I passeggeri "stretti come sardine" e  non solo negli orari di punta. Perchè ci sono corse, come ad esempio la linea   38 che da Cappelle sul Tavo arriva 
fino all'aeroporto di Pescara passando per Montesilvano, perennemente affollate.  Gli utenti,  spesso ammassati uno sull'altro, costretti anche  a 
respirare gli odori del vicino,   boccheggiano per il caldo con i "finestrini sigillati e l'aria condizionata che funziona a fasi alterne". E che dire della guida 
degli autisti? Sempre attaccati con "l'orecchio al cellulare e  con l'occhio sul tablet",  fanno  "brusche frenate" e "corrono come piloti di Formula Uno". E' 
un trasporto da terzo mondo quello delineato dai cittadini che ogni giorno si spostano col bus da un capo all'altro della città e fuori dalle linee urbane per 
svago, ma soprattutto per lavoro e studio. E che a notte fonda,   quando finiscono il turno di lavoro, non possono contare sul mezzo pubblico (spesso 
sono costretti a chiamare i taxi)  per rientrare  a casa perchè intorno alla  mezzanotte le corse finiscono e gli autobus fanno capolinea o rientrano nei 
garage dell'azienda del trasporto pubblico metropolitano. I lavoratori e i ragazzi del Collettivo Studentesco Regionale, in rappresentanza delle migliaia di  
studenti pendolari della regione, uniscono le forze e lanciano un appello alle istituzioni: bus che viaggiano anche di notte  e miglioramento del trasporto 
giornaliero carente di comfort e servizi a fronte del costo del biglietto che aumenta periodicamente. Attualmente 1 euro e 20 centesimi se il biglietto si acquista a terra, 1,50 se si oblitera a bordo. Paradossalmente la linea attivata in notturna nei giorni scorsi (la convenzione per il bus navetta notturno firmata tra Tua, Trasporto Unico Abruzzese e i Comuni di Pescara e Francavilla con il supporto di Arci, Endas e Babilonia) e dedicata anche alla movida con servizi di animazione a bordo, ha fatto scattare la rabbia dei pendolari e dei lavoratori. "Per la movida corse notturne e per tutti coloro, albergatori, baristi, personale dell'ospedale, tanto per citarne alcuni,  che finiscono di lavorare a notte fonda, no?- lamenta  Italo Testa, 54 anni, cuoco pescarese 
tornato  a vivere a Montesilvano  due mesi fa , dopo una parentesi di 10 anni a Salvador de Bahia, in Brasile-  Pescara, la città più importante d'Abruzzo, che si vanta di essere tecnologica e all'avanguardia,sul trasporto urbano sta all'anno zero. Io esco la sera dai ristoranti e alberghi dove lavoro e, non avendo un mezzo per spostarmi,  sono costretto a chiamare un taxi per tornare a casa oppure vado a piedi. Un giorno sono arrivato a Pescara da Sulmona, via treno,  verso le 23 e ho aspettato un autobus per un'ora e mezza prima di capire che non sarebbe passato perchè intorno alla mezzanotte  sono già fermi". Il cuoco afferma di viaggiare quotidianamente su tante linee :"2,  2/, 5, 10 le prendo un pò tutte e quello che vedo è allucinante: gli autisti attaccati ai cellulari e i tablet, le frenate improvvise che ti fanno scivolare dal sedile, i controllori  che si accaniscono e si rivolgono brutalmente agli stranieri e famiglie di stranieri con i bimbi al seguito. E poi si scoppia di caldo, attaccati uno all'altro. I finestrini sono sigillati, l'aria condizionata non funziona nella maggioranza dei casi. Hanno messo le centraline con display per le corse, ma sono troppo tecnologiche e spesso non funzionano. La gente ormai non reclama nemmeno più perchè è rassegnata. E non ci vengano a raccontare  che i soldi per attivare le linee notturne non ci sono e che non ci sono neppure gli utenti, perchè sono favole e hanno il coragio di promuovere le notti bianche senza un servizio di trasporto notturno adeguato?". E ancora: "Come fanno ad abbattere l'inquinamento se costringono la gente ad andare in macchina perchè i mezzi pubblici non funzionano, non sono collegati con gli altri paesi dell'hinterland  e gli orari dei collegamenti non sono  legati alla vita lavorativa delle persone? ". Conclude Testa:"Ho provato a chiedere lumi agli autisti , ma mi hanno risposto che i turni di notte sono pericolosi a causa della criminalità". 
LA REPLICA DI TUA. 
Le corse notturne? Dopo  quelle  della linea 21, attivate il 7 luglio scorso,  sulla  tratta Francavilla - Pescara  e che sta  " riscuotendo  molto successo con numerosi viaggiatori",  il prossimo anno il  servizio potrebbe essere  esteso, qualora ve ne fossero le condizioni,  a Montesilvano e Cappelle sul Tavo.   Su Pescara- Pescara, il  servizio prevede partenze ogni 35 minuti sia dal capolinea di Francavilla foro che da Zanni con corsa aggiuntiva alle 4 per consentire il rientro.  E' la replica di Tua, Trasporto Unico Abruzzese, all'appello lanciato ieri da  cittadini e studenti che chiedono all'azienda di trasporti  l'avvio di un "cambio di mentalità" con l'introduzione delle linee notturne e con la riqualificazione e il miglioramento dei servizi dei turni diurni. La miccia è stata accesa da un  cuoco pescarese che a fine turno, a notte fonda, non trova mai un mezzo pubblico per tornare a casa a Montesilvano. Come lui tantissimi altri cittadini che dopo la mezzanotte restano a piedi perchè i bus tornano negli hangar.  E dal Collettivo Studentesco e l'associazione So.ha, in rappresentanza degli studenti abruzzesi, che hanno chiesto l'ennesimo incontro, previsto per il prossimo 19 luglio,  con i vertici di Tua e con gli aministratori del Comune di Pescara per rifare il punto della situazione a seguito della proposta di implementare altre 4 corse, ogni ora, lungo l'asse Pescara-area metropolitana. Per il momento, un progetto non fattibile, secondo l'azienda di trasporti: "tante le variabili da valutare" a cominciare dai costi vivi  e dalla verifica di una eventuale utenza a copertura dei costi. Punto per punto, Tua replica alle istanze di cittadini e popolazione studentesca. Sulle linee sovraffollate (un esempio,  il 38, tratta Cappelle sul Tavo- Pescara) l'azienda  precisa "di essere già intervenuti per adeguare l'offerta alle mutate esigenze della domanda". Pertanto "il lamentato sovraccarico, riscontrato anche dalla nostra rete di monitoraggio, ci ha portato al potenziamento del servizio con l'introduzione di una corsa bis in partenza alle ore 6.50 da Cappelle sul Tavo".  Sugli autisti  che guidano i mezzi come "piloti di Formula uno, che spingono l'acceleratore e ti fanno scivolare dai sedili",  Tua sostiene che " alla velocità commerciale nella zona urbana di Pescara, auspicheremmo anche noi che fosse ben superiore ai 16 km orari che si registrano attualmente a causa soprattutto della promiscuità con il traffico privato e a quello che ne deriva comprese le brusche frenate legate alle non insolite e improvvise interferenze, per le quali, allo scopo di evitare rischi di cadute è fatto obbligo ai passeggeri di far uso degli appositi sostegni". E se gli autisti parlano al cellulare e guardano i tablet invece di 
tenere gli occhi sulla strada? Tua replica  sostenendo che i controlli della società vengono effettuati e chiede aiuto agli utenti:"Riguardo ai 
comportamenti del personale di guida non in linea con il codice della strada, fermi restano i controlli che la società effettua con apposito personale 
ispettivo, ci preme  evidenziare che qualsiasi segnalazione, se ben circostanziata, ci è particolarmente gradita in quanto ci aiuta ad attuare le necessarie 
correzioni". A latere, l'azienda spiega che gli autisti sono muniti di cellulari e tablet di servizio per le consultazioni online, attraverso il sistema intranet, 
su eventuali informazioni richieste dagli utenti in tempo reale. Sul territorio pescarese circolano 200 bus, 900 in tutta la regione. Tua dispone di un 
organico,  tra amministrativi, autisti, manutentori, verificatori (ex controllori), capi deposito e mobility manager di 1600 unità. Trentotto i milioni di km percorsi su gomma (lo Stato assicura 3 euro a km) anche in territorio extraregionale: Roma, Napoli e Salerno ;  1,200 quelli  percorsi su rotaia  con il vettore Sangritana  nelle tratte Lanciano-San Vito e sulla direttrice Termoli, San Benedetto del Tronto, Giulianova-Teramo. 
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mercoledi 19 luglio  2017
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