giovedì 1 dicembre 2016

DALL'AIDS SI GUARISCE CON LA DIAGNOSI PRECOCE

Sono oltre quattrocento i pazienti con diagnosi di Hiv/Aids  in cura  nella Unità Operativa Complessa  di Malattie Infettive dell'ospedale  di Pescara, diretta da Giustino Parruti. Hanno tra i quaranta e i cinquanta anni, molti sono omosessuali e provengono anche da Molise, Puglia, Marche e Lazio. "L'Aids - spiega Parruti-  è una malattia che ha una percentuale di guarigione fino al cento percento, se si effettuano i test precoci e se non si arriva in ospedale troppo tardi, quando sono in corso encefaliti, polmoniti , febbri e diarree con dimagrimento avanzato". Di questi argomenti l'infettivologo parla oggi agli studenti dell'istituto professionale Di Marzio-Michetti di via Arapietra, diretto da Daniela Massarotto, alla presenza delle autorità istituzionali e
scolastiche. L'evento si svolge nella giornata mondiale dell'Aids che si celebra il primo dicembre di ogni anno.  Parruti esporrà i risultati ottenuti
attraverso il progetto obiettivo:"Diagnosi di Hiv/Aids",  che ha visto la Asl di Pescara capofila per la regione Abruzzo, varato nel 2011 dal Ministero della
Salute con la finalità di proporre un circuito diagnostico allo scopo di facilitare l'accesso ai test Hiv. Un progetto, avviato in Abruzzo nel 2014, che ha previsto diverse fasi: predisposizione di siti web per la prenotazione di prelievi nelle sei sedi abruzzesi di Malattie Infettive; prenotazione diretta da parte
dell'utente del test attraverso l'accesso al sito www.failtestanchetu.it; esecuzione contestuale sui campioni prelevati per il test Hiv anche dello screening
sperimentale per epatite B, epatite C e sifilide; centralizzazione della esecuzione del test nell'Uoc, laboratorio di analisi cliniche del presidio ospedaliero. I risultati dei primi 15 mesi del progetto, pubblicati sulla rivista americana di settore "Aids patients" , sono i seguenti: il 7,5 percento dei campioni prelevati è risultato positivo. 0,9% per Hiv, 2% per Hbv, 2% per Hcv e 2,6% per sifilide. Parruti annuncia che "entro Natale, insieme al manager Armando Mancini, presenteremo tutto l'iter per il potenziamento dello screening" sulla malattia.  Negli ultimi due anni sono stati monitorati "6000 pazienti abruzzesi, tra essi una sessantina sono stati trovati con infezione da Hiv", una patologia che presenta  generalmente "una percentuale di guarigione del novanta percento, con il 10 percento di mortalità,  se  i soggetti  che hanno comportamenti a rischio non eseguono i test precoci. Altrimenti la guarigione è totale con l'aiuto di una combinazione di farmaci antiretrovirali molto efficaci". Il cammino verso la guarigione è certo, chiude Parruti, "ma lungo e periglioso".
giovedi 1 dicembre 2016
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