sabato 17 dicembre 2016

QUINTINO PALUZZI: L'IMPRENDITORE "PAZZO CON DIO ACCANTO"

Vostro figlio trascura lo studio per giocare a pallone? Ci pensa Quintino a risolvere il problema. Sposta le scartoffie di un ufficio amministrativo situato all'interno dello stadio San Marco, nel quartiere San Donato, piazza sedie e tavolini, chiama a raccolta tre insegnanti e apre un doposcuola. Accade in una zona della città sempre più fulcro di attività sportive e agonistiche. L'autore della "pensata" è Quinto Paluzzi, 59 anni, originario di Castiglione Messer Raimondo (Teramo) ma residente a Pescara da 44 anni, fondatore della Delfino pescherie di via Stradonetto e patron della scuola calcio Delfino Porto Flacco. Quaranta giovani calciatori, tra i 12 e i 17 anni, studenti delle medie Tinozzi e Antonelli, dell'Itis Volta, Galilei, Bellisario e Da Vinci, frequentano due volte a settimana, il martedi e il giovedi dalle 15,30 alle 19,30, il doposcuola della Delfino, nato per rispondere alle esigenze dei genitori preoccupati che i figli tenessero più la testa sul campo di calcio che sui libri. Dopo gli allenamenti, gli atleti fanno la doccia e si chiudono nella piccola sala a studiare con Virginia Moretti, moglie di Enrico, comandante della Direzione Marittima ; Marilena Felicia e Michela Scinta, docenti di materie umanistiche e psicologiche, supportati dalla collaborazione dei segretari d'ufficio Cinzia Chiacchiaretta, Luigi Di Lorito e Gianfranco De Felice. Questa iniziativa ha fatto tutti contenti, a cominciare dai ragazzi che il giorno dopo vanno a scuola più preparati. E' quanto affermano Christian, Alessandro, Francesco, David e Ciro:"Il doposcuola ci aiuta a rimetterci in pari nelle materie in cui siamo carenti". L'impresa sta raccogliendo sempre più consensi e lo spazio sta diventando sempre più stretto, tanto che Paluzzi ha intenzione di "chiedere all'amministrazione comunale una sala più grande per ampliare il percorso formativo degli studenti". L'imprenditore non è nuovo a iniziative benefiche, sostenuto da un carattere generoso, una grande fede ma anche da tanta fortuna economica. C'è da trovare un posto di lavoro, da organizzare una cena per i poveri della Croce Rossa o manifestazioni a favore dell'Ail e dell'Unicef, da costruire un orfanotrofio e un asilo in Africa? Ci pensa Quintino, che ama definirsi "un pazzo con Dio accanto". La fede "guida tutta la mia vita, dedicata ad aiutare gli altri". L'emozione lo assale quando ricorda l'incontro con papa Francesco, l'anno scorso in piazza San Pietro . Forte è anche la devozione verso San Pio da Pietrelcina e parla dell'affetto che lo unisce al suo figlio spirituale, padre Guglielmo Alimonti col quale prega regolarmente. Paluzzi nasce il 14 settembre 1957 nella Val Fino, quinto(da qui il nome) di sei figli, Sergio, Mirella, Liliana, Elda, Natalina. All'età di dieci anni, nell'ottobre 1967, perde la madre, Giannina Di Donato, che aveva appena aperto un panificio, successivamente rilevato dalla sorella Mirella. Sette anni dopo, muore anche il padre Roberto. A questo punto, arriva a Castiglione Messer Raimondo, un personaggio che cambierà il corso della sua vita, il macellaio Levino, attraverso il quale la sorella Elda si sposa con il pescatore Antonio Camplone. Paluzzi si trasferisce a Pescara a sedici anni e comincia ad andare in mare. Si appassiona e un anno dopo è già al timone della sua barchetta Giulietta e getta le reti insieme all'amico Eraldo, detto Tailor. I soldi sono ancora pochi e per arrotondare vende i gelati allo stadio e le scafette di pesce ad Atuccia, moglie di Tarzan, che gli ridà indietro qualche spicciolo. Nel frattempo, conosce Mara Giardinelli, in via Mezzanotte, le fa una corte serrata e la sposa il 5 marzo 1981 nella chiesa di Santa Caterina. Nel 1979 è al comando del peschereccio Antonella Luci, gli affari stentano a decollare, ma la fede lo sosterrà ancora una volta. Pochi giorni prima del matrimonio, il parroco don Bruno, al quale Quintino aveva confidato le sue preoccupazioni, lo rassicura:"Dai, andiamo a benedire la barca" e legge le pagine del Vangelo (Luca 5 versetti da 1 a 11) riguardanti la pesca miracolosa. Passano pochi giorni "e mi chiamano da Ortona dove è stato avvistato un branco di tonni. Riporto a casa un bottino da mille quintali che mi assicura una buona rendita, quanto basta per finire di pagare le rate dell'imbarcazione e convolare a nozze". Dall'unione della coppia nascono Roberto e Gianluca, l'ultimo arrivato in famiglia è Federico, il nipotino di 2 anni. I figli lavorano nell'azienda di via Stradonetto, oltre cento dipendenti, fondata nel 2002 dopo un lungo apprendistato con la famiglia Massacese:"Volevo diventare un commerciante, stare sulla terraferma per non allontanarmi dalla famiglia". Oggi possiede quindici pescherie: dieci a Pescara, due a Lanciano, due a Chieti e una a L'Aquila e una flotta di tre pescherecci con venti operatori. Nel 1996 i suoi amici pescatori Pasquale Rigante, Dudù, Peppe, Roccuccio e Altero, gli propongono di rilevare la squadra di calcio il Porto. Paluzzi si fionda nella nuova avventura e nasce la Delfino (tutte le sue attività portano questo nome) Flacco Porto, presieduta da Luciano Zangirolami, che oggi conta oltre trecento dipendenti tra allenatori (Emilio Buccella, Gianni Chiacchiaretta e Antonio Cipriani), dirigenti, calciatori tra cui Luca Febo, Lorenzo e Francesco Di Iulio, Emanuele Di Tella e Alessandro Conte.
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