martedì 22 agosto 2017

CARLO GARUFI: UN CENTRO TUMORI A PESCARA E L'AMPLIAMENTO DELL'HOSPICE PER I MALATI

Un centro tumori, che "in Abruzzo non esiste" e che si potrebbe localizzare nei padiglioni non occupati del presidio ospedaliero. Il potenziamento delle 
cure palliative a domicilio ( percorso avviato l'anno scorso dall'azienda sanitaria) e l'ampliamento dei locali dell'hospice (Le Bouganville) per i malati
terminali annunciato, nei mesi scorsi, dal manager Asl Armando Mancini. Sono gli obiettivi a cui sta lavorando Carlo Garufi, 59 anni, siciliano originario
di Messina, dal primo luglio 2015 direttore dell'Unità operativa complessa (Uoc) di oncologia , situata al quinto piano del Santo Spirito, e responsabile dei
day hospital di Penne e Popoli. Una struttura, che nel giro di un anno, tra il 2015 e il 2016, ha registrato un incremento di accessi e ricoveri con
miglioramenti nella riduzione della degenza (da 9-10 giorni a 7) con conseguente l'aumento del tasso di occupazione di posti letto, da 86,30% a 90,89%. Ma
che fa i conti, come tutti i reparti, con la cronica carenza di organico che periodicamente solleva le proteste del personale infermieristico e degli
operatori socio sanitari che hanno inviato lettere ai vertici Asl per sottolineare "le condizioni critiche di lavoro: dal sovraffollamento dei reparti, ai
turni snervanti, al timore di non erogare il servizio in sicurezza, la paura di sbagliare". I pazienti di oncologia soffrono di tutte le patologie
tumorali: mammella, polmoni, gastroenteriche, melanomi, testa- collo, testicoli, colon, ginecologiche. E molti sono malati terminali, di ogni età (il più
vecchio, 93 anni di SilVi) , provenienti da tutta la regione, molte urgenze dal chietino. Nel 2016 i ricoveri sono stati 984 contro i 682 dell'anno
precedente, più 44%. I ricoveri con chemioterapie sono passati da 812 a 1780(più 119%); le chemioterapie in day hospital da 8511 a 13.556 (più 59%); i nuovi
pazienti da 451 a 695, più 54%. Il costo di ogni paziente oncologico per la Asl si aggira sui mille euro al giorno. Il reparto si compone di 21 posti letto,
13 infermieri di degenza( c'è necessita un ulteriore turnista) 3 Oss e 1 fuori turno e in day hospital 5 infermieri, 2 in accettazione e 3 Oss, coordinati
dalla caposala Lorena Ceccomancini. Lo staff medico è composto dai dirigenti: Cristina Amatetti, Pia Di Stefano, Antonella Fragassi, Dimitri
Luisi, Francesco Malorgio, Donato Natale, Giuliano Pandoli, Lucio Roberto, Maurizio Vizioli, Annamaria Di Silvestre, psicooncologa e due borsiste oncologhe ,
Marta Caporale ed Elisabetta Di Liso e una borsista psicooncologa Rosa Lo Sterzo.
Dottor Garufi, perchè è importante la creazione di un centro tumori?
Intanto perchè in Abruzzo non c'è e molti pazienti fino a poco tempo fa si rivolgevano ai centri del Nord, primo fra tutti Milano. L'ospedale di Pescara è
qualificato, per l'alto numero di accessi quotidiani e con la presenza di tutte le chirurgie, a ospitare una struttura simile. E poi,
migliorerebbe la qualità dell'assistenza oncologica, potenzierebbe la raccolta dati sui tumori, diventerebbe centro di ricerca medica, volano per posti di
lavoro,
conoscenza, esperienza e rilancio dell'economia. Invece in Abruzzo esistono 15 strutture oncologiche (Pescara, Chieti, Lanciano, Vasto, Ortona, l'Aquila,
Avezzano, Sulmona) per una popolazione di 1 milione e 300 mila abitanti, potrebbero esssere ridotte ai capoluoghi di provincia 4 dislocate nelle province.
Altro suo obiettivo è il potenziamento del percorso delle cure palliative a domicilio
C'è, funziona, ma bisogna fare di più anche da un punto di vista di ampliamento degli spazi dell'hospice, progetto al quale sta lavorando il manager Armando
Mancini, per migliorare l'assistenza h 24 e festivi. Dal pronto soccorso abbiamo molti ricoveri di malati terminali e da 10 a 15 decessi al mese. Le cure
palliative sono il presupposto per dare la possibilità al paziente di transitare direttamente nell'hospice senza passare per il reparto. Ma anche di stare
nella propria abitazione, negli ultimi giorni di vita. Un appello a tutti i pazienti è quello di non rivolgersi sempre al pronto soccorso, ma in caso di
necessità recarsi direttamente al day hospital aperto dal lunedi al venerdi dalle 8 alle 19. Oltre quell'orario si può andare in reparto.
Cosa risponde a chi contesta turni massacranti e chiede l'aumento del personale?
Abbiamo due infermieri per ogni turno, ne servirebbero almeno tre. Ma il paradosso è che abbiamo 10 unità mediche per tutta la Asl mentre nell'ass di Chieti
hanno 18 medici ma non dispongono di posti letto. Cosa può fare la Regione?
L'oncologia per le istituzioni regionali deve diventare una delle priorità di intervento con una programmazione adeguata e a lungo termine.
Quale eredità ha lasciato l'ex primario Marco Lombardo?
Tra gli altri meriti, a Lombardo si deve una visione interdisciplinare delle attività oncologiche in collaborazione con le chirurgie e l'immissione in
reparto della figura della psicologa oncologica.
www.ilcentro.it
sabato 19 agosto 2017

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