasche (500 volte più piccole del diametro di un capello) e che, sotto i raggi UV, appare fluorescente.
I ricercatori hanno testato il cerotto intelligente con i batteri responsabili di oltre la metà dei casi di infezioni ospedaliere: Escherichia coli, Staphylococcus aureus e Pseudomonas aeruginosa. Questi patogeni, a diversi stadi di formazione del biofilm, sono stati poi messi a contatto con pelle di maiale. E' stato poi applicato il cerotto che si dimostrato rapidissimo nel rivelare le infezioni agli stadi più avanzati di formazione del biofilm.
giovedi 12 novembre 2015
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martedì 10 novembre 2015

ECCO COME SCOPRIRE SE IL PARTNER E' QUELLO GIUSTO PER IL MATRIMONIO

Come scoprire se il partner e' la persona adatta per essere il compagno/a della vita? Una ricerca scientifica svela come capire se la persona che abbiamo scelto e' quella giusta. Si tratta di uno studio della University of Illinois che ha rivelato come, analizzando 4 caratteristiche delle relazioni, è possibile prevedere se si è destinati alle nozze o a una triste rottura.
Lo studio, pubblicato sul Journal of Marriage and Family, ha analizzato 376 coppie non sposate per un periodo di 9 mesi. Secondo gli autori, tutte le relazioni possono essere suddivise in 4 categorie: drammatiche, conflittuali, socialmente coinvolte e focalizzate sul partner.
Quelle drammatiche sono le relazioni fatte di alti e bassi, in cui l'impegno non è mai stabile e il coinvolgimento va scemando. Gli individui di questa categoria spendono molto tempo per conto proprio (spesso a causa dei social network). E' il gruppo più frequente, riscontrato per il 34% delle coppie analizzate. Ma anche quello che, con maggiore probabilità, finirà con una rottura.
Le relazioni conflittuali interessano le coppie che litigano di continuo e rappresentano il 12 % del totale. Queste coppie sono più stabili delle precedenti perché dimostrano di voler superare i problemi discutendo. Ma non svettano.
Al terzo posto ci sono le coppie socialmente coinvolte (19% del totale). Questo tipo di relazione è basata sull'interazione con amici e familiari. E sull'opinione che le persone vicine alla coppia pensano di loro. La chiave per far durare questi rapporti? Conquista sua madre e avrai il suo cuore.
L'ultima e più duratura categoria è quella centrata sul partner. L'approccio "il mio partner è il centro dell'universo", riscontrato per il 30% delle coppie, sembrerebbe essere il modo più efficace per far funzionare una relazione. Queste coppie sono quelle che con maggiore probabilità finiranno all'altare.
martedi 10 novembre 2015
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lunedì 9 novembre 2015

EUROSTAT: I GIOVANI ITALIANI SI CONFERMANO BAMBOCCIONI

In Italia quasi il 66% dei "giovani adulti", ovvero le persone tra i 18 e i 34 anni vive a casa con i genitori, una percentuale di quasi 20 punti superiore alla media di tutti i 28 paesi Ue (48,4%), la più alta dell'Unione dopo la Croazia. È quanto si legge sui dati Eurostat riferiti al 2014 secondo i quali il 49% dei giovani italiani tra i 25 e i 34 anni vive con mamma a fronte di appena il 3,7% dei coetanei svedesi, il 3% dei danesi e dell'11,2% di quelli francesi. Tra i 25 e i 34 anni in Europa in media il 29,2% delle persone vive ancora in famiglia. Tra il 2007 e il 2014 la percentuale di maggiorenni under 35 rimasti a casa con i genitori - si legge sulle tabelle Eurostat - è cresciuta di cinque punti passando dal 60,7% al 65,8%, una crescita superiore a quella dell'euro area (dal 46,9% al 49%). Nello stesso periodo la percentuale è scesa nel Regno Unito dal 38,5% al 33,7%. Nel 2014 vivevano in famiglia - secondo quanto si legge sugli ultimi dati Istat - 6,8 milioni di persone tra i 18 e i 35 anni (quasi tre milioni con più di 25 anni e tra questi oltre un milione di over 30). La percentuale dei "mammoni" è particolarmente elevata in Italia rispetto al resto dell'Europa soprattutto tra i 25 e i 34 anni ovvero nella fascia di età nella quale si dovrebbe, finiti gli studi, cominciare a lavorare e costruire la propria famiglia. In Italia quasi la metà delle persone tra i 25 e i 34 anni vive con almeno un genitore (in aumento di cinque punti rispetto al 44% del 2010) a fronte del 29,2% dell'Ue a 28, dell'11,2% della Francia e del 15,5% del Regno Unito. Nei Paesi scandinavi la percentuale scende sotto il 5% mentre in Germania è in lieve aumento al 18,3%. E per i maschi la percentuale di "bamboccioni" è ancora più alta con il 57,6% dei giovani tra i 25 e i 34 anni a casa a fronte del 36% nell'Ue a 28. Per le "ragazze" la percentuale scende al 40,6% (in crescita dal 36,1% del 2010) ma resta di molto superiore a quella danese (1,7%) e norvegese (2,5%) ma anche francese (7,1%) della stessa fascia di età. Restano invece a casa, anche a causa delle difficoltà nella ricerca del lavoro, le ragazze spagnole (33,4%) e quelle greche (42,3%). Tra i giovani nella fascia tra i 25 e i 34 anni che vivono ancora a casa con i genitori in Italia il 44,2% lavora a tempo pieno (il 54,8% nell'Ue a 28 tra chi vive con i genitori), una percentuale in calo di quasi dieci punti (era il 53,9%) rispetto al 2008. Il 18,3% si dichiara studente (a fronte dell'10,6% dei giovani a casa nell'Ue a 28) mentre il 20,6% si dichiara disoccupato (il 7,6% lavora part time e il 6,8% si dice inattivo). Uno scenario drammatico quello tratteggiato da Eurostat, che dati alla mano sottolinea la situazione che i giovani senza futuro sono costretti a vivere. 
lunedi 9 novembre  2015
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sabato 7 novembre 2015

ALA OCTA: RITIRATO DAL MERCATO UN COLLIRIO CHE FA PERDERE LA VISTA, NESSUN CASO IN ITALIA

L'Agenzia spagnola ha annunciato che 41 pazienti avevano subito complicazioni dopo un intervento chirurgico degli occhi e che 13 di loro hanno perso la vista. Un prodotto oftalmico tedesco, Ala Octa, è stato dichiarato responsabile e ritirato dal mercato spagnolo. Il 23 settembre, l'agenzia di sicurezza nazionale del farmaco e dei prodotti per la salute francese (ANSM) ha annunciato il ritiro di questo prodotto dal Paese. Ala Octa infatti è un prodotto oftalmico sospettato di aver provocato la perdita della vista di alcuni pazienti in Spagna e in Francia. L'annuncio dell'Agenzia spagnola, osserva lo “Sportello dei Diritti”, conferma la pericolosità di questo prodotto. Analisi chimiche e tossicologiche sono attualmente in corso e i campioni sono stati inviati a un Istituto specializzato di ricerca spagnolo. Sono stati confermati 41 casi, tra cui 13 pazienti che hanno perso la vista dall'occhio operato. Intanto ieri in Svizzera la società Alamedics ha invitato i suoi clienti a non utilizzare più l'Ala Octa. L'azienda si è mossa su richiesta di Swissmedic, dopo che in un ospedale elvetico è emerso un grave caso con effetti collaterali nocivi. In Italia sino ad ora non stati confermati casi.
sabato 8 novembre 2015
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venerdì 6 novembre 2015

ASPORTATO UN TUMORE DI 30 KG ALL'OSPEDALE REGINA ELENA DI ROMA

Asportato un tumore di 30 chili, in una donna che ne pesava 90, all'Istituto nazionale tumori Regina Elena di Roma. La paziente è stata sottoposta a un intervento estremo della durata di 7 ore, che nel suo Paese di origine, europeo, nessun ospedale aveva voluto effettuare. La donna è stata ricoverata per 2 settimane e ora sta bene. Sessantacinque anni, madre di 3 figli, ha goduto sempre di buona salute, ma in aprile ha cominciato ad avvertire inappetenza, saltuari episodi di vomito e un aumento di volume dell'addome. Gli esami condotti nel suo Paese hanno quindi evidenziato la presenza di un tumore di origine lipomatosa.
Considerate le dimensioni enormi della lesione, nessun ospedale contattato si è offerto di sottoporla ad asportazione chirurgica. La donna è arrivata nella struttura romana a fine estate, tramite alcuni familiari residenti in Italia. Dopo gli accertamenti di rito, grazie all'expertise dell'Unità operativa dell'apparato digerente e peritoneo, la paziente è stata operata dall'équipe guidata da Alfredo Garofalo, con gli aiuti Mario Valle, Fabio Carboni e Orietta Federici, e le anestesiste Alessandra Costantino e Luana Fabrizi, oltre a strumentisti e infermieri. L'esame istologico ha confermato che si trattava di liposarcoma retroperitoneale, del peso complessivo di 30 kg.
Il decorso è stato regolare e la signora è stata dimessa dopo 2 settimane e affidata agli oncologi per il trattamento adiuvante. "Mi complimento con tutta l'equipe e il personale coinvolto - commenta Marta Branca, commissario straordinario degli Ifo - Si conferma quindi quanto evidenziato nella certificazione Europea di recente conseguita (Oeci): che il nostro centro oncologico ha una chirurgia in grado di intervenire in tutti i tipi di tumori e soprattutto quelli più complessi. E' stato inoltre un bel battesimo per le nuove sale operatorie integrate e multimediali".adnkronos
venerdi 6  novembre  2015
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martedì 3 novembre 2015

GLI UNIVERSITARI ITALIANI E GLI STILI DI VITA SCORRETTI

Mangiano male, vanno poco e niente in palestra, bevono o fumano troppo, sono smartphone-dipendenti.
"Rimandati" in stili di vita e corretta alimentazione, gli studenti universitari italiani con i maschi che vanno molto peggio delle studentesse. Ma le ragazze vengono bocciate per quanto riguarda la salute riproduttiva visto che non fanno controlli ginecologici. Eppure, gli intervistati dicono di sentirsi abbastanza bene. Sono questi i risultati dell'indagine promossa dalla facolta' di Medicina e chirurgia dell'Universita' Cattolica e dall'Istituto Superiore di Sanita'. Solo 4 ragazzi su 10 seguono le raccomandazioni nazionali per il corretto consumo quotidiano di frutta e solo 2 su 10 quelle relative all'assunzione delle giuste quantita' di verdura. Sono troppi gli studenti sedentari, cioe' ben 3 su 10 non svolgono attivita' fisica, mentre un numero consistente di universitari cedono alle lusinghe di Tabacco e di Bacco: 3 studenti su 10 hanno l'abitudine al fumo e 4 su 10 consumano settimanalmente vino e birra. Tre studentesse su dieci, dichiarano di non essersi mai sottoposte a controlli ginecologici. Altissima l'attitudine verso le nuove tecnologie, con rischio di abuso e dipendenza: tutti gli studenti (uomini e donne) hanno almeno un telefono cellulare e 7 su 10 usano smartphone per essere sempre connessi. Al di la' di uno stile di vita non del tutto salutare la stragrande maggioranza degli universitari italiani - 8 su 10 - si sentono in buona o ottima salute. I ricercatori della Facolta' di Medicina e Chirurgia dell'Universita' Cattolica del Sacro Cuore di Roma in collaborazione con l'Istituto Superiore di Sanita', hanno preso in esame i comportamenti alimentari, attivita' fisica, abitudine al fumo, consumo di alcool e droghe, salute riproduttiva, attitudini verso l'apprendimento e le tecnologie, salute percepita e stato di benessere generale, nell'ambito dell'indagine "Sportello Salute Giovani". La ricerca integrale, pubblicata sugli Annali dell'Istituto Superiore di Sanita', ha riguardato stili di vita e comportamenti di 8516 studenti di dieci universita' italiane (di Nord, Centro e Sud del Paese), in eta' compresa tra 18 e 30 anni: 5702 donne (67%) e 2814 uomini (33%) con eta' media di 22,2 anni. "Indagini come questa dell'Universita' Cattolica, che esplora le abitudini e i comportamenti dei nostri giovani, rappresenta un prezioso strumento per poter programmare la prevenzione primaria soprattutto in vista dell'aumento dell'aspettativa di vita - afferma Walter Ricciardi, Presidente dell'Istituto Superiore di Sanita' - questi dati ci impongono di prestare una maggiore attenzione in tutte le politiche, e non solo in quelle sanitarie, all'educazione agli stili di vita salutari. Il vantaggio e' doppio, individuale e collettivo: essere anziani con un buon tempo da spendere e poter affrontare una spesa sanitaria maggiormente sostenibile". I risultati della ricerca, in linea con studi precedenti condotti in Italia e in altri Paesi, mettono in evidenza la presenza di stili di vita non salutari e comportamenti a rischio, come abitudini alimentari scorrette, inattivita' fisica, guida in stato di ebrezza o sotto l'influenza di sostanze psicoattive, oltre che un'attenzione non ottimale nei confronti della propria salute riproduttiva. Non tutto e' perduto anche se molti universitari italiani hanno accumulato diversi "debiti formativi" in comportamenti e stili di vita salutari. Secondo gli esperti, basterebbero pochi interventi per migliorare la situazione: dall'offerta di porzioni di frutta e verdura al posto di calorici snack nei distributori automatici, all'incremento della disponibilita' di strutture sportive nei campus universitari, all'organizzazione di corsi che educhino all'uso consapevole delle nuove tecnologie, evitandone gli abusi, a sportelli di counseling dentro gli atenei a loro disposizione. agi
 martedi 3 novembre  2015
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lunedì 2 novembre 2015

OSPEDALE DI CIVITAVECCHIA RECORD: RIMOSSI TRE TUMORI AD UN PAZIENTE DI 78 ANNI

Intervento chirurgico record all'ospedale San Paolo di Civitavecchia, dove a un paziente di 78 anni sono stati asportati simultaneamente 3 tumori addominali. L'operazione '3 in 1' è stata eseguita nelle scorse settimane dal primario di Chirurgia Emanuele Santoro. Dopo un felice decorso post-operatorio, informa l'Asl Roma F, l'uomo è stato dimesso guarito dopo 8 giorni.
D.A. - spiega l'Asl - soffriva da tempo di anemia, con perdita dell'appetito e dimagrimento. Sottoposto a esame endoscopico è risultato affetto da un tumore dello stomaco, ma ulteriori accertamenti preoperatori hanno riscontrato anche la presenza di un tumore del colon e di un voluminoso tumore del rene. Da qui il laborioso intervento chirurgico, durato poco più di 5 ore, senza perdita di sangue.
La simultaneità di due tumori è ben nota e ha una frequenza compresa tra l'1 e il 3% di tutti gli interventi per cancro, sottolineano gli esperti. La presenza simultanea di tre tumori a carico di tre diversi organi addominali è invece molto rara, ed è ancora più eccezionale la possibilità di asportarli con un unico intervento.
"Siamo felici dell'ottimo risultato - dichiara Santoro - e ringrazio tutti i colleghi che hanno collaborato alla riuscita dell'intervento. E' stata una procedura particolarmente complessa e impegnativa".
"Ci siamo assunti un grosso rischio a eseguire un intervento di questa portata, ma non avevamo alternative - aggiunge il chirurgo - Data l'eccezionalità del caso ne stiamo studiando il sistema immunitario e l'assetto genetico, per meglio capire come si sia potuta determinare una situazione così particolare"adnkronos
lunedi 2 novembre  2015
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domenica 1 novembre 2015

COMMUOVE LA STORIA DI BATHSHEBA, LA BAMBINA COL CUORE FUORI DAL PETTO

Pentalogia di Cantrell. E' il nome della sindrome di cui soffre la piccola Virsaviya 'Bathsheba' Borun-Goncharova, 6 anni, nata con il cuore 'fuori' dal petto, protetto solo da un sottile strato di pelle che permette di vederne addirittura il battito.
Anomalia che, alla nascita, si verifica meno di una volta su un milione e che al massimo permette a un bambino di vivere fino a 6 anni, la stessa età che oggi ha la piccola. Per curare questa malattia rara, si legge sul 'Mirror', la famiglia della bimba è partita dalla città russa di Novorossijsk per arrivare in Florida, negli Stati Uniti.
Per sostenere tutte le cure è stata aperta una raccolta fondi sulla piattaforma di crowdfunding 'You Caring', che ha raccolto oltre 20mila dollari. "In un ospedale pediatrico di Boston hanno detto che purtroppo, in questo momento, non possono operare la bimba perché la sua pressione sanguigna è troppo alta, ora si spera che i farmaci possano ridurla abbastanza per permettere l'intervento chirurgico".
Intanto la madre della bimba, Dari Borun, pubblica sul suo profilo Instagram molte immagini della piccola Virsaviya, raccontando vita quotidiana, difficoltà, spostamenti e preoccupazioni, assieme alle moltissime interviste che la bambina sta avendo con le televisioni di tutto il mondo. "E' una ragazza molto allegra e di talento - si legge ancora sulla piattaforma di raccolta fondi - ama i delfini, i cani e i cavalli. Frequenta una scuola di danza e ama dipingere e fare sculture di argilla. Canta sempre e ama Beyoncé".
domenica 1 novembre  2015
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WOLKSWAGEN: LE EMISSIONI TRUCCATE POSSONO AVER CAUSATO LA MORTE DI 59 PERSONE

Le emissioni truccate dei motori diesel della casa automobilistica Volkswagen possono aver causato la morte prematura di 59 persone negli Stati Uniti. L'analisi emerge dai calcoli dei ricercatori delle prestigiose università statunitensi del Massachusetts Institute of Technology (MIT) di Boston e della Harvard University che delinea nuove responsabilità della Volkswagen, peraltro ammesse pubblicamente e ripetutamente dopo la denuncia dell’Environmental Protection Agency Epa. La ricerca spiega che le maggiori emissioni del quasi mezzo milione di auto tedesche accorcia la vita tra i 10 ed i 20 di 60 persone. Le conseguenze in Europa potrebbe essere molto più alte perché il software in questione è stato montato sui motori diesel alcuni anni prima rispetto gli Stati Uniti. La ricerca rivela come alle maggiori emissioni dei 482.000 veicoli diesel sui quali era montato il software che manipolava le emissioni sarebbe ascrivibile il “contributo diretto a 59 morti premature negli Stati Uniti e costi sociali di 450 milioni di dollari (407 milioni di euro). L’analisi, informa una nota, è stata condotta in maniera rigorosa e scientifica: sono stati calcolate le emissioni in eccesso, fino a 40 volte oltre il limite consentito, moltiplicate per il numero di veicoli venduti tra il 2008 ed il 2015 e per la loro percorrenza; il dato è stato incrociato con la densità della popolazione ed i vari fattori di rischio. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista Environmental Research Letters. Questo studio, osserva lo “Sportello dei Diritti”, si applica solo agli Stati Uniti, anche se 11 milioni di vetture del gruppo Volkswagen sono state dotate di questo software in tutto il mondo, con una maggiore concentrazione in Europa.
domenica 1 novembre  2015
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