Il mare aperto anche d'inverno, almeno da Carnevale a Natale, tra elioterapia, movida serale e pennelli di scogliera accessibili al pubblico con possibilità
di approdo per piccole imbarcazioni. La proposta è di Riccardo Padovano, responsabile del Sib (Sindacato Italiano Balneari) Confcommercio,(350
iscritti in Abruzzo, di cui circa 250 tra Pescara, Francavilla e Montesilvano) alla fine di una "stagione d'oro", come qualche balneatore l'ha definita, tra
caldo torrido e "acque cristalline", stando alle ultime analisi Arta. L'appello di Padovano ai colleghi imprenditori del mare è "ad aprire la mente ad una nuova
visione turistica e investire sul mare e le spiagge aperte anche nei mesi invernali, come accade in Romagna e in Veneto". Il sogno dell'ex titolare della
Sirena è "vedere gli stabilimenti che a settembre non chiudono ma che proseguono l'attività fino a novembre, per poi fare, volendo, la pausa natalizia e
riaprire i battenti ,non a maggio, ma dopo Carnevale". Quindi almeno nove mesi l'anno di turismo balneare, secondo Padovano che entra nei dettagli del progetto e dice di avere "tutto nella mente". Dai servizi di elioterapia ( come previsto anche dall'articolo 1 dell'ordinanza regionale dove si legge:" Durante il periodo invernale, dal 23 ottobre al 3 marzo, agli stabilimenti balneari è consentita l'apertura al pubblico del "mare d'inverno" con l'utilizazione della superficie massima di 500 metri quadrai dell'area in concessione") "basta solo attrezzare le concessioni con tendaggi o vetri a protezione del vento". Poi " è necessario creare una rete tra gli imprenditori del mare e i comuni montani allo scopo di agganciare anche la clientela dei santuari e del turismo religioso". E agli stabilimenti, di sera non deve mai mancare "ogni tipo di intrattenimento e giochi per i bimbi" con la movida del mare "collegata alle notti bianche del divertimento e del commercio cittadino". Il pallino di Padovano è anche la creazione di piccoli B&B sul mare, ma anche l'utilizzo dei pennelli di scogliera che dalla battiglia si inoltrano per una ventina di metri e anche più, verso il mare. Sul litorale pescarese se ne trovano almeno 13 di queste infrastrutture , situate nelle vicinanze dei lidi Pepito, Hawaii, Stella d'oro, Coralba , Playa, Les Paillottes, Ippobeach, Caravella, Fosso Vallelunga,
stabilimento vigili del fuoco, Pescespada, Il Pirata, Il corallo. " I pennelli di scogliera sono attualmente di proprietà della Regione- spiega Padovano- che però potrebbe trasferire i poteri ai Comuni. A questi ultimi le associazioni di categoria potrebbero chiederne la gestione per favorire l'accesso al pubblico per passeggiate romantiche, per l'approdo di piccoli natanti, per eventi di minore entità, come accade al Cavallino di Venezia. In ogni caso, il messaggio che deve passare è che il mare è una risorsa , che non sappiamo sfruttare ancora bene, ma, con i tempi che corrono, non si può più solo puntare sull'affitto dell'ombra, sdraio e lettini. Bisogna innovare per rinnovare l'imprenditorialità legata al mare" chiosa il delegato Sib.
www.ilcentro.it
http://cinziacordesco.blogspot.it
1 settembre 2017
Nessun commento:
Posta un commento