mercoledì 28 giugno 2017

VACANZIERI BEFFATI: COME SI OTTENGONO RIMBORSI E RISARCIMENTI DANNI

Residenze e campeggi affittati senza acqua corrente. Cinque ore di attesa in aeroporto, per un volo Tenerife-Pisa, sono costate ad una compagnia aerea
irlandese un lauto risarcimento a favore di una coppia pescarese. Un altro caso riguarda una ragazza pescarese che ha prenotato online una stanza in
un villaggio pugliese ma quando è arrivata a destinazione ha trovato ben altri servizi rispetto a quelli "superior" pubblicizzati sul sito internet della
struttura turistica. Poi ci sono i tanti disservizi che si ritrovano a fronteggiare i viaggiatori dei mezzi di trasporto su gomma, con gli autisti che macinano
chilometri senza mai staccare l'orecchio dal telefonino, anche se con auricolare, o senza consentire una sosta di ristoro. E quando le soste vengono
concesse per rifocillarsi o o usare la toilette, i passeggeri hanno i minuti contati: non più di venti. Chi ritarda rischia di rimanere bloccato in autogrill perchè, secondo le associazioni di consumatori, gli autisti dei bus non sono tenuti alla conta delle presenze. Sono tanti i turisti beffati in vacanza che quando tornano a casa si rivolgono alle associazioni di consumatori o alle agenzie di viaggio, che fanno da tramite con le aziende turistiche e di trasporti inadempienti, per ottenere risarcimenti danni o i rimborsi delle spese sostenute per affrontare le situazioni di emergenza. Guido Carinci, titolare della omonima agenzia di viaggi di piazza della Repubblica, riferisce di un risarcimento ottenuto da una coppia pescarese che aveva prenotato un volo low cost di una compagnia irlandese:"La coppia si è rivolta a noi dopo essere rimasta cinque ore bloccata in aeroporto prima di salire sul volo Tenerife-Pisa. La nostra agenzia ha inoltrato alla compagnia aerea richiesta di danno, che è stato accettato ed erogato in lauta misura, nel giro di un paio di settimane. Non accade sempre, le nostre compagnie di bandiera hanno tempi di erogazione più lunghi. Nessun rimborso, invece, è stato chiesto da una giovane pescarese che si è rivolta alla nostra agenzia dopo essere stata beffata da una prenotazione online di una stanza in un villaggio turistico in Puglia. Il sito pubblicizzava una camera di classe "superior", ma a destinazione ha trovato una stanza priva di ogni comfort". Senza voler demonizzare internet, Carinci precisa che il contatto diretto con i tour operator e le agenzie "garantiscono maggiore sicurezza". Inoltre "le agenzie di viaggi, in caso di fallimento, possono risarcire l'utenza attraverso i fondi di garanzia, autorizzati dalla legge ed erogati dalle assicurazioni, a sostegno dei consumatori". Franco Venni, presidente di Arco Consumatori fornisce un lungo elenco di disservizi a danno dell'utenza da parte delle aziende di trasporti su gomma. "Io stesso- racconta Venni- sono rimasto per 250 km bloccato dentro un bus low cost in Val di Chiana senza possibilità di una fermata rigenerante, con l'autista che non ha mollato il telefono per tutto il percorso, ciaccolando di cose private e di scioperi e guidando con una mano sola. Per legge le aziende di autotrasporto su gomma devono dotarsi della Carta dei Servizi e della Carta di Qualità che li impegnano, e questa è la ragione per cui sono ancora restie, a garantire agli utenti puntualità, pulizia dei mezzi, eventuali ritardi, attrezzature funzionanti,messaggi alla partenza che informano i viaggiatori dell'orario di arrivo a destinazione, eventuali soste, meteo previsto". Invece, secondo il presidente di Arco, spesso i viaggiatori fanno i conti con " bagni
inaccessibili, reti wifi pubblicizzate ma inesistenti così come i servizi televisivi, prese per le ricariche dei telefonini che si raggiungono solo se sei un
contorsionista, assoluta assenza di controllo bagagli, necessari in tempi di attacchi terroristici, sedili sporchi e senza poggia testa laterali". Quanto devono durare le soste in autostrada? "Almeno venti minuti per consentire ai passeggeri di scendere dai mezzi, recarsi in toilette e comprare un panino. Gli autisti non hanno l'obbligo di fare la conta dei passeggeri mancanti, quando lo fanno è solo per cortesia. Durante la sosta i bus devono rimanere chiusi o con la vigilanza dei bagagli lasciati sui sedili. Poi- prosegue Venni- siamo ancora davanti a situazioni che gridano vendetta come le strisce pedonali che stanno davanti alle fermate degli autobus e non dietro e i numeri degli autobus dovrebbero essere visibili anche lateralmente e non solo davanti e dietro il mezzo". Come si ottengono i risarcimenti?"Rivolgendosi alle associazioni dei consumatori che avviano le
trattative, variabili, con le aziende di trasporti. Le trattative private possono consentire l'erogazione entro pochi giorni, tempi più lunghi con i garanti dei contribuenti". Infine, il presidente di Codici, Giovanni D'Andrea, segnala le lamentele di famiglie che si sono trovate senza acqua corrente in aree camping residenze di Montesilvano.
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