sabato 5 agosto 2017

L'INVASIONE NOTTURNA DEI PARCHEGGIATORI ABUSIVI NELL'AREA DI RISULTA A PESCARA

Di notte e nei fine settimana:  i parcheggiatori abusivi delle aree di risulta, prevalentemente nordafricani, hanno  cambiato strategia nell'operazione 
quotidiana di accattonaggio. Si materializzano di notte perchè meno visibili oppure nei fine settimana quando il flusso degli automobilisti e dei turisti aumenta."Durante la  notte bianca dell'Adriatico non hanno dato tregua ai passanti", raccontano i cittadini.  Si nascondono tra le auto in sosta, parcheggiate nelle vicinanze della stazione ferroviaria e del terminal bus,  probabilmente anche  per sfuggire all'occhio vigile delle forze dell'ordine. Poi riemergono appena avvistano un automobilista che apre la portiera e , il più delle volte, tentano di infilarsi  dentro la macchina per chiedere soldi, spaventando le persone. I parcheggiatori abusivi sono quasi spariti di giorno,   sulle aree di risulta e in altre zone della città,  perchè sono aumentati i pattugliamenti di polizia, carabinieri e guardia di finanza.  Preferiscono agire con il favore delle tenebre, che li rende meno 
riconoscibili. Ed entrano in azione, dopo le  ore venti,  quando finiscono il turno gli ausiliari della sosta di Pescara parcheggi, la società che si occupa 
della gestione di 3800  posti auto sul territorio comunale.  I quali spesso si sentono chiedere dai cittadini: ma quante volte dobbiamo pagare? Dal lunedi 
al sabato dalle 8 alle 21  la sosta si paga 2,50 nella zona del bingo e terminal bus; nell'area di risulta zona stazione, invece, si paga   1 euro per un'ora; 
2,50 intera giornata; 2 euro per due ore, l'apparecchio non dà resto.  C'è un limite di tolleranza di alcuni minuti,  per chi supera il tempo di scadenza del 
ticket. Ma per coloro che superano la mezz'ora, sono previste  multe di 25 euro; 17,50 chi paga entro 5 giorni.  Quando le pattuglie  delle forze dell'ordine si avvicinano,  gli abusivi, soprattutto adulti ( in tempi recenti si vedevano anche baby accattoni)  sciamano velocemente verso altre direzioni.  Sono per lo più pakistani, afgani, magrebini,  tossicodipendenti italiani. Si appostano in diverse location: dalla zona del bingo fino alla stazione e il terminal bus, la golena, la zona portuale della Madonnina e, ultimamente, con l'arrivo dei turisti,  hanno preso di mira anche l'area sosta adiacente le piscine Le Naiadi, sul litorale  tra Pescara e Montesilvano.  Placcano gli automobilisti  indicando  loro il primo parcheggio libero e poi passano all'incasso. Prendono gli spiccioli, talvolta anche con la promessa di dare un'occhiata all'auto. E c'è chi casca, o fa finta, per non avere problemi.  Non sono rari, infatti gli episodi di ritorsione nei confronti di chi non svuole sganciare l'obolo e si ritrova con i vetri spaccati,  la vernice rigata, gli pneumatici a terra.  Un altro stratagemma che funziona è quello di chiedere all'automobilista che sta andando via, la cessione del ticket del pagamento regolare del pedaggio.  Per poi rivendersi il tagliando, ancora valido. E' accaduto più volte in piazza Emilio Alessandrini, a  Portanuova.   La sera, dopo le 21, le aree di risulta e dintorni,  nella zona centrale della città, diventano terra di nessuno. Chi smette di lavorare a quell'ora e va a riprendere l'auto in sosta lasciata la mattina, deve pregare di farcela a infilarsi in macchina prima di essere molestato. "Sono ubriachi, diventano sempre più aggressivi, la settimana scorsa si sono presi a bottigliate" racconta chi li ha visti in azione.  Tra le 20 e le 21 quando gli operatori di Pescara parcheggi stoppano i turni ed  entrano in funzione solo i parcometri (quelli nuovi con i quali il parcheggio si paga, tutti i giorni tranne la domenica,  anche attraverso una app sul telefonino), gli abusivi tentano di guadagnare la monetina che tecnicamente dovrebbe finire nelle macchinette. Ma chi parcheggia di notte preferisce pagare l'obolo allo sconosciuto.  Nelle vicinanze dei parcometri (che vengono svuotati due volte al giorno dalla società incaricata) non ci sono telecamere come accade nelle regioni del nord. 
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sabato 5 agosto 2017
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