martedì 29 dicembre 2015

SCIENZIATI MESSICANI TRASFORMANO IL SANGUE IN FARINA ALIMENTARE

Ogni giorno, vengono macellati centinaia di migliaia di animali che poi finiscono sulle nostre tavole. Un consumo spropositato di carne che, oltre a essere ritenuto ormai da tutti ecologicamente insostenibile, produce tra i molti effetti collaterali anche quello di lasciare nei mattatoi e nei luoghi di macellazione un mare di sangue, prodotto di scarto della lavorazione che danneggia l'ambiente. Gli scienziati del Politecnico Nazionale (IPN) del Messico hanno trasformato questo liquido dei bovini e suini, in farina per uso alimentare trasformandola in crocchette per cani e per la piscicoltura intensiva. Carlos Lopez Gonzalez e Miguel Angel Perez Gutierrez, responsabili del Centro di Sviluppo dei prodotti biotici (Ceprobi) hanno dichiarato che la farina di sangue preparata con la tecnica a spruzzo (diffusione di un liquido in gocce fini e asciugatura con aria calda) ha un alto valore nutriente, che consente di usufruire di una risorsa biologica locale precedentemente sprecata. La farina di sangue è un prodotto ottenuto dall'industria della carne con un alto contenuto proteico e ricco di lisina, che è importante per lo sviluppo degli esseri viventi. Il suo vantaggio nutrizionale è che un chilogrammo di farina, contiene la stessa quantità di proteine ​​che si ottiene consumando uno di carne. Il prodotto è stato sviluppato presso il Dipartimento di sviluppo tecnologico, dei laboratori e impianti pilota Ceprobi ed ha ottenuto il sostegno finanziario del Consejo Nacional de Ciencia y Tecnología (Conacyt) y de la Secretaría de Investigación y Posgrado (Sip) del Ipn. Da parte sua, lo scienziato Miguel Angel ha spiegato che lo scopo principale di questa ricerca è quello di promuovere la riduzione dell' impatto economico e ambientale delle attività dei residui della macellazione, attraverso la raccolta, il trattamento e la trasformazione del sangue in una materia prima utile, al fine di produrre un alimento equilibrato per gli animali. È interessante notare che i pregi, non sono pochi, sottolinea lo “Sportello dei Diritti”, in quanto è un prodotto naturale che, invece di diventare un rifiuto, viene riciclato e rientra così nel ciclo naturale della materia senza passare da nessuna discarica, aspetto questo tutt’altro che secondario. Poi, come fertilizzante, si fa segnalare soprattutto per la buona disponibilità dell’azoto, presente nell’ordine di un 9-15%. Quest’ultimo e fondamentale elemento inoltre, considerando i soli fertilizzanti naturali, viene ceduto molto velocemente nel terreno tanto da far definire la farina di sangue un prodotto a pronto rilascio. Va precisato che facendo parte dei concimi organici azotati, e come gli altri prodotti di questa categoria, è un fertilizzante cosiddetto sbilanciato in quanto ricco sì di azoto, ma praticamente privo degli altri macroelementi, anche se contiene altri elementi secondari ma importanti come ferro, zolfo e calcio. La materia organica è di solito presente in una percentuale che si aggira intorno al 70% circa e il pH è tendente all’acido, con un valore medio di 6.
martedi 29 dicembre 2015
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domenica 27 dicembre 2015

ARRIVANO I CONTROLLI 'ANTIDOPING' ANCHE PER I PILOTI DI LINEA

Arrivano nuove regole per la sicurezza degli aerei. Il governo tedesco intende introdurre dall'anno prossimo test a sorpresa per verificare l'uso di alcool, droga e farmaci da parte dei piloti di aerei di linea. Dopo il disastro Germanwings dello scorso marzo, l’Europa si sta muovendo per fissare standard più stringenti, soprattutto per il personale di bordo. Lo ha dichiarato il ministro dei Trasporti, Alexander Dobrindt, al quotidiano 'Bild am Sonntag'. Così l’Europa si prepara a rafforzare ancora una volta i sistemi di sicurezza degli aerei, imponendo nuovi standard per le cabine di pilotaggio, maggiore attenzione alle condizioni psico-fisiche dei piloti, test per monitorare l’uso di alcol e droghe. La decisione si collega alla tragedia del marzo scorso sulle Alpi francesi, dove il copilota di un volo della Germanwings porto' volontariamente l'aereo a schiantarsi contro una parete, uccidendo tutte le 149 persone a bordo. Simili test sui piloti sono gia' vigenti negli Usa e in Australia. Queste misure di sicurezza diventeranno obbligatorie per tutte le compagnie che viaggiano in Europa e quindi anche per i piloti italiani.
domenica 27 dicembre 2015
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giovedì 24 dicembre 2015

COLDIRETTI: A NATALE OTTO ITALIANI SU DIECI RESTANO A CASA E CUCINANO PIATTI RICERCATI CON AMICI E PARENTI

A Natale gli italiani cucinano a casa. Otto italiani su dieci prepareranno i pasti insieme a parenti ed amici. E' boom delle ricette faidate con ingredienti raffinati e ricercati. La spesa per famiglia ammonta a 102 euro per imbandire le tavole natalizie. E' quanto emerge da una analisi Coldiretti/Ixè che ha elaborato la mappa regionale dei piatti tipici più diffusi.
Gli italiani trascorreranno quest’anno 3,1 ore in media per la preparazione del pasto principale del Natale, con uno storico ritorno al 'fai da te' casalingo che non si registrava da oltre cinquanta anni mentre appena il 9% si recherà nei ristoranti me il 3% preferirà gli agriturismi. "Un ritorno al passato 
determinato però - sottolinea la Coldiretti - da motivazioni diverse con gli italiani, soprattutto giovani, che si gratificano ai fornelli, e la cucina e il buon 
cibo che si affermano tra le nuove generazioni come primarie attività di svago, relax e affermazione personale. Lo show cooking casalingo per gli amici si 
afferma - sostiene la Coldiretti - come appuntamento dei momenti di festa e trascina il boom dell’informazione legata all’enogastronomia".
Una tendenza che porta ad arricchire il Natale con tocchi di personalità o con menu tematici, ma anche a cambiare i contenuti della tavola. Il 61%, riferisce la Coldiretti, sceglierà prodotti made in Italy e ben il 30% prodotti locali a chilometri zero.
Il risultato è un cambiamento anche nei prodotti simbolo del Natale e se il panettone consumato dal 76% degli italiani vince la tradizionale sfida con il pandoro, scelto 'solo' dal 68%, sulla metà delle tavole (51%) saranno serviti dolci della tradizione fatti in casa. Il ritorno in cucina spinge anche verso una scelta attenta degli ingredienti, con una tendenza elevata alla ricerca di materie prime fresche e genuine.
giovedi 24 dicembre  2015 
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lunedì 21 dicembre 2015

PARCHEGGIARE L'AUTO BLOCCANDO L'ACCESSO DI CASA D'ALTRI E' REATO

Parcheggiare l'auto davanti casa altrui, è reato. Si rischia il carcere. Parcheggiare irregolarmente la propria auto davanti casa, bloccando l’accesso ai locali, in modo da impedire all'inquilino moroso di transitare con il proprio veicolo per accedere alla via pubblica, integra gli estremi del delitto di cui all'art. 605 del Codice penale, punibile anche con la reclusione. Attenzione quindi a lasciare l'auto ferma davanti alla porta di casa altrui se non lascia una via di fuga sicura, perché così facendo, come conseguenza, dentro l’immobile restano bloccati i figli minori del conduttore. Non occorrono particolari comportamenti per integrare gli estremi di quella violenza che fa poi scattare la sanzione penale, ma è sufficiente rifiutarsi, una volta che si è invitati a farlo, di spostare il proprio veicolo. E ora il locatore rischia grosso. Lo ha sancito la sentenza 50133/15, pubblicata il 21 dicembre dalla quinta sezione penale della Cassazione affermando che, troppo frettolosa l’assoluzione dall’accusa di sequestro di persona perché il delitto ex articolo 605 Cp si configura quando la vittima della costrizione non ha vie di fuga che possono essere percorse senza pericolo di danni. Il ricorso del procuratore della Repubblica presso il tribunale è accolto contro le conclusioni del sostituto procuratore generale della Suprema corte. Si riapre il processo contro il padrone di casa, che parcheggia un muletto e due macchine agricole sul vialetto d’accesso alla casa del suo inquilino, un immigrato di origine maghrebina che gli deve dei soldi per la bolletta dell’elettricità. Non conta che lo straniero, sostiene la difesa, avrebbe comunque potuto comunque rincasare utilizzando un ingresso secondario. Il punto è che la condotta addebitata all’agricoltore romagnolo non è contestata come commessa in danno dell’inquilino, ma dei figli minori del conduttore che, a quanto pare, sono rimasti bloccati all’interno della casa per via dei macchinari parcheggiati davanti alla porta. E affinché si configuri il reato ex articolo 605 Cp non è necessario che la vittima non abbia proprio scampo: il delitto risulta integrato anche quando alla parte offesa viene lasciata una via di fuga che però può non essere percorsa per il timore di danni o di pericoli per la persona.
lunedi 21 dicembre  2015 
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sabato 19 dicembre 2015

CONFARTIGIANATO TRASPORTI: GREGGIO IN CADUTA LIBERA MA I PREZZI DEI CARBURANTI RESTANO ALTI

Prosegue la caduta libera del greggio, che ha toccato i 35/38 dollari al barile, ma i prezzi dei carburanti continuano a rimanere alti. Mentre le quotazioni del petrolio crollano al livello minimo dal 2009, l’Italia rimane ai vertici della classifica dell’Unione europea per il costo di benzina e gasolio. 
Questo, rileva Confartigianato Trasporti Abruzzo, significa che per un pieno di un’automobile di media cilindrata, un automobilista italiano spende 16,35 euro in più rispetto alla media europea ed un autotrasportatore che opera in campo nazionale con un serbatoio da 700 litri arriva a spendere 140 euro a pieno in più rispetto ai colleghi francesi, cifra che raggiunge quota 300 euro se il confronto viene fatto con un collega del Lussemburgo.
Il presidente di  Confartigianato Trasporti Abruzzo, Gabriele Sillari, si allinea alla richiesta di un intervento sui listini dei carburanti in Italia, perché i prezzi attuali “gravano sulle imprese della regione, già penalizzate dal costo dei pedaggi, con una delle autostrade più care d’Italia”.
“Non si può continuare ad essere il bancomat per le finanziarie”, osserva il presidente, riferendosi alla ventilata ipotesi di questi giorni di escludere dal rimborso delle accise gli automezzi ‘Euro 3’.
“Il futuro delle nostre imprese passa per lo sviluppo del trasporto intermodale, unico veicolo che permetterebbe di contenere i costi, nel rispetto dell’ambiente e della sicurezza stradale – conclude Sillari - temi di così grande attualità per il nostro Paese”.
sabato 19 dicembre  2015 
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giovedì 17 dicembre 2015

ARRIVA NATALE: ECCO COME SOPRAVVIVERE A SUOCERE E NUORE

Natale è alle porte. E con esso il panettone, l'albero, i regali e la suocera. Se anche voi non vedete l'ora di incontrare la madre della vostra dolce metà, leggete questa breve guida di sopravvivenza. Il Daily Mail riporta una serie di consigli per le suocere e per le nuore per rendere il cenone di Natale più
indolore possibile.
REGOLE PER LA SUOCERA. Il principio guida è uno solo: la nuora è la donna di casa e il suo modo di gestirla deve essere rispettato. Così come il suo modo
di amare vostro figlio. Ecco le 5 regole di comportamento:
1. Non date per scontato che la nuora abbia bisogno di consigli o che voglia sentirsi dire: "Io ho fatto così, quindi tu dovresti fare altrettanto".
2. Accettate che il rapporto con vostro figlio sia diverso ora che è sposato. Per dargli consigli trovate un modo che rispetti il ruolo di sua moglie.
3. Evitate di educare i vostri nipoti e trattarli come figli quando non è richiesto.
4. Non sforzatevi eccessivamente di sembrare gentile.
5. Non parlate male con vostro figlio di sua moglie. Non si infurierà solo con voi ma anche con lui. Se c'è un problema meglio parlarne con entrambi
insieme.
REGOLE PER LA NUORA. Il principio guida è: una suocera tende a rispettare i confini se si sente coinvolta nella vita della famiglia. Ecco le 5 regole per
convivere (e sopravvivere) con la madre di lui.
1. Ignorate le critiche indirette. Se vostra suocera si offre di pulire la cucina, non date peso all'implicazione "La cucina è un disastro".
2. Se esprime la sua opinione su come educare i bambini, mostrate rispetto per la sua esperienza ma fatele gentilmente notare che preferite fare a modo vostro.
3. Non aspettatevi che vostra suocera sia interessata alle vostre novità come a quelle di suo figlio. E' sua madre dopotutto.
4. Se vostra suocera interferisce parlategliene. Meglio mettere dei paletti prima che le cattive abitudini mettano le radici.
5. Ricordate al vostro partner di riconoscere la vostra autorità in presenza di sua madre. Assicuratelo che non la sta tradendo, è solo per ricordarle che siete una coppia.
giovedi 17 dicembre 2015
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mercoledì 16 dicembre 2015

LA NORVEGIA E' IL PAESE DOVE SI VIVE MEGLIO AL MONDO

Il Paese migliore al mondo in cui vivere? Per il dodicesimo anno consecutivo è la Norvegia ad aggiudicarsi il titolo. Lo ha stabilito l'ONU analizzando 188 paesi sulla base dell'ISU (Indice di Sviluppo Umano).

La Norvegia figura al primo posto per l'aspettativa di vita (81,6 anni), l'accesso alla cultura, la salute e il reddito. Seguono Australia e Svizzera. L'Italia si posiziona al 27esimo posto, in calo di una posizione rispetto allo scorso anno.

L'abitudine dei norvegesi di stare spesso all'aria aperta, tra fiordi e montagne, gioca un ruolo importante sulla salute della popolazione.
mercoledi 16 dicembre 2015
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L'ASSUNZIONE DI ANTIDEPRESSIVI DURANTE LA GRAVIDANZA METTE IL NASCITURO A RISCHIO AUTISMO

L'assunzione di antidepressivi durante la gravidanza può raddoppiare il rischio di autismo nel nascituro se assunti durante la gravidanza. La suggerisce una ricerca canadese. I bambini con disturbo dello spettro autistico (Asd), possono avere una mancanza o difficoltà marcate nella ricerca spontanea della condivisione di gioie, interessi o obiettivi con altre persone, mostrando comportamenti ripetitivi.  I disturbi si verificano in circa l'uno per cento della popolazione in tutto il mondo. L’assunzione di antidepressivi nel corso della gravidanza aumenta dell’87% il rischio di autismo per il nascituro, secondo un vasto studio condotto in Canada. Un risultato importante dato che fino al 10% delle donne si vede prescrivere medicamenti per combattere la depressione quando sono incinte. Lo studio ha seguito 145'456 bimbi dal loro concepimento ai 10 anni di età, tenendo conto dell’assunzione di antidepressivi e di altri fattori che contribuiscono all’autismo.L’incidenza dell’autismo tra i bambini è decisamente aumentata negli ultimi decenni, passando da 4 casi su 10'000 alla fine degli anni 1960 ai 100 ogni 10'000 odierni. Oltre i risultati di questo studio ci sono stati alcuni indizi secondo cui gli antidepressivi chiamati inibitori selettivi della ricaptazione della serotonina ( SSRI) potrebbero essere collegati all'autismo. Gli SSRI sono i farmaci " di prima linea " contro la depressione , e comprendono fluoxetina, sertralina, escitalopram e paroxetina. In un recente studio americano , l'uso di SSRI da parte delle madri durante la gravidanza era stato legato ad un aumento doppio delle probabilità che il figlio sarebbe stato affetto da autismo. Nessuno sa quale sia la causa dell'autismo, che colpisce un bambino ogni 88. Ma si tratta di un disturbo nello sviluppo del cervello del feto. Si ritiene che la serotonina - il componente chimico che è l’obiettivo degli SSRI - contribuisca allo sviluppo iniziale del cervello e, negli animali, i livelli di serotonina alterati possono influenzare la funzione e il comportamento del cervello .
mercoledi 16 dicembre  2015 
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martedì 15 dicembre 2015

NIENTE SOCIAL NETWORK PER CHI HA MENO DI 16 ANNI: L'EUROPA CI STA PENSANDO

Niente Facebook, Twitter o Instagram senza il 'sì' di mamma e papà. Un incubo che, per chi ha meno di 16 anni, potrebbe diventare realtà. A darne notizia è il Guardian che riporta come la Commissione Libertà civili, giustizia e affari interni del Parlamento europeo dovrà esprimere il proprio voto giovedì sulla proposta di un emendamento, inserito nel regolamento per la protezione dei dati personali. Un primo ok a cui dovrà seguire la ratifica in Parlamento. Il trattamento dei dati personali risulterebbe, quindi, legale solo dietro consenso dei genitori per chi 'non ha l'età'. Una proposta, osteggiata sia dai social network, che dagli esperti educativi per cui sarebbe "una misura inutile".
martedi 15 dicembre  2015 
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domenica 13 dicembre 2015

CURE DIMAGRANTI CON LE ANFETAMINE: IL MINISTERO DELLA SALUTE VIETA PRESCRIZIONI A BASE DI EFEDRINA

Il Ministro della Salute Lorenzin vieta prescrizioni e preparati contenenti il principio attivo della efedrina, a scopo dimagrante, e ai farmacisti di eseguire
preparazioni magistrali contenenti il predetto principio attivo, a scopo dimagrante, con un decreto pubblicato in Gazzetta Ufficiale e già in vigore. Il
nuovo decreto, segue a quelli già emanati che hanno vietato la prescrizione e l’uso di altre sostanze per la preparazione magistrale di dimagranti come la
fenilpropanolamina/norefedrina, pseudoefedrina, triac, clorazepato, fluoxetina, furosemide, metformina, bupropione e topiramato. Occorre considerare
che alcune delle molecole, spesso rinvenibili nei preparati magistrali anoressigeni, sono state ritirate dal commercio perché ad alto rischio di tossicità
(ipertensione polmonare primitiva e valvulopatie cardiache con fenfluramina, dexfenfluramina, fendimetrazina e altri anfetaminici; ictus cerebrale
emorragico con i simpati comimetici). Va inoltre evidenziato che non è stato dimostrato il mantenimento della riduzione del peso nel lungo periodo, né la
riduzione della morbilità e mortalità correlate all’obesità. Pertanto, le prescrizioni di preparati galenici di cui si parla sono non solo prive di “evidenza”
scientifica e gravate da una tossicità inaccettabile, ma anche sprovviste di un razionale che le renda plausibili. Alcune sentenze della Magistratura e
numerosi fatti di cronaca, segnalati peraltro dalla nostra associazione, hanno ormai pienamente confermato la pericolosità di questi preparati per la
salute dei cittadini, spesso attratti da farmaci che consentirebbero di raggiungere lo scopo del dimagrimento. Lo “Sportello dei Diritti”, già al fianco delle
famiglie delle vittime in questa battaglia, continua a tenere alta l'attenzione su un problema quale quello delle diete a base di sostanze cosiddette
anoressizzanti che l'opinione pubblica e soprattutto le autorità sanitarie che sino a ieri avevano da sempre sottovalutato nonostante i casi segnalati di
decessi o gravi conseguenze per molti pazienti.
domenica 13 dicembre 2015
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sabato 12 dicembre 2015

DORMIRE POCO FA MALE, MA ANCHE DORMIRE TROPPO

Dormire poco fa male, ma anche dormire troppo. La situazione peggiora con l'assenza di attivita' fisica, fumo e alcool. Uno studio dell'Università di Sydney svela che dormire più di nove ore per notte insieme a uno stile di vita sedentario durante il giorno e all'assenza di esercizio fisico può essere dannoso quanto fumare e bere alcol e può aumentare il rischio di morte prematura di quattro volte.Melody Ding, autore dello studio, e il team di ricercatori hanno analizzato il comportamento di più di 230mila partecipanti a una ricerca condotta in Australia che ha analizzato le condizioni di salute durante l'invecchiamento. I comportamenti presi in esame, si legge sul quotidiano britannico, sono quelli già noti per aumentare il rischio di malattia: fumo, alcol, dieta povera e inattività. Gli esperti hanno aggiunto a queste variabili anche lo stare troppo tempo seduti e l'eccesso di sonno o la sua carenza. Hanno quindi valutato diverse combinazioni dei fattori di rischio per determinare quale mix ha più probabilità di aumentare il rischio di morte prematura. La conclusione di questa analisi è che il mix più 'micidiale' è dato da: sonno prolungato, stare troppo seduti e la mancanza di esercizio.
Tuttavia lo studio ha anche rivelato che un riposo di meno di sette ore per notte aumenta il rischio di morte prematura di quattro volte quando è combinato al fumo e a un'alta assunzione di alcol. Altre combinazioni preoccupanti comprendono l'essere fisicamente inattivi e dormire troppo; essere inattivi e stare troppo seduti; fumare e bere troppo. Adrian Bauman, co-autore dello studio, ha ricordato che le malattie non trasmissibili - tra cui cardiopatie, diabete e cancro - ora uccidono più di 38 milioni di persone nel mondo causando più morti delle malattie infettive. Un risultato che secondo i ricercatori dovrebbe orientare i programmi di salute pubblica al fine di ridurre i costi sociali delle malattie collegate agli stili di vita
sabato 12 dicembre 2015
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giovedì 10 dicembre 2015

LA SVIZZERA LEGALIZZA LA TORTURA SUGLI ANIMALI

Orribili esperimenti potrebbero essere autorizzati sui macachi detenuti nei laboratori svizzeri. Il governo del canton Zurigo, infatti, vuole autorizzare un istituto dell'Università e dell'ETH di Zurigo ad effettuare esperimenti con i primati. Eppure nel 2009 il Tribunale federale aveva bloccato una precedente serie di esperimenti con gli stessi animali. Oggi il consiglio di Stato zurighese ha fatto sapere di aver respinto un ricorso di tre membri della competente commissione cantonale, perché ritiene che i nuovi esperimenti dell'istituto di neuroinformatica non provocheranno sofferenze eccessive agli animali. Gli esperimenti vertono sullo studio della schizofrenia e il governo ritiene che la loro importanza per la ricerca psichiatrica abbia un significato preponderante rispetto alla protezione degli animali. L'annuncio ha provocato l'immediata reazione di due associazioni animaliste che invitano i membri della Commissione cantonale sugli esperimenti con gli animali a inoltrare un nuovo ricorso al Tribunale amministrativo cantonale. Per la Fondazione per i diritti degli animali TIR (Tiere im Recht) la decisione "contraddice chiaramente" la sentenza del Tribunale federale che nel 2009 aveva decretato lo stop definitivo di altri esperimenti sui macachi previsti nel medesimo istituto. Le organizzazioni ritengono che i nuovi esperimenti e quelli vietati nel 2009 sono molto simili: entrambi prevedono l'impianto di elettrodi nel cervello delle scimmie, alle quali sarà inoltre razionata l'acqua per renderle più docili. Le scimmie, oggetto di ricerche di base al cervello, subiscono gravi deprivazioni e coercizioni fisiche con impianti nel cranio e immobilizzazioni in strutture di contenzione chiamate “ingenuamente” sedie da primate. Ai macachi inoltre durante l’esperimento viene razionata l'acqua per giorni e sono così assetate da bere l’urina delle altre scimmie, inoltre le strutture di contenzione comportano elevati livelli di dolore dove gli animali terrorizzati rimangono immobilizzati dalla testa in giù con impianti elettrici nel cervello e negli occhi, che registrano le attività mentali con evidenti segni di dolore, con lividi e sanguinamenti che si protraggono per settimane. Non illudiamoci che questi esperimenti non avvengano in Italia, evidenzia lo sportello dei diritti. Purtroppo molte scimmie trovano la morte nei nostri laboratori: anche qui si effettuano esperimenti che assomigliano alle stanze degli orrori, dove sotto il termine “ricerca di base” vengono inserite delle viti sotto la congiuntiva oculare, fili d’acciaio nei muscoli della nuca e camere di registrazione nel cervello.
giovedi 10 dicembre 2015
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martedì 8 dicembre 2015

DIETA E SPERMA: I FIGLI SONO CIO' CHE I PADRI MANGIANO

Alcuni scienziati hanno scoperto dei collegamenti tra una dieta povera e cambiamenti nelle cellule dello sperma. Condurre una vita sana a vent'anni può avere effetti positivi quando si tratta di avere bambini, secondo un nuovo studio della Novo Nordisk Foundation Center for Basic Metabolic Research. Dopo aver studiato campioni di sperma di 23 uomini, 13 magri e 10 obesi, gli scienziati hanno scoperto che delle cellule dello sperma presentavano vari marcatori epigenetici (genetica causata da fattori diversi dalla sequenza del Dna). I ricercatori hanno seguito anche sei uomini prima e dopo l'intervento chirurgico di bypass gastrico per scoprire come la chirurgia ha influenzato l'informazione epigenetica nelle loro cellule di sperma. Gli scienziati hanno scoperto una media di 4.000 cambiamenti strutturali delle cellule dello sperma del Dna. In sostanza, ciò che è stato trasmesso nella cellula dello sperma del padre può potenzialmente influire sullo sviluppo di un embrione futuro e forma la fisiologia del bambino.Il professore associato Romain Barrès ha detto: "Abbiamo certamente bisogno di esaminare ulteriormente il significato di queste differenze; Eppure, ciò è la prova iniziale che lo sperma trasporta le informazioni circa il peso di un uomo. E i nostri risultati implicano che la perdita di peso nei padri può influenzare il comportamento alimentare o i loro futuri figli. "Osservazioni epidemiologiche hanno rivelato che acuti stress nutrizionali, ad esempio una carestia, in una sola generazione può aumentare il rischio di sviluppare il diabete nelle generazioni seguenti". Quelli con una dieta povera avevano diversi marcatori epigenetici più degli uomini magri. Il docente ha fatto riferimento a uno studio che ha dimostrato che una carestia in un piccolo villaggio svedese comportava che la futura progenie di questi abitanti del villaggio erano a rischio di malattie cardiometaboliche. Ed ha aggiunto: "non ci aspettavamo di vedere tali cambiamenti importanti nella informazione epigenetica a causa della pressione ambientale. La ricerca ha evidenziato l'importanza di uno stile di vita sano per le generazioni future. "Scoprendo che lo stile di vita e i fattori ambientali, quali lo stato nutrizionale di una persona, possono modellare le informazioni nei nostri gameti e quindi modificare il comportamento alimentare di ultima generazione è, a mio avviso, una scoperta importante." Il team di ricerca, in poche parole, ha ribadito l'importanza di mantenere uno stile di vita sano, ma soprattutto di stare attenti a cosa mangiamo, prima del concepimento, per la salute della nostra futura prole. 
martedi 8 dicembre  2015 
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lunedì 7 dicembre 2015

UN FUNGO KILLER STA DISTRUGGENDO LE PIANTAGIONI DI BANANE

Mentre il Salento si dibatte in una delle più gravi emergenze agricole della sua storia, quella alimentata dalla xylella fastidiosa, la Malattia di Panama, che ha già distrutto la varietà più popolare di banana, è tornata e si sta diffondendo a macchia d'olio nelle colture globali. Il problema è che le piante di banano sono senza semi e sono essenzialmente tutte duplicate esattamente dalla stessa pianta che li rende estremamente vulnerabili alla malattia. Un nuovo studio ha messo in guardia che il frutto giallo molto amato sarà spazzato via se non si interviene immediatamente. La banana Gros Michel era una volta la varietà più popolare del mondo fino a quando è stato cancellata completamente dalla Malattia di Panama negli anni 50. Dal Regno Unito è stata impiantata la banana Cavendish per sostituire la Gros Michel e ora costituisce il 95% di tutte le esportazioni di banane nel mondo. Ma la malattia di Panama, che viene trasmessa attraverso il suolo e l'acqua e attacca le radici della pianta di banano, dormiente per oltre 30 anni, è ora tornata con una nuova epidemia globale. L'agente patogeno fungoso mortale è resistente ai fungicidi e non può essere controllato chimicamente. Esso ha completamente spazzato via le colture di banane Cavendish in Taiwan e ora si sta diffondendo attraverso Cina, Indonesia e Malesia, decimando le colture. Il fungo killer ha ridotto "significativamente" l'industria della banana in Australia, decimate dalla precedentemente malattia nel XIX secolo e ora minaccia l'intero commercio d'esportazione nelle Filippine. Dal 2013 è stato segnalato in lungo e in largo in Giordania, Libano, Mozambico e Oman. L'ultima allerta vuole definire con questo termine prima che si parli di ennesima catastrofe agroalimentare riguarda un nuovo ceppo di un fungo parassita, il Fusarium oxysporum cubense (Foc), denominato Tropical Race 4 (TR4) che attacca le radici provocando l’avvizzimento della pianta, in quella che viene chiamata anche la malattia di Panama. Non esiste difesa contro il Tr4 che può cancellare un’intera piantagione nel giro di due o tre anni. Il rischio è elevato, anche perchè il fungo può essere veicolato nella terra presente in scarpe o in macchinari. L’espandersi di questa malattia sarebbe devastante. Infatti nei paesi meno sviluppati, la banana è il quarto alimento di maggior consumo, dopo riso, grano e latte; si stima che fornisca un terzo delle calorie giornaliere a 410 milioni di persone. Le esportazioni hanno raggiunto i 17 milioni di tonnellate annue, principali destinatari l’Europa e gli Usa, dove in media si consumano quasi 12 chili per anno a testa. Da sempre i grandi coltivatori di banane si trovano a combattere le malattie che affliggono questo frutto. Per questo ora gli scienziati sono al lavoro per sviluppare varietà di banane resistenti sia alla Sigatoka Nera, sempre più refrattaria ai pesticidi, che alla malattia di Panama, ricorrendo anche all’ingegneria genetica, ma sino ad oggi senza risultati concreti.
lunedi 7  dicembre  2015 
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domenica 6 dicembre 2015

ATTENZIONE AGLI IPHONE E IPAD CONTRAFFATTI: POTREBBERO ESSERE VENDUTI ANCHE NEI CENTRI COMMERCIALI

Finora si supponeva che il mercato degli iPhone e iPad contraffatti riguardasse principalmente la Cina o paesi in cui Apple non vende ufficialmente i propri prodotti. Una notizia invece, conferma che 50.000 telefoni cellulari e tablet contraffatti sono stati sequestrati sul mercato nero a San Pietroburgo 
dagli investigatori russi. Il valore della merce contraffatta poteva generare un profitto pari a diversi milioni di euro ed era destinata al mercato europeo compreso l'Italia. Un portavoce delle autorità ha dichiarato venerdì all'agenzia Interfax che tali dispositivi di contrabbando erano arrivati presso il locale aeroporto Pulkovo in diversi contenitori provenienti dalla Cina. I falsi telefoni cellulari e tablet appena identificati sono in tutto identici agli originali, anche il packaging è identico nei minimi dettagli a quello di casa Apple. anche se ci si rende conto della scarsa qualità con cui sono stati impacchettati gli accessori. I falsi dispositivi made in Cina sono veramente ben fatti, tanto da essere facilemente confondibili con gli originali. Premendo il bottone di accensione viene mostrata la schermata Low Battery che subito si spegne. A prima vista il falso può confondere, informa lo “Sportello dei Diritti”, ma con un po' di attenzione si può riconoscere senza doverlo aprire. Per esempio per quanto riguarda il cellulare, prima di tutto il peso del fake è nettamente inferiore a quello dell'iPhone. Secondo il display di un vero iPhone è costituito da Gorilla Glass, un particolare tipo di vetro molto resistente che la Apple sta applicando a tutti gli iPhone ed iPad, mentre il display del falso è palesemente plastico. Inoltre il falso è facilmente apribile, è chiuso con normali incastri, al suo interno ci sono solo 2 batterie di quelle da orologio ed una luce led blu che serve a far credere che l'iPhone falso sia funzionante. Per quanto riguarda la schermata Low Battery si vede che si tratta di una banalissima stampa su plastica.
domenica 6 dicembre  2015 
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giovedì 3 dicembre 2015

FANTERIA E CORPI SPECIALI: DAL PROSSIMO ANNO LE DONNE IN PRIMA LINEA

Dal prossimo anno, tutti i ruoli da combattimento nelle forze armate Usa, compresi quelli nelle unità di fanteria e nei corpi speciali, "senza eccezioni", saranno aperti alle donne. Lo ha annunciato il segretario alla Difesa Ashton Carter, secondo quanto riportano i media statunitensi. Il Pentagono nel 2013 aveva dato indicazioni alle varie forze armate di predisporsi entro il 2016 all'integrazione delle donne in tutti i ruoli da combattimento, oppure di giustificare le eventuali eccezioni.
Dopo il processo di revisione, ha spiegato Carter nel corso di una conferenza stampa, l'Esercito, la Marina, l'Aviazione e il Comando delle operazioni speciali si sono detti d'accordo nel ritenere che tutti i ruoli da combattimento debbano esser accessibili al personale femminile in possesso dei necessari requisiti. Solamente il Corpo dei Marines, ha spiegato il numero uno del Pentagono, ha sollevato delle obiezioni, che non sono però state accolte. Le forze armate, ha affermato Carter, devono poter operare in base a standard comuni. Quindi, "non ci saranno eccezioni", ha detto. "Se saranno idonee e risponderanno agli standard richiesti, le donne potranno contribuire alla nostra missione in modi che prima non erano possibili", ha affermato il segretario alla Difesa. adnkronos
giovedi 3 dicembre  2015 
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IL CIBO UCCIDE: OGNI ANNO 420 MILA MORTI A CAUSA DI INFEZIONI ALIMENTARI

Il cibo può uccidere. Soprattutto i bambini sono vittime di infezioni e intossicazioni da cibo contaminato. In Italia ed in Europa, la salmonella rappresenta il più alto rischio. Pertanto, l'Organizzazione Mondiale della Sanità chiede più impegno per la sicurezza alimentare. In alcuni alimenti si nascondono rischi per la salute. Particolarmente colpite sono carne, uova, verdura o latticini. I sintomi di infezioni alimentari includono vomito, diarrea, crampi e febbre. In tutto il mondo muoiono secondo le statistiche delle Nazioni Unite, ogni anno circa 420.000 persone provocate da infezioni causate da cibo contaminato, tra i quali 125.000 bambini ancora neonati. Sono circa 600 milioni le persone che ogni anno soffrono dei disturbi causati dal cibo che viene contaminato da prodotti chimici, batterie parassiti. Un terzo dei decessi riguarda ragazze e ragazzi sotto i cinque anni. E' la conclusione cui giunge uno studio dell'Organizzazione mondiale della sanità pubblicato il Giovedi. Secondo il rapporto quasi una persona su dieci si ammala dopo aver consumato alimenti contaminati in tutto il mondo. Molto spesso le persone più colpite a causa di intossicazioni con origine alimentare  vivono in Africa e nel Sudest asiatico. A darne notizia di questo rapporto del l'Organizzazione Mondiale della Sanità, Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, associazione da sempre impegnata sul fronte della salute e della prevenzione, nonchè nella tutela della salute e nella costante informazione dei consumatori. Esistono oggi al mondo più di 250 tossinfezioni alimentari, che si manifestano con differenti sintomi e sono causate da diversi agenti patogeni, perlopiù batteri, virus e parassiti. Con il passare degli anni, vengono identificati continuamente nuovi patogeni (i cosiddetti patogeni emergenti, come Campilobacter jejuni, Escherichia coli 157:H7, Listeria monocytogenes, Yersinia enterocolitica, etc), alcuni dei quali si diffondono anche per effetto dell’incremento di scambi commerciali, di ricorso alla ristorazione collettiva, di grandi allevamenti intensivi e di viaggi. Le tossinfezioni alimentari possono derivare dall’infezione con microorganismi patogeni che colonizzano le mucose intestinali oppure dall’ingestione di alimenti contaminati da questi microorganismi o anche dalla presenza nei cibi di tossine di origine microbica, che causano malattia anche quando il microrganismo produttore non c’è più.Oltre alle tossine di origine biologica, possono causare contaminazioni del cibo anche sostanze chimiche ad azione velenosa, come ad esempio i pesticidi utilizzati in agricoltura. Per evitare questo genere di problemi, la distribuzione di queste sostanze è strettamente regolamentata. Normalmente, il sistema interessato dalle tossinfezioni alimentari è quello gastrointestinale con manifestazione di nausea, vomito, crampi addominali e diarrea, e con una insorgenza dei sintomi in un arco di tempo relativamente breve (da ore a giorni). Nel caso di ingestione di alimenti contaminati, viene solitamente colpita la prima parte dell’apparato gastroenterico e i sintomi (nausea e vomito più che diarrea e molto più raramente febbre e brividi) si manifestano in tempi più brevi. Nel caso invece di tossinfezioni causate da microrganismi che tendono a diffondersi anche nel sistema sanguigno, i tempi di manifestazione possono essere più lunghi, e il sintomo più frequente è la diarrea, accompagnata da febbre e brividi. Tuttavia, vi sono casi in cui i sintomi interessano altri apparati corporei e il decorso della malattia è molto diverso. Nel caso del prione legato alla malattia di Creutzfield-Jacob, ad esempio, il periodo di incubazione può essere anche di molti anni e le manifestazioni sintomatiche non interessano il sistema gastrointestinale, ma quello neurale.
giovedi 3 dicembre  2015 
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mercoledì 2 dicembre 2015

INFLUENZA: COME RICONOSCERLA E COME COMBATTERLA

Febbre, dolori, malessere sono sintomi comuni nella stagione invernale. "Ma riconoscere la vera influenza e distinguerla dai molti virus 'cugini' diffusi in questo periodo può non essere semplice". Lo spiega all'Adnkronos Salute il pediatra di Milano Italo Farnetani, che per la rubrica 'Sos Pediatra' ha messo a punto un identikit dei malanni di stagione e uno strumento per riconoscere la vera influenza.
I SINTOMI Febbre alta, talvolta superiore a 38,5°C, che dura anche 4 giorni e dolori alla schiena e alle articolazioni. "La caratteristica dell’influenza è quella di avere un quadro clinico dominato soprattutto da febbre alta, malessere, spossatezza e dolori a ossa e articolazioni, senza la contemporanea presenza di altri sintomi dominanti, per esempio la tosse, o le scariche".

I VIRUS DELL’INFLUENZA Sono di due tipi A e B. Si trasmettono solo da persona a persona. "Ecco perché ci si contagia quando si sta in ambienti chiusi, l’uno vicino all’altro. L’influenza è una delle malattie che ha un periodo di incubazione più breve rispetto alle altre. La febbre sale dopo un intervallo che varia dalle 24 alle 72 ore" dal contatto con un influenzato.

COME SI TRASMETTE Per via aerea con estrema facilità, perché si tratta di virus piccoli e leggeri. "Un virus è 25 volte più piccolo di un batterio ed è costituito soltanto da acido nucleico, cioè Dna o Rna 'incartato' da proteine, mentre un batterio è una cellula, cioè un vero e proprio microorganismo, perciò più pesante e di conseguenza 'volerà' o sarà trasportato con minor facilità, spesso cadendo prima dell’arrivo, cioè prima di incontrare qualcuno che lo possa ospitare. Per questo motivo le malattie virali, per esempio influenza o varicella, sono sempre nettamente più contagiose rispetto a quelle batteriche". La principale via di trasmissione è attraverso l’aria. "Il virus dell’influenza si deposita sulle goccioline più o meno piccole che escono dalla bocca durante la respirazione, sulla polvere o attraverso le squame di pelle vecchia che ogni giorno ognuno di noi elimina senza saperlo per far posto a quella nuova. Questi veicoli, che trasportano i virus, possono percorrere anche qualche chilometro, passare da un piano all’altro degli edifici, sotto le porte. Se sono espulsi con la tosse o gli starnuti, ricevono una spinta irresistibile: con un colpo di tosse si espande, nell’arco di 5 metri, un miliardo di queste particelle".

QUANDO INIZIA IL CONTAGIO? Già quando iniziano i primi sintomi, di cui il raffreddore è il più evidente. "Perciò, per evitare di essere contagiati, è bene tenersi lontano da chi ha raffreddore, tosse anche se lieve, o gli occhi lucidi". Il virus dell’influenza, poi, può essere diffuso anche attraverso il contatto fisico diretto fra una persona e l’altra: stringendosi le mani, con i baci, oppure attraverso fazzoletti, giocattoli, posate, bicchieri contaminati.

L’ERRORE: QUESTA NON E’ INFLUENZA Le infezioni più diffuse in questo periodo, che potrebbero essere scambiate per vera influenza, hanno alcuni sintomi predominanti. Quando questi, cioè quelli che danno più fastidio, sono tosse e raffreddore, in gioco c’è un virus parainfluenzale. In altri quadri clinici predomina una sintomatologia localizzata all’interno dell’apparato digerente con vomito e diarrea.
mercoledi 2 dicembre  2015 
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VACCINI DIFETTOSI: CONTROLLI ANCHE IN ITALIA

Il ritiro del vaccino Meningitec dal mercato ha trascinato centinaia di famiglie nel panico. La National Security Agency (MSNA) ha dichiarato che le partite difettose del vaccino Meningitec non hanno rappresentato un rischio per la salute dei francesi e degli europei. L'Agenzia si è pronunciata in risposta alle 580 denunce di genitori i cui figli soffrono di condizioni particolari, dopo aver ricevuto questo vaccino.  Il Meningitec è un vaccino usato nei neonati, adolescenti e adulti, per prevenire la meningite. Nel settembre del 2014, tutte le partite di questo vaccino sono state ritirate dal mercato in Francia. In Italia il ritiro è stato disposto con due provvedimenti emessi dall’Agenzia del farmaco italiana (Aifa) il 26 settembre e il 6 ottobre 2014. Sotto accusa undici lotti del farmaco che immunizza dal meningococco C e viene somministrato a bambini tra i 12 e i 15 mesi, prodotto dalla casa farmaceutica olandese Nuron Biotech, entrati in commercio in Italia a partire da maggio 2013. All’interno delle fiale è stata riscontrata “la presenza di corpo estraneo color arancio rossastro identificato come ossido di ferro e acciaio inossidabile. In seguito a questa scoperta, un laboratorio conduce il ritiro di tutto il mondo di 21 lotti. Quando la National Security Agency (Msna) è stata informata della scoperta, ha subito ritirato tutti i lotti distribuiti su territorio francese. In tutto, sono state ritirate in Francia 800.000 siringhe. Da questo episodio, il CSP (Centro Specialità Farmaceutiche), ha smesso di vendere il vaccino distributo in Francia e subito dopo anche in Italia. Allo stesso tempo, è stato segnalato un picco di segnalazioni di reazioni anormali su bambini che avevano ricevuto il vaccino. Nei bambini vaccinati con lotti adulterati sono stati osservati sintomi come la diarrea acuta, febbre alta, disturbi del sonno, irritabilità eccessive o eruzioni cutanee. Fino ad oggi in Francia, 580 famiglie hanno presentato denunce contro il CSP. Secondo i genitori le siringhe possono contenere metalli pesanti. Per loro, questi vaccini stanno causando i sintomi nei bambini vaccinati. Sulla decisione della Corte Suprema di Clermont-Ferrand, diversi collegi di esperti, composti da pediatri e tossicologi presenti in tutta la Francia, sono stati incaricati per determinare la responsabilità del distributore francese. L’Agenzia per il farmaco francese, fino a quel momento in silenzio, ha fatto il punto in una conferenza stampa. Secondo i risultati, "il monitoraggio di farmacovigilanza e alle indagini svolte dall'Ufficio della Msna, dopo il richiamo dei lotti, non hanno dimostrato un rischio per la salute delle persone vaccinate. Le particelle di ruggine recuperati provengono da una porzione del cappuccio della siringa, e quindi non sarebbe stato in contatto con la soluzione vaccino. La siringa, che sarebbe stata contaminata da queste particelle, non sarebbe mai stato distribuita in Francia. Un altro importante punto. "Le analisi tossicologiche non mostrano rischi connessi con l'eventuale presenza di particelle di ruggine"  secondo il direttore generale dell'Agenzia, solo i metalli che compongono la ruggine, cioè ferro, nichel e cromo sono stati trovati nei lotti difettosi. Altri procedimenti legali, relativi a questo stesso vaccino sono in corso anche in Italia, Brasile, Australia e Nuova Zelanda. Inoltre le analisi hanno confermano la contaminazione dei metalli. Le analisi del capello hanno rilevato livelli di piombo, stagno, silicio e alluminio nei capelli di persone vaccinate. Di questi, molti bambini, soffrono di sintomi persistenti. 
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lunedì 30 novembre 2015

LUCI DI NATALE SEMPRE PIU' CINESI: ATTENZIONE ALLE NORME DI SICUREZZA

Natale 2015: sempre piu' cinesi le luci che ornano a festa le citta'. E’ il tripudio di luci nelle strade e nelle case a rendere una calda atmosfera ma le norme sulla sicurezza non devono essere trascurate. Scossa elettrica ed incendio: sono questi i rischi maggiori associati ai materiali elettrici non a norma, oggetto in Europa di circa il 40% delle notifiche di rischio sui prodotti immessi in mercato. Materiali, quelli elettrici, estremamente diffusi nelle case come nei luoghi di lavoro e per i quali è importante garantire la conformità ai requisiti di sicurezza. Le Agenzie transfrontaliere che si occupano di tutelare la salute dei consumatori attraverso il controllo di varie tipologie di prodotti, hanno emesso un richiamo e avvertono i consumatori di un brand di luci natalizie che possono costituire un rischio per la salute e la sicurezza. Tutte le luci stagionali prodotte da Taizhou Hongpeng Colour Lanterns, noto anche come Ningbo EGO International Co. Ltd, vendute in vari negozi hanno mostrato pericoli in diversi prodotti, tra cui il surriscaldamento, così come il rischio di incendi e scosse elettriche. Le stringhe di luce decorative per interni ed esterni che si collegano al prodotto da Taizhou Hongpeng Colour Lanterns o Ningbo EGO International Co. Ltd. sono state ampiamente distribuite in numerose catene di vendita al dettaglio con una grande varietà di marchi. I materiali elettrici stagionali comprendono sia le luci di Halloween che di Natale. Sul mercato, purtroppo, si trova di tutto, precisa lo “Sportello dei Diritti” . Alcuni set luminosi sono costruiti senza il minimo rispetto per la sicurezza, uno dei principali difetti che le rendono pericolose, sono i materiali utilizzati. L’utilizzo di un filo di rame troppo sottile, fa si che si surriscaldi eccessivamente fino a provocare una fiammata. Se l’albero di Natale è vero, la resina in esso contenuta può rendere facilmente infiammabile l’abete, ma se l’albero è ecologico e non è a norma antifiamma, l’incendio è assicurato. Anche se si ha la sicurezza della buona qualità delle luci acquistate, è buona norma spegnerle quando non è in casa e di notte. Il rapporto qualità prezzo deve essere adeguato, se le luci sono di fabbricazione italiana, sicuramente avranno un costo più elevato, le nostre fabbriche sono obbligate al rispetto delle norme comunitarie. Si possono trovare catene luminose a bassissimo costo di importazione orientale, in questo caso è necessario considerare l’assenza di norme da rispettare a cui non sono tenuti gli stati extra-comunitari.
lunedi 30 novembre 2015 
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domenica 29 novembre 2015

GENI SI NASCE O SI DIVENTA? ECCO COME SI SCOPRE DI AVERE UNA MENTE SUPERIORE

Come scoprire di avere una mente intelligente. Superiore. Attraverso alcuni segnali, secondo Business Insider. Primo fra tutti, essere primogeniti. Oppure saper suonare uno strumento musicale ed evitare il fumo. Segnali di genio si avvvertono se il soggetto e' mancino come Obama, oppure suonatore di violino come Einstein, o, ancora, amare i gatti come Leonardo Da Vinci.
domenica 29 novembre 2015
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DIVORZIO: ALL'EX CONIUGE SPETTANO I SOLDI DEL TFR ANCHE IN CASO DI NUOVO MATRIMONIO

Un'altra notizia che potrà allarmare mogli e mariti separati o in corso di separazione che pensano di poter "farla franca" nel momento in cui percepiscono il Tfr o parte di questo e ritengono di non dover nulla all'ex coniuge.
Una sentenza della Cassazione civile la numero 24184 pubblicata lo scorso 26 novembre ha chiarito, infatti, che al momento della cosiddetta "liquidazione" del proprio rapporto di lavoro, il marito divorziato deve corrispondere alla ex moglie una quota del proprio Tfr ricevuto dal datore, anche 
se si è risposato una seconda volta. Stesso discorso vale anche per le anticipazioni al Tfr richieste dal dipendente in costanza del rapporto di lavoro: anche in questo caso devono essere attribuite in parte alla ex moglie, salvo che il coniuge non dimostri di averle ricevute prima dell’inizio della causa di 
divorzio, oppure durante la convivenza matrimoniale o nel corso della separazione.
Il coniuge, quindi, che alla fine del proprio rapporto di lavoro o durante l’esecuzione del rapporto, percepisca rispettivamente l’intero TFR o una semplice anticipazione, dovrà corrispondere alla prima moglie la percentuale (40%) a lei spettante. La normativa vigente, infatti, prevede che: “Il coniuge nei cui confronti sia stata pronunciata sentenza di scioglimento o di cessazione degli effetti civili del matrimonio [ossia di divorzio, n.d.r.] ha diritto (…) ad una percentuale dell’indennità di fine rapporto percepita dall’altro coniuge all’atto della cessazione del rapporto di lavoro anche se l’indennità viene a maturare dopo la sentenza”. Tale percentuale è del 40% della quota di Tfr maturato solo negli anni in cui il rapporto di lavoro è coinciso con il matrimonio. Quindi, per le parti di Tfr maturate dopo l’intervento del divorzio, nulla è dovuto.
In ogni caso, il diritto a percepire il 40% del TFR scatta solo se sussistono due condizioni. In particolare il coniuge richiedente la quota di Tfr: deve essere titolare di assegno di mantenimento, liquidatogli dal giudice all’esito della causa di divorzio; non deve essere passato a nuove nozze. Al contrario il secondo matrimonio del coniuge-lavoratore che percepisce il Tfr non impedisce il pagamento della quota all’ex.
Ai fini del calcolo della percentuale spettante all’ex moglie vanno conteggiate anche le anticipazioni da lui già percepite. L’unico modo per evitare tale pagamento è di dimostrare che tali anticipi siano stati ottenuti quando ancora la coppia era unita e non era stato avviato il giudizio di separazione.
domenica 29  novembre 2015 
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LE 'CANNE' POSSONO CAUSARE MALATTIE MENTALI E PSICOSI

Sarebbero ordigni ad alto potenziale per il cervello, le canne di "skunk" o di varietà più potenti di cannabis. Il contenuto di thc, il principio attivo della marijuana, contenuto nei prodotti venduti per strada, si crede sia molto più alto rispetto a un decennio fa - con intorno un 20 % in più dei livelli e ciò comporterebbe una serie di rischi per la nostra materia grigia, o meglio bianca per come ha voluto spiegare uno studio britannico. 
La "Cannabis forte" si ritiene, infatti, che contenga livelli elevatissimi del composto chiamato Delta-9 tetraidrocannabinolo (THC).
I prodotti ad alti contenuto di THC potrebbero, infatti, indurre i sintomi psicotici e sono ora considerati la forma più comunemente usata di cannabis nel Regno Unito.La dottoressa Paola Dazzan, lettrice in neurobiologia delle psicosi dell'Istituto di psichiatria, psicologia e neuroscienze (IoPPN) del King College di Londra, ha dichiarato: "Abbiamo scoperto che l'uso frequente di cannabis ad alta potenza influenza in modo significativo la struttura delle fibre della materia bianca nel cervello, se si è soggetti a psicosi o no. Le canne ad alto potenziale possono causare malattie mentali e sintomi psicotici. Questo riflette una scala mobile dove più si fuma cannabis e maggiore sarà la potenza, peggiore sarà il danno."
Un sistema di imaging noto come DTI è stato utilizzato per esaminare la materia bianca nel cervello di 56 pazienti che avevano segnalato un primo episodio di psicosi. La tecnica di Imaging a risonanza magnetica (MRI) ha testato anche 43 partecipanti in buona salute. La metà dei volontari sani con un'età media di 27 cannabis fumate ogni giorno - rispetto al 70 % dei pazienti psicotici che avevano un'età media di 29. I ricercatori hanno esaminato in particolare il corpo calloso - dove la materia bianca contiene grandi fasci di proiezioni di cellule nervose che collegano le diverse regioni del cervello, consentendo la comunicazione tra loro. Il corpo calloso è particolarmente ricco di recettori dei cannabinoidi, su cui, secondo i ricercatori, il contenuto di THC della cannabis agisce.
Lo studio ha rivelato che l'uso frequente di cannabis forte era legato alla media significativamente più alta della diffusività (MD), un indicatore di danno nella struttura della materia bianca. Il dottor Tiago Reis Marques, un ricercatore senior dello stesso istituto ha detto: "Questi danni della materia bianca era significativamente maggiori fra gli utenti di cannabis pesante ad alta potenza rispetto a utenti occasionali o bassa potenza ed erano inoltre indipendenti dalla presenza di un disturbo psicotico." I ricercatori hanno sollecitato maggiori indagini scientifiche circa i rischi connessi all'uso di cannabis. La dottoressa Dazzan ha detto: "C'è un urgente bisogno di educare i professionisti della salute, il pubblico e i politici circa i rischi connessi con l'uso di cannabis. "Come abbiamo suggerito in precedenza, nel valutare l'uso della cannabis è estremamente importante raccogliere informazioni sulla quantità e sul tipo di cannabis che viene utilizzata. "Questi dettagli consentono di quantificare il rischio di problemi di salute mentale e aumentare la consapevolezza sul tipo di danni che queste sostanze possono arrecare al cervello".
domenica 29  novembre 2015 
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sabato 28 novembre 2015

CASSAZIONE: NESSUN MANTENIMENTO ALLE MOGLI CHE NON VOGLIONO LAVORARE

Avviso a tutte le mogli (e a tutti i mariti) che dopo la separazione non vogliono lavorare. Un intervento della Cassazione, in particolare la sentenza n. 24324 ha evidenziato, infatti, che se il divario fra i redditi della ex moglie e quelli percepiti dal marito, ancora in attività, non è attribuibile ad oggettive difficoltà di reperimento di un lavoro da parte della prima, ma solo a una sua tendenziale pigrizia, allora non le si deve mantenimento. E' emblematico di quanto sovente accada il caso affrontato dalla Suprema Corte: la donna benchè già lavoratrice con due esperienze alle spalle, era poi rimasta disoccupata per non essersi presentata all’ufficio di collocamento ciononostante avesse ricevuto la "chiamata" per una nuova occupazione, ed aveva, quindi, voluto trasferirsi presso la casa materna.Ma v'è di più. Nella fattispecie è stato provato che l’ex moglie percepisce mensilmente redditi derivanti dai canoni di locazione di un immobile di sua proprietà. Anche questa è un'ulteriore circostanza che le ha fatto perdere l’assegno di mantenimento. Rilevano in tal senso i giudici di legittimità che l’entrata periodica derivante dagli affitti migliora le condizioni economiche della donna riportandole su un piano paritario a quelle dell’ex marito. L’assegno di mantenimento, infatti, è finalizzato a riallineare le condizioni di reddito dei due ex coniugi, facendo sì che anche quello meno benestante possa godere, dopo la separazione, dello stesso tenore di vita che aveva durante il matrimonio. È evidente che, se in astratto le somme da pagare all’ex coniuge non risultano elevate (perché scarse sono le effettive possibilità del soggetto obbligato e non particolarmente agiato era il tenore di vita della coppia durante il matrimonio), anche la periodica percezione di una somma di poche centinaia di euro, come un canone di locazione, potrebbe essere di per sé sufficiente a riequilibrare i due redditi e, quindi, ad escludere l’assegno di mantenimento.
sabato 28 novembre 2015
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venerdì 27 novembre 2015

SONNO, CANNELLA, ATTIVITA' FISICA PER ALLUNGARE LA VITA E CONTRASTARE L'INVECCHIAMENTO

Attivita' fisica, sonno, ketchup e cannella per allungare la vita e contrastare i segni del tempo. Una buona dormita quotidiana, almeno sette ore, il sonno migliora la vita e favorisce la longevita'. Una camminata a passo svelto o corsetta almeno tre volte a settimana, passata di pomodoro, e cannella, oppure origano, perfetti antiossidanti. La cannella riduce i livelli di zucchero nel sangue, come dimostra una ricerca del Beltsville Human Nutrition Research Center.
venerdi 27 novembre 2015
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mercoledì 25 novembre 2015

HA 8 ANNI E UN TUMORE AL SENO: ANCHE I GENITORI HANNO IL CANCRO

A una bambina dello Utah, Usa, di soli otto anni, è stata diagnosticata una rara forma di tumore al seno. Si tratta di un carcinoma secretorio e colpisce una persona su un milione. Chrissy Turner, questo il suo nome, è la più' giovane paziente finora diagnosticata. È stata lei stessa ad accorgersi di avere una protuberanza, secondo quanto detto dalla madre. "È venuta da noi una domenica - ha spiegato e ci ha detto: mamma, ho paura, ho questa protuberanza ed è li da diverso tempo". Poi i controlli in ospedale e la diagnosi shock, un cancro. Secondo i medici il carcinoma di cui è affetta Chrissy è curabile, tuttavia la piccola dovrà subire una mastectomia presso il Cancer Institute Huntsman, Utah. Chrissy non è l'unica della sua famiglia ad essere stata diagnosticata di cancro. Papà Troy Turner, un veterano dell'esercito, gli è stato diagnosticato un linfoma non-Hodgkin, un tumore del sangue, nel 2008. Ha subito la chemioterapia, ma la malattia è ricomparsa nel 2011 mentre la madre, Annette Turner, ha avuto un cancro della cervice dal quale è guarita.
mercoledi 25 novembre 2015
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martedì 24 novembre 2015

AIDS: LA FRANCIA AUTORIZZA L'USO DI UN ANTIVIRALE CONTRO IL VIRUS

A una settimana dalla giornata mondiale contro l'Aids, in programma ogni anno l'1 dicembre, il ministro della Salute francese Marisol Touraine ha
autorizzato l'utlizzo dell'antiretrovirale Truvada come trattamento preventivo contro l'Hiv. Secondo quanto riporta 'Le Figaro', il trattamento potrà essere
prescritto a partire da metà dicembre "ai soggetti più esposti al rischio di contagio".
Il Truvada è una combinazione di antiretrovirali messa a punto dal laboratorio americano Gilead, e immesso sul mercato nel 2005 come trattamento per i
malati di Hiv. Se assunto quotidianamente o anche qualche ora prima e dopo un rapporto sessuale, il Truvada riduce il rischio che due persone sane
possano contrarre l'HIV. Tuttavia, il trattamento, relativamente oneroso (una confezione da 30 compresse costa 500 euro) "non deve essere un sostituto
del preservativo" come ha ricordato Touraine, che ha evidenziato come il farmaco debba "permettere di rispondere a delle situazioni nelle quali il
preservativo non è sufficiente o essere utilizzato dai soggetti che per diversi motivi non posso farne un utilizzo sistematico".
Delle persone, ha sottolineato il ministro, che appartengono a gruppi in cui "la prevalenza e l'incidenza dell'Hiv è elevata". Secondo Touraine è
importante agire subito nelle categorie in cui il virus è diffuso prevalentemente, cioè tra omosessuali maschi, in quanto questo gruppo sarebbe "il solo
nel quale il numero di nuovi contagi di Hiv non sembra diminuire". Il Truvada potrebbe dunque dare una svolta decisiva alla prevenzione e alla lotta
all'Hiv. Solo in Francia, si contano più di 500 persone che ogni mese scoprono di essere sieropositive, e da tempo le associazioni gay e per la lotta all'Aids
reclamano l'autorizzazione a utilizzare il farmaco.
martedi 24 novembre 2015
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DAL GIAPPONE LA PASTA ESTRATTA DAL LEGNO PER PERDERE PESO

Dal Giappone arrivano sovente novità sorprendenti che spesso si diffondono velocemente anche in Italia, come i bastoni per i selfie o i box porta pranzo. Ora è la volta della pasta di cellulosa estratta dagli alberi. Questi spaghetti promettono di essere un aiuto per chi vuole perdere peso senza rinunciare ai piacere della tavola. Il nuovo tipo di pasta avrebbe - secondo l'azienda tessile Omikenshi che li ha inventati - solo 27 calorie per 450 grammi contro le 1.538 dello stessa quantità di pasta di grano.
La cellulosa estratta dagli alberi viene miscelata con un estratto vegetale della radice di konjac - riporta il 'Daily Mail' - molto diffusa nei paesi asiatici, da questo impasto si ottiene una farina ricca di fibre con cui vengono prodotti gli spaghetti. Quindi, a fronte di un apporto calorico praticamente nullo, pochi carboidrati e grassi, con questa farina - grazie all'apporto della radice di konjac - si ottiene una pasta ricca di minerali come calcio, fosforo, ferro e zinco.
martedi 24 novembre 2015
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domenica 22 novembre 2015

IL SEGRETO DELLA FELICITA' DI COPPIA? FARE SESSO UNA VOLTA A SETTIMANA

Il segreto della felicita'? Fare l'amore una volta a settimana. Basta poco per stare bene. Non contano i numeri dei rapporti sessuali perche' la coppia sia serena. E' quanto rivela una ricerca dell'universita' di Toronto (Canada),pubblicata sulla rivista Society for Personality and Social Psychology, secondo la quale non e' affatto dimostrato che tanto sesso faccia bene all'amore.
domenica 22 novembre 2015
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sabato 21 novembre 2015

INFLUENZA DEI BIMBI: ECCO COME I GENITORI DEVONO COMPORTARSI SENZA ANDARE IN PANICO

L'influenza che colpisce un bambino con febbre alta e dolori può far spaventare i genitori "complice anche la scarsissima attenzione dei genitori italiani verso la vaccinazione, pediatrica e non. Ci si aspetta quindi il conseguente grande panico da febbre alta del bambino, che porta spesso mamma e papà ad 'impasticcare' il figlio di antipiretici per abbassarla, collegando l’assenza della febbre alla guarigione. Non deve essere così". A spiegarlo è Maurizio de Martino, ordinario di pediatria all’università di Firenze e direttore del dipartimento di Pediatria internistica ospedale Pediatrico Meyer di Firenze, anticipando i contenuti del Convegno di infettivologia e vaccinologia pediatrica che si svolgerà all’Università di Firenze la prossimo settimana.

"Con poche e semplici regole - suggerisce de Martino - è possibile risolvere nella stragrande maggioranza dei casi il problema febbre: come misurarla, valutarne la causa, decidere quindi come intervenire velocemente sulle cause e con quali cure dopo aver naturalmente avvisato il medico pediatra".

“La febbre – spiega de Martino – esiste negli animali da 40 milioni di anni ed è presente in tutte le specie, incluse quelle più in basso nella scala zoologica. Quando un fenomeno biologico è mantenuto a lungo in tutte le specie vuol dire che è indispensabile per la sopravvivenza. E la febbre lo è, perché a temperatura febbrile funzionano meglio i meccanismi immunologici e funzionano peggio virus e batteri. I medici sanno che è brutta la prognosi di bambini con infezioni gravi ma che non sviluppano febbre. E sanno anche che abbassare la febbre comporta regolarmente un allungamento delle condizioni infettive”.

Da queste considerazioni deriva che non si deve combattere mai la febbre in quanto tale. Anche le convulsioni in corso di febbre non derivano direttamente dalla febbre, ma da una predisposizione geneticamente determinata del fisico a produrre, in corso di infezione, una particolare interleuchina in eccesso. "Mentre l’utilizzo dell’antibiotico, essendo sotto controllo medico pediatrico – osserva de Martino – è, almeno in teoria, più gestibile e controllabile. L’antipiretico invece è disponibile in farmacia come farmaco da banco e quindi senza controllo. L’abuso di questa sostanza si verifica spesso proprio nei casi di 'panico da febbre', con grande superficialità da parte degli adulti, soprattutto se lo somministrano ai figli piccoli, e con altrettanti rischi per la salute".

"L’antipiretico di prima scelta – continua l'esperto – è il paracetamolo (con dosaggio di 60 mg/kg/giorno, suddiviso in 4 dosi – da somministrare ogni 6 ore), è l’unica possibilità di cura, ma deve essere impiegato soltanto quando la febbre si associa a condizioni di malessere e dolore (mal di testa, dolori muscolari, dolori articolari). Se il bambino è febbrile, ma sta bene, somministrare l’antipiretico è un errore molto grave".

Ecco dunque le 10 regole per risolvere nella stragrande maggioranza dei casi il problema febbre: 1) Per la misurazione impiegare solo il termometro elettronico digitale e solo sotto l’ascella: è lo strumento migliore di misurazione della temperatura corporea. La via rettale è causa di sconforto e anche di incidenti; 2) Far visitare in giornata il lattante febbrile, perché è frequente la possibilità di infezione batterica grave;

3) Se la febbre non si abbassa non intestardirsi con l’antibiotico: non sempre la febbre è causata da infezione; 4) Rispettare le dosi prescritte dal medico o indicata nel foglio illustrativo; 5) Rispettare i tempi di assunzione indicati dal medico, senza prolungarli o accorciarli; 6) 90 minuti. Questo è il tempo massimo entro il quale deve essere atteso l’effetto dell’antipiretico.

7) La via di somministrazione è sempre quella orale, salvo casi rari; 8) No ai ‘rimedi della nonna’: spugnature, ghiaccio, o pezzette sono non solo inutili (la febbre è un innalzamento centrale e non periferico della temperatura corporea), ma anche controproducenti: causano brivido e quindi innalzamento della temperatura e malessere nel bambino (ché ha già i guai suoi per la malattia in corso); 9) La crescita dei dentini non provoca febbre: non esiste cioè la febbre da eruzione dentaria. Infine: 10) Attenzione alla malaria se il bambino febbrile è di ritorno da un Paese ad endemia malarica.adnkronos
sabato 21 novembre 2015 
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