Negli ultimi anni ci sono stati molti casi di pedofilia all'interno della Chiesa cattolica, ovvero abusi sessuali su minori o possesso di materiale pedopornografico da parte di vescovi, sacerdoti, religiosi e catechisti appartenenti alla Chiesa cattolica, una serie di episodi che hanno riscosso una vasta eco mediatica e una considerevole attenzione da parte dell'opinione pubblica internazionale a partire dal 2002 e, in particolar modo, tra il 2009 e il 2010. La Chiesa ha già avviato un percorso di cambiamento per prevenire gli abusi e al fine di aiutare le persone colpite. Un esempio è la commissione che il Papa Francesco ha nominato nel 2013, guidata dal cardinale di Boston, Sean O'Malley. Il prossimo passo è l'apertura di un sito web, "protectionofminors.va" che rafforzerà il lavoro. Il sito prevede aperta in una nuova scheda la pagina che consente oltre ad una guida per le comunità locali che lavorano per proteggere e prevenire gli abusi sessuali, le linee guida su come verranno trattati i reclami, e consigli pratici su come aiutare le vittime. Ci sono anche notizie e informazioni sul lavoro della Commissione e la pagina incoraggia lo scambio di informazioni all'interno della Chiesa cattolica. Marie Collins, membro della Commissione, ha spiegato che l'iniziativa è così importante, che incoraggerà le persone colpite a farsi avanti e a chiedere aiuto. Finora il sito era solo in inglese, ma è prevista per la fine dell'anno il lancio anche in spagnolo, francese, italiano e portoghese. "E 'molto importante per noi in seno alla Commissione che siamo il più trasparente possibile. Vogliamo che tutti sappiano che noi facciamo tutto il possibile per compiere la nostra missione," ha inoltre dichiarato il coordinatore della Commissione Emer McCarthy. La Commissione desidera inoltre sviluppare un programma di formazione per tutti all'interno della chiesa che sono coinvolti nel lavoro contro gli abusi sessuali. Il Papa ha ripetutamente condannato gli abusi sessuali del clero cattolico. Nel febbraio 2015, Papa Francesco ha sottolineato nella lettera inviata ai presidenti delle Conferenze Episcopali e ai superiori degli Istituti di vita consacrata. Le famiglie devono sentire che hanno tutto il diritto di trasformare la chiesa in piena fiducia, perché è una casa sicura, il Papa ha scritto in una lettera ai vescovi, che la priorità della Chiesa davanti ai casi di abusi su minori non deve essere quella di evitare lo scandalo, ma di tutelare le vittime e riparare ai torti commessi. «Le famiglie devono sapere che la Chiesa non risparmia sforzi per tutelare i loro figli e hanno il diritto di rivolgersi ad essa con piena fiducia, perché è una casa sicura - afferma il Papa -. Pertanto, non potrà venire accordata priorità ad altro tipo di considerazioni, di qualunque natura esse siano, come ad esempio il desiderio di evitare lo scandalo, poiché - avverte Francesco - non c’è assolutamente posto nel ministero per coloro che abusano dei minori». La Commissione ha diciassette membri fra uomini e donne, sia nella Chiesa cattolica che fuori, provenienti da tutti i continenti della terra.
giovedi 8 dicembre 2016
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