Finiti i bagordi del Capodanno, (9 percento al ristorante e 64 percento a casa) restano giusto gli spiccioli per tuffarsi negli acquisti a saldo. Gli sconti iniziano il 2 gennaio 2015 in Basilicata e Campania e il 3 gennaio in tutte le altre regioni italiane. Ogni famiglia italiana spenderà 336 euro in occasione dei saldi invernali, per un valore complessivo di 5,3 miliardi di euro. E' la stima diffusa dall'Ufficio Studi di Confcommercio. Almeno un italiano su due approfittera' degli sconti di inizio anno. E' però in calo del 7,3% rispetto al 2014 la propensione dei consumatori ad acquistare in saldo, con una flessione che raggiunge quasi il 20% dal
2010. Intanto non sono previsti aumenti per luce e gas. Nessun
aumento delle accise sui carburanti a gennaio. Lo fanno sapere fonti del Tesoro, secondo cui gli aumenti delle accise sui carburanti previsti dal 1 gennaio 2015 dalla clausola di salvaguardia inserita nel decreto Imu nel novembre 2013, non scatteranno in quanto la clausola di salvaguardia che prevedeva l'aumento e' stata disattivata. Le stesse fonti aggiungono che il congelamento degli aumenti e' contenuto nel decreto milleproroghe che sta per essere pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale. Rincarano le tariffe autostradali, 1,32 percento. Tornando alla notte di San Silvestro, in Nuova Zelanda il 2015 e' gia' arrivato. Per tutti gli altri, addio all'anno che se ne va e benvenuto a quello che verra'.
mercoledi 31 dicembre 2014
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mercoledì 31 dicembre 2014
lunedì 29 dicembre 2014
COME CONCIARSI A CAPODANNO? TUTTI GLI ERRORI DA EVITARE
La notte di San Silvestro e' la piu' scintillante dell'anno. Lustrini,
paillettes, glitter. Tutto fa Capodanno. Ma spesso si scivola nel pacchiano, perche' si esagera. Allora come essere trendy ma con eleganza? Gli esperti non consigliano il trucco troppo pesante per chi non lo porta abitualmente, soprattutto se caricato con gli ombretti e i lucidalabbra glitterati. No ai calzini bianchi, ma vale per tutto l'anno. No ai gioielli eccessivamente vistosi. Le madonne non sono eleganti. Si alle paillettes ma con parsimonia. Tra le indicazioni degli esperti del mondo fashion per ottenere un party dress perfetto ci sono il look anni ‘60 (65%), il tradizionale rosso (62%) e i collant fantasiosi (55%). Per lui invece non possono mancare lo smoking (66%), le “spectator” (59%) e il papillon (50%). I colori da indossare? Il tradizionale rosso, l'oro e l'argento e anche il bronzo, il bianco, il verde bosco e smeraldo. E ovviamente il nero, sempre chic e di tendenza. Col nero, magari con un tubino nero, non si sbaglia mai. Attenti alle fantasie multicolor, soprattutto se accompagnate da troppi gioielli e troppo trucco. Si rischia l'effetto pagliaccio.
Per quanto riguarda le fantasie, il tartan è quella tipica delle festività,
insieme ai famosi maglioni con le renne, sbarazzini e simpatici per le
occasioni casual. Per il party di fine 2014 invece sono consigliati il glitter e le paillettes, da abbinare a un completino intimo rosso sinonimo di fortuna. Da mantenere la tradizione nell’indossare indumenti di colore rosso (62%) e i collant fantasiosi (55%), un tocco di sensualità da esibire durante i giorni di vacanza. Nell’ambito del maquillage sono espressamente raccomandate la
leggerezza nell’uso dell’ombretto se si vuole focalizzare l’attenzione
sulle labbra, mentre se si desidera uno sguardo magnetico bisogna
lasciare le labbra al naturale. Quest’anno la tendenza dà libero sfogo ai colori tradizionali, alle paillettes, al glitter e all’intimo abbinato, categoricamente rosso. Occhio anche alle proporzioni, errore molto comune soprattutto tra le più giovani: ad una minigonna per esempio non è possibile abbinare una maglietta o una camicia dalla scollatura profonda, ci vuole senso della misura. Assolutamente out anche i pinocchietti, che tagliano inevitabilmente il polpaccio e danno poco equilibrio alla figura, donando inoltre un effetto “acqua alta” assolutamente sconsigliato. Stesso identico discorso per le gonne lunghe, che appesantiscono la silhouette rendendola meno slanciata e aggraziata. Banditi infine i maglioni lunghi e i vestiti a boule, spesso indossati per nascondere malamente la linea non perfetta che però sfortunatamente conferiscono una figura ancora più goffa e sformata.
lunedi 29 dicembre 2014
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paillettes, glitter. Tutto fa Capodanno. Ma spesso si scivola nel pacchiano, perche' si esagera. Allora come essere trendy ma con eleganza? Gli esperti non consigliano il trucco troppo pesante per chi non lo porta abitualmente, soprattutto se caricato con gli ombretti e i lucidalabbra glitterati. No ai calzini bianchi, ma vale per tutto l'anno. No ai gioielli eccessivamente vistosi. Le madonne non sono eleganti. Si alle paillettes ma con parsimonia. Tra le indicazioni degli esperti del mondo fashion per ottenere un party dress perfetto ci sono il look anni ‘60 (65%), il tradizionale rosso (62%) e i collant fantasiosi (55%). Per lui invece non possono mancare lo smoking (66%), le “spectator” (59%) e il papillon (50%). I colori da indossare? Il tradizionale rosso, l'oro e l'argento e anche il bronzo, il bianco, il verde bosco e smeraldo. E ovviamente il nero, sempre chic e di tendenza. Col nero, magari con un tubino nero, non si sbaglia mai. Attenti alle fantasie multicolor, soprattutto se accompagnate da troppi gioielli e troppo trucco. Si rischia l'effetto pagliaccio.
Per quanto riguarda le fantasie, il tartan è quella tipica delle festività,
insieme ai famosi maglioni con le renne, sbarazzini e simpatici per le
occasioni casual. Per il party di fine 2014 invece sono consigliati il glitter e le paillettes, da abbinare a un completino intimo rosso sinonimo di fortuna. Da mantenere la tradizione nell’indossare indumenti di colore rosso (62%) e i collant fantasiosi (55%), un tocco di sensualità da esibire durante i giorni di vacanza. Nell’ambito del maquillage sono espressamente raccomandate la
leggerezza nell’uso dell’ombretto se si vuole focalizzare l’attenzione
sulle labbra, mentre se si desidera uno sguardo magnetico bisogna
lasciare le labbra al naturale. Quest’anno la tendenza dà libero sfogo ai colori tradizionali, alle paillettes, al glitter e all’intimo abbinato, categoricamente rosso. Occhio anche alle proporzioni, errore molto comune soprattutto tra le più giovani: ad una minigonna per esempio non è possibile abbinare una maglietta o una camicia dalla scollatura profonda, ci vuole senso della misura. Assolutamente out anche i pinocchietti, che tagliano inevitabilmente il polpaccio e danno poco equilibrio alla figura, donando inoltre un effetto “acqua alta” assolutamente sconsigliato. Stesso identico discorso per le gonne lunghe, che appesantiscono la silhouette rendendola meno slanciata e aggraziata. Banditi infine i maglioni lunghi e i vestiti a boule, spesso indossati per nascondere malamente la linea non perfetta che però sfortunatamente conferiscono una figura ancora più goffa e sformata.
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ANCHE GLI ITALIANI SCELGONO DI FARSI IBERNARE DOPO LA MORTE: COSTA TRA I 28 MILA E I 150 MILA EURO
Farsi ibernare, appena il cuore smette di battere, per poi rimanere nell'oblio fino a quando la scienza, in un lontano futuro, potra' dare speranze di resurrezione. Non e' piu' fantascienza o fantasia. L'ibernazione e' realta'. E tra coloro che hanno fatto questa scelta, ci sono anche italiani. Sono gia' tre le societa' nel mondo che praticano questo tipo di attivita': oltre a quelle negli Usa, la Alcor ed il Cryonic Institute, ne è nata anche una in Russia, la Cryorus, ed in Europa l'Inghilterra e la Germania sono tra i Paesi con il maggiore seguito di crionicisti. Farsi immergere in azoto liquido a meno 196 gradi costa dai 28 mila ai 150 mila euro. Nessuna garanzia di eternita' se, putacaso, le societa' andassero in fallimento. Ma all'eternita' e alla speranza di resurrezione nessuno vuole rinunciare a credere. Un imprenditore italiano di 75 anni, deceduto due anni fa, e' stato il primo a farsi ibernare. Anche un suo amico ha gia' firmato le carte per tentare di sopravvivere in eterno. E il fenomeno e' in espansione in tutto il mondo.
lunedi 29 dicembre 2014
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domenica 28 dicembre 2014
USA: DOPO OLTRE 30 ANNI GAY E BISESSUALI POTRANNO TORNARE A DONARE IL SANGUE
Dopo 31 anni cade negli Stati Uniti il divieto di donare il sangue per
bisessuali e gay. La FDA, Food and drug administration, dopo aver
attentamente esaminato e considerato i moderni test per l'Hiv e le prove scientifiche prima di acconsentire ad un cambiamento, ha deciso di mettere fine a una politica lanciata in pieno allarme Aids. Restano comunque delle restrizioni, in particolare per gli omosessuali e bisex che hanno avuto rapporti sessuali con partner dello stesso sesso nell'anno precedente alla donazione. Il bando per omosessuali e bisex era a vita ed era imposto, sotto la spinta dell'allarme Aids degli anni 80, per proteggere le scorte di sangue in un periodo in cui si sapeva poco del male. La Williams Institute dell'Università della California ha stimato che il cambiamento potrebbe consentire un aumento delle riserve di sangue degli Stati Uniti tra il 2 e il 4 per cento. La Fda ha però lasciato delle restrizioni: per donare bisognerà non avere avuto rapporti sessuali da almeno un anno. Questo periodo di differimento è stato lasciato perché c'è un periodo di alcuni mesi chiamato finestra dopo l'infezione in cui il virus dell'hiv, pur presente nel sangue, può non essere rilevato dai test. Questo periodo finestra è al di sotto dei 12 mesi. Secondo il comitato consultivo per la sicurezza del sangue, tessuti e organi (SaBTO) il priodo di incubazione dell'HIV varia dai 9 ai 15 giorni, a seconda del tipo di test.
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sabato 27 dicembre 2014
LA GRAN BRETAGNA INCLUDE NEL PIL CRIMINALITA' E PROSTITUZIONE ED E' BOOM ECONOMICO
Quando si dice saper fare business e fare crescere l'economia di un Paese. E cche' ce vo'? recitava una celebre reclame. Ci vuole il conteggio del Pil, prodotto interno lordo, sulla base di attivita' illegali come la criminalita' organizzata e la prostituzione. E' quanto e' avvenuto in Gran Bretagna, che ha superato la Francia e sale al quinto posto delle economie mondiali. Il sorpasso, reso possibile da una ripresa più rapida del previsto, è stato favorito dalla decisione a livello europeo di includere nel calcolo del Pil dei vari Paesi anche le attività illegali come droga e prostituzione.
Grazie al valore del mercato del sesso, il Regno Unito ha potuto aggiungere circa 5,7 miliardi di sterline alla propria economia nel 2013, mentre il giro d'affari legato alla droga è stato calcolato in 6,62 miliardi di sterline. Il nuovo pil britannico raggiunge così 2,828 trilioni di dollari contro i 2,827 trilioni della Francia.
Solo Parigi si e' astenuta. Parigi, sottolinea il Telegraph nel riportare la notizia, ha rifiutato di adeguarsi ai nuovi standard contabili della Ue, sostenendo che prostituzione e droga non possono essere considerate "attività commerciali volontarie" ed essere incluse nel calcolo del Pil.
sabato 27 dicembre 2014
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Grazie al valore del mercato del sesso, il Regno Unito ha potuto aggiungere circa 5,7 miliardi di sterline alla propria economia nel 2013, mentre il giro d'affari legato alla droga è stato calcolato in 6,62 miliardi di sterline. Il nuovo pil britannico raggiunge così 2,828 trilioni di dollari contro i 2,827 trilioni della Francia.
Solo Parigi si e' astenuta. Parigi, sottolinea il Telegraph nel riportare la notizia, ha rifiutato di adeguarsi ai nuovi standard contabili della Ue, sostenendo che prostituzione e droga non possono essere considerate "attività commerciali volontarie" ed essere incluse nel calcolo del Pil.
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COZZE, OSTRICHE, MOLLUSCHI A RISCHIO A CAUSA DELL'AUMENTATA ACIDITA' DEGLI OCEAN
Cozze, ostriche, molluschi sempre piu' a rischio a causa dell'aumentata acidita' degli oceani. Uno studio condotto dall'Università di Glasgow sostiene che i gusci dei frutti di mare più popolari stanno diventando fragili a causa dell'aumentata acidità degli oceani.Il che lascerebbe le cozze più vulnerabili ai predatori ed alle correnti oceaniche.I ricercatori ritengono che lo stesso problema potrebbe minacciare anche le ostriche e altri molluschi.Gli oceani stanno diventando più acidi, a detta degli esperti, perché assorbono l'anidride carbonica atmosferica che contribuisce al cambiamento climatico.L’aumento dell’acidità riduce il numero di ioni di bicarbonato nel mare, che sono vitali per la creazione dei gusci dei molluschi bivalve.I gusci sono costituiti da carbonato di calcio e da materiale organico, prodotto da un processo noto come biomineralizzazione. L'esterno poi è composto di calcite e lo strato interno è costituito da aragonite.I ricercatori dell'università scuola di geografica e scienze della terra hanno effettuato lo studio sulle comuni cozze blu simulando quattro livelli di acidità in proiezione anche per il futuro di ciò che potrebbe accadere in mare nei prossimi decenni.Il capo dell’equipe di studiosi dottoressa Susan Fitzer ha detto: 'Abbiamo trovato che i livelli aumentati di acidificazione nel loro habitat hanno un impatto negativo sulla capacità delle cozze di creare i loro gusci'.
sabato 27 dicembre 2014
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venerdì 26 dicembre 2014
DIABETE: LE ULCERE SI POSSONO CURARE CON UN CEROTTO
Le ulcere diabetiche si possono curare con un cerotto che rilascia un farmaco in grado di migliorarne la guarigione.Le ulcere sono piaghe o ferite aperte che colpiscono all'incirca il 15 per cento dei pazienti con diabete di tipo 2, cioe' non insulino dipendente.
Lo hanno messo a punto i ricercatori della Stanford University School of Medicine e reso noto in uno studio pubblicato sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences. Secondo i ricercatori, le ulcere si formano a causa della ridotta capacita' del tessuto di formare nuovi vasi essenziali per la guarigione delle ferite: alti livelli di zucchero nel sangue compromettono la capacita' del corpo di far crescere nuovi vasi sanguigni.
Nello stesso studio i ricercatori hanno rilevato un potenziale trattamento: la deferoxamina, o DFO, un farmaco gia' approvato dalla Food and Drug Administration per il trattamento dell'emocromatosi, una condizione in cui il corpo accumula troppo ferro. DFO sembra in grado di aiutare i pazienti diabetici a stimolare l'espressione di una proteina responsabile della crescita dei vasi sanguigni. Il problema era quello di capire come somministrare DFO sui pazienti che soffrono di ulcere diabetiche e che richiedono un trattamento prolungato e potenzialmente tossico. Cosi' i ricercatori hanno pensato a un'alternativa, un cerotto applicato direttamente sulla pelle. Svilupparne uno in grado di rilasciare il farmaco non e' stato semplice ma dopo quasi 4 anni di tentativi ci sono riusciti. "I topi tollerano bene" il nuovo cerotto", hanno spiegato gli studiosi. "Speriamo di avviare gli studi clinici a breve", hanno concluso.(fonte:agi)
venerdi 26 dicembre 2014
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Lo hanno messo a punto i ricercatori della Stanford University School of Medicine e reso noto in uno studio pubblicato sulla rivista Proceedings of the National Academy of Sciences. Secondo i ricercatori, le ulcere si formano a causa della ridotta capacita' del tessuto di formare nuovi vasi essenziali per la guarigione delle ferite: alti livelli di zucchero nel sangue compromettono la capacita' del corpo di far crescere nuovi vasi sanguigni.
Nello stesso studio i ricercatori hanno rilevato un potenziale trattamento: la deferoxamina, o DFO, un farmaco gia' approvato dalla Food and Drug Administration per il trattamento dell'emocromatosi, una condizione in cui il corpo accumula troppo ferro. DFO sembra in grado di aiutare i pazienti diabetici a stimolare l'espressione di una proteina responsabile della crescita dei vasi sanguigni. Il problema era quello di capire come somministrare DFO sui pazienti che soffrono di ulcere diabetiche e che richiedono un trattamento prolungato e potenzialmente tossico. Cosi' i ricercatori hanno pensato a un'alternativa, un cerotto applicato direttamente sulla pelle. Svilupparne uno in grado di rilasciare il farmaco non e' stato semplice ma dopo quasi 4 anni di tentativi ci sono riusciti. "I topi tollerano bene" il nuovo cerotto", hanno spiegato gli studiosi. "Speriamo di avviare gli studi clinici a breve", hanno concluso.(fonte:agi)
venerdi 26 dicembre 2014
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LA FRANCIA SPERIMENTA LA CONSEGNA DEI PACCHI A DOMICILIO CON I DRONI
La consegna della posta e dei pacchi con i droni. Ci sta provando la Francia. Le poste francesi hanno intenzione di usare i droni per distribuire farmaci e generi di prima necessita' nelle zone isolate o colpite dal maltempo. Per ora, sono solo in fase di test, ma la consegna di pacchi per via aerea potrebbe presto diventare una realtà. In combinazione con l'azienda Atechsys, Geopost una controllata delle Poste nazionali francesi, ha affermato che sono stati superati con successo i test con un prototipo di drone con sei motori. Nel sito del Centro per gli studi e test per i modelli indipendenti" con sede a Pourrières nel Var, è stato sperimentato un
drone che in grado di portare avanti un pacco di quattro kilogrammi e di grandi dimensioni (40 cm x 30 x 20 cm), entro un raggio di ben 20 chilometri. Il primo test che ha inviato la sonda ad una distanza di 1200 metri per una consegna di un pacchetto di 2 kg ha avuto successo.L'idea di un prototipo di sei motori è stata una buona scelta secondo Matin Kasbari Mustafa, capo dell'Atechsys che ha rilevato "a differenza di alcuni concorrenti che utilizzano quattro motori, la nostra opzione di consegna, anche se in caso di guasto di un motore "."Con un drone, sarà possibile consegnare i prodotti farmaceutici molto rapidamente in un ospedale. Si potrà consegnare beni di prima necessità in una zona colpita dal maltempo", dice Mustafa Kasbari. "La Poste" potrebbe anche usare i droni per trasportare i pacchetti ad abitazioni isolate, anche se la legge francese vieta per il momento ai droni commerciali il sorvolo di aree popolate.L'azienda Atechsys ha invitato alla prudenza in quanto il
dispositivo deve ancora essere testato più volte, in particolare per
verificare la resistenza e la forza.
venerdi 26 dicembre 2014
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drone che in grado di portare avanti un pacco di quattro kilogrammi e di grandi dimensioni (40 cm x 30 x 20 cm), entro un raggio di ben 20 chilometri. Il primo test che ha inviato la sonda ad una distanza di 1200 metri per una consegna di un pacchetto di 2 kg ha avuto successo.L'idea di un prototipo di sei motori è stata una buona scelta secondo Matin Kasbari Mustafa, capo dell'Atechsys che ha rilevato "a differenza di alcuni concorrenti che utilizzano quattro motori, la nostra opzione di consegna, anche se in caso di guasto di un motore "."Con un drone, sarà possibile consegnare i prodotti farmaceutici molto rapidamente in un ospedale. Si potrà consegnare beni di prima necessità in una zona colpita dal maltempo", dice Mustafa Kasbari. "La Poste" potrebbe anche usare i droni per trasportare i pacchetti ad abitazioni isolate, anche se la legge francese vieta per il momento ai droni commerciali il sorvolo di aree popolate.L'azienda Atechsys ha invitato alla prudenza in quanto il
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AUCHAN RITIRA DAGLI SCAFFALI D'ITALIA IL SALAME PARMENSE 'STROLGHINO DI CULATELLO'
Auchan ritira dal mercato il salame 'Strolghino di Culatello' prodotto da un salumificio di Lesignano de' Bagni, in provincia di Parma. Il prodotto ritirato appartenente unicamente al lotto 14 4464 faceva parte dell’assortimento Auchan ed è stato ritirato per una non conformità microbiologica. Lo strolghino è un salame di dimensioni ridotte tipico delle province di Parma e Piacenza.È ottenuto dalle rifilature magre del culatello e del fiocco di prosciutto, a loro volta ricavati da suini pesanti italiani. Viste le dimensioni e la composizione magra, questo insaccato ha una stagionatura breve, di solito di 20 giorni. È insaccato nella budellina suina ed è caratterizzato da una macinatura fine della carne. Trattandosi di un problema rilevante, la catena ha avviato anche una campagna di richiamo avvisando i clienti anche in rete. L’azienda ha attivato un numero verde per i consumatori 0521-857640 che possono restituire il prodotto e ottenere il rimborso. Ne da' notizia lo Sportello dei Diritti.
venerdi 26 dicembre 2014
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DOPO LE ABBUFFATE NTALIZIE, LA BILANCIA GRIDA AIUTO: COME SMALTIRE I CHILI DI TROPPO? CAMMINARE, SPACCARE LA LEGNA E FARE SESSO
Pranzi e cene della vigilia, Natale, Santo Stefano. Per non parlare del Capodanno. A fine feste ci si ritrova su giro vita e fianchi, diversi chili in piu'. E dopo abbuffate e trasgressioni alimentari varie, la bilancia chiede il conto. Come smaltire i chili di troppo velocemente e senza troppa fatica? I consigli alimentari sono tanti e tutti efficaci per chi ha volonta' di muoversi. Innanzitutto tra un cenone e un pranzo e l'altro, meglio stare leggeri con frutta e verdura, limitare grassi e zuccheri.Dormire molto, fa bene perche' aiuta a recuperare energie. Sbagliatissimo digiunare, il metabolismo andrebbe in tilt e si ingrassa piu' rapidamente. Camminare a passo svelto puo' far perdere dalle 200 alle 300 calorie. Con la bicicletta si fa meglio: dalle 500 alle 800 calorie a seconda del percorso e della pedalata. Dalle 500 alle 600 calorie si perdono con una nuotata in piscina. Anche imbracciare un'ascia e mettersi a spaccare legna fa perdere calorie: anche fino a 9000(novemila) in una sola ora! Per i piu'
pigri ci sono le scale: venti minuti di salite e discese fanno perdere 75 calorie. Un esercizio che rafforza i muscoli, i glutei, migliora il
metabolismo e la forza cardiovascolare. E poi, secondo gli esperti, fare sport o movimento all'aria aperta e' meglio che stare rinchiusi nelle palestre. E' piu' salutare. Quindi preferire i parchi agli ambienti chiusi e sudaticci delle palestre. Dulcis in fundo, il sesso. Secondo una ricerca dell'Università del Quebec, un rapporto sessuale fa consumare piu' calorie che faticare su un tapis roulant.
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pigri ci sono le scale: venti minuti di salite e discese fanno perdere 75 calorie. Un esercizio che rafforza i muscoli, i glutei, migliora il
metabolismo e la forza cardiovascolare. E poi, secondo gli esperti, fare sport o movimento all'aria aperta e' meglio che stare rinchiusi nelle palestre. E' piu' salutare. Quindi preferire i parchi agli ambienti chiusi e sudaticci delle palestre. Dulcis in fundo, il sesso. Secondo una ricerca dell'Università del Quebec, un rapporto sessuale fa consumare piu' calorie che faticare su un tapis roulant.
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giovedì 25 dicembre 2014
DAL GOVERNO ALTRA STANGATA IN ARRIVO: IL BOLLO PER LE AUTO STORICHE
Quello che doveva essere il governo delle Riforme e della riduzione delle tasse si sta smentendo categoricamente con la ripetuta introduzione di balzelli e tributi che andranno a pesare, e non poco, sulle tasche degli italiani già dissanguati dai livelli di tassazione fra i più alti al mondo. Le conseguenze di queste scellerate misure si stanno già sentendo giacché per esempio, con l’introduzione della tariffa piena del bollo auto per le auto di età compresa tra 20 e 30 anni anche se inserite nelle liste perché non più considerate di interesse storico, alcuni cittadini ci hanno già segnalato che è partito un fuggi fuggi generale verso l’estero, in particolare nei Paesi dell’Est, su tutti la Bulgaria, dei collezionisti in possesso di veicoli che rientrano nei criteri individuati dalla Legge di Stabilità, mentre molti si sarebbero già recati presso le Motorizzazioni Civili di ogni dove in Italia per restituire le targhe.Ha denunciare questo ennesimo scempio è Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” che di seguito riporta un interessante articolo dei tributaristi leccesi Maurizio Villani e Iolanda Pansardi che spiega in maniera puntuale su chi e quanto inciderà la misura in questione.
“Se la Legge di Stabilità è approvata anche alla Camera, dal 2015 si dovrà pagare tariffa piena il bollo per le auto di età compresa tra 20 e 30 anni anche se inserite nelle liste perché non più considerate di interesse storico. Ovvero tutte le auto immatricolate tra il 1985 e 1995, attualmente esentate, non godranno dell’agevolazione e dovranno pagare il bollo. Per quanto riguarda le polizze assicurative, saranno le assicurazioni a valutare cosa fare”.
Questa la brutta notizia per coloro che possiedono una “vecchia auto” in garage, introdotta dalla legge di Stabilità con la modifica all’art. 63 della legge 21 novembre 2000, n. 342.
Finora, infatti, non erano interessati dal superbollo i veicoli costruiti da oltre trent'anni e gli autoveicoli di particolare interesse storico o collezionistico, costruiti tra 20 e 30 anni fa, riconosciuti tali dall’ Asi (Auto-moto club storico italiano) o dalla Fmi (Federazione motociclistica italiana). Tali veicoli, che erano soggetti a un regime di favore, continuavano a pagare la tassa automobilistica qualora circolavano, in base agli importi forfetari stabiliti dalla Regione di residenza dell'intestatario del veicolo.
Giova ricordare, a tal proposito, cosa recita l’art. 63 su citato: <<1. Sono esentati dal pagamento delle tasse automobilistiche i veicoli ed i motoveicoli, esclusi quelli adibiti ad uso professionale, a decorrere dall'anno in cui si compie il trentesimo anno dalla loro costruzione. Salvo prova contraria, i veicoli di cui al primo periodo si considerano costruiti nell'anno di prima immatricolazione in Italia o in altro Stato. A tal fine viene predisposto, per gli autoveicoli dall'Automobilclub Storico Italiano (ASI), per i motoveicoli anche dalla Federazione Motociclistica Italiana (FMI), un apposito elenco indicante i periodi di produzione dei veicoli.
2. L'esenzione di cui al comma 1 è altresì estesa agli autoveicoli e motoveicoli di particolare interesse storico e collezionistico per i quali il termine è ridotto a venti anni. Si considerano veicoli di particolare interesse storico e collezionistico:
a) i veicoli costruiti specificamente per le competizioni;
b) i veicoli costruiti a scopo di ricerca tecnica o estetica, anche in vista di partecipazione ad esposizioni o mostre;
c) i veicoli i quali, pur non appartenendo alle categorie di cui alle lettere a) e b), rivestano un particolare interesse storico o collezionistico in ragione del loro rilievo industriale, sportivo, estetico o di costume.
3. I veicoli indicati al comma 2 sono individuati, con propria determinazione, dall'ASI e, per i motoveicoli, anche dalla FMI. Tale determinazione è aggiornata annualmente.
4. I veicoli di cui ai commi 1 e 2 sono assoggettati, in caso di utilizzazione sulla pubblica strada, ad una tassa di circolazione forfettaria annua di lire 50.000 per gli autoveicoli e di lire 20.000 per i motoveicoli. Per la liquidazione, la riscossione e l'accertamento della predetta tassa, si applicano, in quanto compatibili, le disposizioni che disciplinano la tassa automobilistica, di cui al testo unico delle leggi sulle tasse automobilistiche, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 5 febbraio 1953, n. 39, e successive modificazioni. Per i predetti veicoli l'imposta provinciale di trascrizione è fissata in lire 100.000 per gli autoveicoli ed in lire 50.000 per i motoveicoli.>>.
Orbene, sul punto è utile evidenziare, che l’Attestato di storicità rilasciato dall’Asi non comporta alcun pagamento di iscrizione ad uno dei suoi club affiliati per quanto precisato dall’Agenzia delle Entrate, con la Risoluzione 112/E del 29 novembre 2011, e stabilito dalla Suprema Corte con la sentenza 3837 del 15 febbraio 2013: “La disciplina di legge che qui rileva non impone certo ai cittadini l’iscrizione all’Asi come presupposto per beneficiare dell’esenzione, (…) sicché suonerebbe assolutamente estranea al precetto normativo la pretesa che esenzione e vincolo associativo costituiscono un binomio necessario”.
giovedi 25 dicembre 2014
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“Se la Legge di Stabilità è approvata anche alla Camera, dal 2015 si dovrà pagare tariffa piena il bollo per le auto di età compresa tra 20 e 30 anni anche se inserite nelle liste perché non più considerate di interesse storico. Ovvero tutte le auto immatricolate tra il 1985 e 1995, attualmente esentate, non godranno dell’agevolazione e dovranno pagare il bollo. Per quanto riguarda le polizze assicurative, saranno le assicurazioni a valutare cosa fare”.
Questa la brutta notizia per coloro che possiedono una “vecchia auto” in garage, introdotta dalla legge di Stabilità con la modifica all’art. 63 della legge 21 novembre 2000, n. 342.
Finora, infatti, non erano interessati dal superbollo i veicoli costruiti da oltre trent'anni e gli autoveicoli di particolare interesse storico o collezionistico, costruiti tra 20 e 30 anni fa, riconosciuti tali dall’ Asi (Auto-moto club storico italiano) o dalla Fmi (Federazione motociclistica italiana). Tali veicoli, che erano soggetti a un regime di favore, continuavano a pagare la tassa automobilistica qualora circolavano, in base agli importi forfetari stabiliti dalla Regione di residenza dell'intestatario del veicolo.
Giova ricordare, a tal proposito, cosa recita l’art. 63 su citato: <<1. Sono esentati dal pagamento delle tasse automobilistiche i veicoli ed i motoveicoli, esclusi quelli adibiti ad uso professionale, a decorrere dall'anno in cui si compie il trentesimo anno dalla loro costruzione. Salvo prova contraria, i veicoli di cui al primo periodo si considerano costruiti nell'anno di prima immatricolazione in Italia o in altro Stato. A tal fine viene predisposto, per gli autoveicoli dall'Automobilclub Storico Italiano (ASI), per i motoveicoli anche dalla Federazione Motociclistica Italiana (FMI), un apposito elenco indicante i periodi di produzione dei veicoli.
2. L'esenzione di cui al comma 1 è altresì estesa agli autoveicoli e motoveicoli di particolare interesse storico e collezionistico per i quali il termine è ridotto a venti anni. Si considerano veicoli di particolare interesse storico e collezionistico:
a) i veicoli costruiti specificamente per le competizioni;
b) i veicoli costruiti a scopo di ricerca tecnica o estetica, anche in vista di partecipazione ad esposizioni o mostre;
c) i veicoli i quali, pur non appartenendo alle categorie di cui alle lettere a) e b), rivestano un particolare interesse storico o collezionistico in ragione del loro rilievo industriale, sportivo, estetico o di costume.
3. I veicoli indicati al comma 2 sono individuati, con propria determinazione, dall'ASI e, per i motoveicoli, anche dalla FMI. Tale determinazione è aggiornata annualmente.
4. I veicoli di cui ai commi 1 e 2 sono assoggettati, in caso di utilizzazione sulla pubblica strada, ad una tassa di circolazione forfettaria annua di lire 50.000 per gli autoveicoli e di lire 20.000 per i motoveicoli. Per la liquidazione, la riscossione e l'accertamento della predetta tassa, si applicano, in quanto compatibili, le disposizioni che disciplinano la tassa automobilistica, di cui al testo unico delle leggi sulle tasse automobilistiche, approvato con decreto del Presidente della Repubblica 5 febbraio 1953, n. 39, e successive modificazioni. Per i predetti veicoli l'imposta provinciale di trascrizione è fissata in lire 100.000 per gli autoveicoli ed in lire 50.000 per i motoveicoli.>>.
Orbene, sul punto è utile evidenziare, che l’Attestato di storicità rilasciato dall’Asi non comporta alcun pagamento di iscrizione ad uno dei suoi club affiliati per quanto precisato dall’Agenzia delle Entrate, con la Risoluzione 112/E del 29 novembre 2011, e stabilito dalla Suprema Corte con la sentenza 3837 del 15 febbraio 2013: “La disciplina di legge che qui rileva non impone certo ai cittadini l’iscrizione all’Asi come presupposto per beneficiare dell’esenzione, (…) sicché suonerebbe assolutamente estranea al precetto normativo la pretesa che esenzione e vincolo associativo costituiscono un binomio necessario”.
giovedi 25 dicembre 2014
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ALLARME NEGLI USA PER UN VIRUS MORTALE CAUSATO DA PUNTURE DI ZECCA
Negli Stati Uniti c'e' paura per un nuovo virus mortale causato dalle punture di zecche. Il virus e' stato chiamato 'bourbon' dal nome della contea da dove proviene il paziente deceduto, per insufficienza organica, a causa della puntura di zecca su cui stanno lavorando Agenzia Federale Americana per il Controllo delle Malattie e ospedale dell'Università del Kansas. I test sulle malattia da zecche standard effettuati presso l'ospedale dell'Università del Kansas avevano dato risultato negativo e l'uomo non ha risposto alle terapie tradizionali. I sintomi della malattia includono febbre alta, forte mal di testa, dolori muscolari e nausea.
giovedi 25 dicembre 2014
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mercoledì 24 dicembre 2014
USI IL TELEFONINO TOUCHSCREEN? ALLORA IL TUO CERVELLO SI MODIFICA CONTINUAMENTE
Il cervello delle persone che utilizzano smartphone e tablet viene
quotidianamente modificato in particolare dall'uso dal rapido e
frequente movimento delle dita sullo schermo. Questo è il risultato di un nuovo studio dell'Istituto di neuroinformatica dell'Università di Zurigo e del Politecnico federale di Zurigo che ha indagato l'impatto che la destrezza delle dita degli utenti di touchscreen ha sul cervello.Secondo lo studio ogni regione del corpo ha, infatti, una corrispondenza con una zona della corteccia sensomotoria. Nel caso di violinisti, per esempio, l'area che rappresenta le dita che guidano lo strumento è maggiore rispetto ad altre persone.I ricercatori hanno studiato l'attività cerebrale corticale innescata da movimenti delle dita in 37 persone, di cui 26 erano utenti di smartphone touchscreen e 11 di cellulari tradizionali.
Tramite elettroencefalografia hanno registrato i movimenti di pollice,
indice e medio, rivelando che la rappresentazione corticale differiva
notevolmente tra i due gruppi."La tecnologia digitale che usiamo
quotidianamente plasma l'elaborazione sensoriale del cervello in misura sorprendente", spiega uno degli autori, Arko Ghosh.I ricercatori hanno ad esempio rilevato che l'attività corticale dipende dalla frequenza di utilizzo dello smartphone: più era stato usato nei precedenti dieci giorni, maggiore era il segnale nel cervello, in particolare nella zona corrispondente al pollice. Non è risultato rilevante per quanto tempo gli utenti di smartphone avessero posseduto e fatto uso del dispositivo.Ovviamente, rileva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” occorrerebbe una seria e decisiva ricerca completamente indipendente per stabilire con certezza oggettiva i rischi connessi all'uso degli smartphone e tablet. In ogni caso, l'unione europea ed i singoli Stati europei dovrebbero lanciare campagne di sensibilizzazione su
vasta scala sui rischi dell'uso intensivo di tali apparecchi se vogliono
evitare un disastro per la salute enorme come per il tabacco o l'amianto.
mercoledi 24 dicembre 2014
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quotidianamente modificato in particolare dall'uso dal rapido e
frequente movimento delle dita sullo schermo. Questo è il risultato di un nuovo studio dell'Istituto di neuroinformatica dell'Università di Zurigo e del Politecnico federale di Zurigo che ha indagato l'impatto che la destrezza delle dita degli utenti di touchscreen ha sul cervello.Secondo lo studio ogni regione del corpo ha, infatti, una corrispondenza con una zona della corteccia sensomotoria. Nel caso di violinisti, per esempio, l'area che rappresenta le dita che guidano lo strumento è maggiore rispetto ad altre persone.I ricercatori hanno studiato l'attività cerebrale corticale innescata da movimenti delle dita in 37 persone, di cui 26 erano utenti di smartphone touchscreen e 11 di cellulari tradizionali.
Tramite elettroencefalografia hanno registrato i movimenti di pollice,
indice e medio, rivelando che la rappresentazione corticale differiva
notevolmente tra i due gruppi."La tecnologia digitale che usiamo
quotidianamente plasma l'elaborazione sensoriale del cervello in misura sorprendente", spiega uno degli autori, Arko Ghosh.I ricercatori hanno ad esempio rilevato che l'attività corticale dipende dalla frequenza di utilizzo dello smartphone: più era stato usato nei precedenti dieci giorni, maggiore era il segnale nel cervello, in particolare nella zona corrispondente al pollice. Non è risultato rilevante per quanto tempo gli utenti di smartphone avessero posseduto e fatto uso del dispositivo.Ovviamente, rileva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti” occorrerebbe una seria e decisiva ricerca completamente indipendente per stabilire con certezza oggettiva i rischi connessi all'uso degli smartphone e tablet. In ogni caso, l'unione europea ed i singoli Stati europei dovrebbero lanciare campagne di sensibilizzazione su
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martedì 23 dicembre 2014
SEMPRE PIU' PERSONE ROVISTANO NEI CASSONETTI PER SOPRAVVIVERE
Sempre piu' persone rovistano nei cassonetti per sopravvivere. Clochard o semplicemente poveri, oppure cercatori di cose da rivendersi a pochi centesimi. Tutto fa cassa. Li vedi con la testa infilata nei bidoni dell'immondizia che rovistano e cercano chissa' cosa. Scarpe vecchie da rivendere per pochi spiccioli, pane per nutrirsi in questo caldo inverno, oggetti da scambiare con qualcuno piu' indigente. Chi lo sa. Eppure li vedi, uomini e donne di tutte le eta', che rovesciano per terra i cassonetti e ci si infilano dentro con
tutto il corpo. Come a farsi scaldare dalle lamiere, mentre cercano e
cercano. Sotto i raggi del sole o con la luce di una lampadina in mano. Ore e ore a rovistare con le mani ignude e infreddolite. A cercare cosa, chi lo sa. Con le mani scavano nelle buste strappate degli organici. Pezzo dopo pezzo. Mollica dopo mollica. A cercare qualcosa. Ignari di chi li osserva curioso, infastidito oppure impietosito. Anche questi sono i postumi di una crisi che sembra non finire mai. Neppure se i sondaggi e le confindustrie dicono che si, il 2015, sara' l'anno della rinascita. Eppure, bisogna crederci. E' il primo passo verso una nuova crescita. Il primo passo carico di speranza. Buon Natale a tutti voi.
martedi 23 dicembre 2014
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cercano. Sotto i raggi del sole o con la luce di una lampadina in mano. Ore e ore a rovistare con le mani ignude e infreddolite. A cercare cosa, chi lo sa. Con le mani scavano nelle buste strappate degli organici. Pezzo dopo pezzo. Mollica dopo mollica. A cercare qualcosa. Ignari di chi li osserva curioso, infastidito oppure impietosito. Anche questi sono i postumi di una crisi che sembra non finire mai. Neppure se i sondaggi e le confindustrie dicono che si, il 2015, sara' l'anno della rinascita. Eppure, bisogna crederci. E' il primo passo verso una nuova crescita. Il primo passo carico di speranza. Buon Natale a tutti voi.
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lunedì 22 dicembre 2014
AUTOMOBILI CINESI CON AMIANTO: LA CASA PRODUTTRICE STA RICHIAMANDO 4500 VETTURE VENDUTE ANCHE IN ITALIA
La casa automobilistica cinese Great Wall sta richiamando quattromilacinquecento vetture che potrebbero contenere parti in amianto. Interessata l'Italia dove le vetture sono state importate da quanto risulta da un'inchiesta della procura di Torino, che da un anno, sta svolgendo accertamenti.La campagna di richiamo e di bonifica è in corso da settimane e finora ha interessato un migliaio di unità. Cinquantadue Aziende sanitarie locali, in tutta Italia, sono state interpellate perché verifichino lo stato dei lavori.
lunedi 22 dicembre 2014
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lunedi 22 dicembre 2014
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FURTI NEI TRENI? LA RESPONSABILITA' E' DELLE AZIENDE DI TRASPORTO FERROVIARIO
Furti nei treni? La responsabilita' e ' delle aziende di trasporto. La Corte di Cassazione assesta un duro colpo alle aziende dei trasporti ferroviari e alle società addette alla gestione delle carrozze. Che troppe volte si sono scrollati di dosso le responsabilita'. Ebbene, una sentenza della Suprema Corte obbligherà implicitamente le stesse ad innalzare i livelli di controllo a bordo delle proprie vetture perché con la decisione 26887/14, pubblicata il 19 dicembre l’azienda dei trasporti e la società addetta alla gestione delle carrozze dalla terza sezione civile sono ritenute responsabili in solido del furto subito dal passeggero nel vagone letto e dovranno pagare integralmente la perdita subita dai viaggiatori.Nella fattispecie i Giudici di Piazza Cavour hanno accolto in parziale riforma della sentenza di merito, il ricorso di una coppia di coniugi, derubati nel loro scompartimento durante un viaggio in treno. I due cittadini avevano adito la Giustizia per chiedere l’accertamento delle responsabilità delle società per un furto di notevoli proporzioni, 50 milioni delle vecchie lire, al fine di ottenere il risarcimento del relativo danno. La sottrazione dei beni avvenne mentre la coppia stava riposando; il ladro si era introdotto nel vagone letto da loro occupato, forzandone la serratura. In particolare, in tale circostanza, era stata sottratta la borsa della donna, contenente oggetti di valore.La Corte d’appello di Roma aveva respinto le doglianze della coppia nei confronti dell’azienda ferroviaria che si era vista respingere le domande in primo
grado, accogliendo, al contrario l’appello avverso la società addetta alla gestione dei vagoni letto, con conseguente riduzione del risarcimento dei danni. I due utenti, ritenevano a quel punto utile ricorrere per Cassazione, i cui giudici riformavano la decisione di secondo grado in loro favore.Gli ermellini, hanno ritenuto in primo luogo ineccepibile il fatto che la borsa contenente danaro e preziosi della signora poteva considerarsi «bagaglio in quanto, entrata nello scompartimento letto, ha cessato di indossarla come accessorio del suo abbigliamento, e 1’ha naturalmente posata all’interno della sua privata dimora, chiusa a chiave, secondo le prescrizioni ricevute e predisposte per garantire la sicurezza, anche del bagaglio con tale modalità trasportato». Interesse pubblico che il legislatore considera «meritevole di tutela anche penale a decorrere dall’entrata in vigore della legge 94/2009, articolo 3 comma 26, che infatti ha configurato un’autonoma aggravante se il fatto (furto) è commesso all’interno di mezzi di pubblico trasporto». Ne consegue che i coniugi non hanno commesso alcuna imprudenza «nel confidare sull’attuazione delle cautele dovute dal trasportatore per scongiurare l’evento verificatosi».Non vi è dubbio che il furto costituiva un rischio
«espressamente previsto» nel regolamento della società, incaricata dall’azienda di trasporti per l’esecuzione del servizio di carrozza letto, «e perciò rientrante nella sua sfera di controllo e di organizzazione di misure necessarie per scongiurarne l’accadimento, e non in quella dei viaggiatori che avendo pagato anche il servizio di carrozza-letto avevano il diritto di esigere la sorveglianza necessaria a che nessuno vi potesse entrare indisturbato mentre loro erano chiusi dall’interno, come invece è accaduto mentre il dipendente della società dormiva profondamente nella sua garitta, così non impedendo il furto aggravato che aveva l’obbligo di impedire».Questa grave omissione di sorveglianza è idonea a configurare la colpa grave ed esclusiva del trasportatore e della società per il furto subito dai coniugi. Ne da' notizia lo Sportello dei Diritti.
lunedi 22 dicembre 2014
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grado, accogliendo, al contrario l’appello avverso la società addetta alla gestione dei vagoni letto, con conseguente riduzione del risarcimento dei danni. I due utenti, ritenevano a quel punto utile ricorrere per Cassazione, i cui giudici riformavano la decisione di secondo grado in loro favore.Gli ermellini, hanno ritenuto in primo luogo ineccepibile il fatto che la borsa contenente danaro e preziosi della signora poteva considerarsi «bagaglio in quanto, entrata nello scompartimento letto, ha cessato di indossarla come accessorio del suo abbigliamento, e 1’ha naturalmente posata all’interno della sua privata dimora, chiusa a chiave, secondo le prescrizioni ricevute e predisposte per garantire la sicurezza, anche del bagaglio con tale modalità trasportato». Interesse pubblico che il legislatore considera «meritevole di tutela anche penale a decorrere dall’entrata in vigore della legge 94/2009, articolo 3 comma 26, che infatti ha configurato un’autonoma aggravante se il fatto (furto) è commesso all’interno di mezzi di pubblico trasporto». Ne consegue che i coniugi non hanno commesso alcuna imprudenza «nel confidare sull’attuazione delle cautele dovute dal trasportatore per scongiurare l’evento verificatosi».Non vi è dubbio che il furto costituiva un rischio
«espressamente previsto» nel regolamento della società, incaricata dall’azienda di trasporti per l’esecuzione del servizio di carrozza letto, «e perciò rientrante nella sua sfera di controllo e di organizzazione di misure necessarie per scongiurarne l’accadimento, e non in quella dei viaggiatori che avendo pagato anche il servizio di carrozza-letto avevano il diritto di esigere la sorveglianza necessaria a che nessuno vi potesse entrare indisturbato mentre loro erano chiusi dall’interno, come invece è accaduto mentre il dipendente della società dormiva profondamente nella sua garitta, così non impedendo il furto aggravato che aveva l’obbligo di impedire».Questa grave omissione di sorveglianza è idonea a configurare la colpa grave ed esclusiva del trasportatore e della società per il furto subito dai coniugi. Ne da' notizia lo Sportello dei Diritti.
lunedi 22 dicembre 2014
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IL TARTUFO NERO DA' PIACERE COME LA CANNABIS
Il tartufo nero procura lo stesso piacere della cannabis. Questi tuberi, in particolare il tartufo nero (Tuber melanosporum), contengono infatti una 'molecola del piacere' simile alla sostanza che dà alla cannabis le sue proprietà psicoattive. "Si tratta dell'anandamide - spiega all'Adnkronos Salute Mauro Maccarrone, biologo e chimico del Campus BioMedico di Roma, autore della ricerca pubblicata su 'Phytochemistry' insieme ai botanici dell'Università dell'Aquila - un composto simile al Thc", il cui nome deriva dal sanscrito e significa piacere estremo o estasi.
"L'anandamide scatena il rilascio di sostanze chimiche che regalano benessere e modulano l'umore. La nostra idea - dice il ricercatore - è che i tartufi la usino per attrarre gli animali e spingerli a nutrirsene, in modo che le spore possano essere disseminate nell'ambiente e questo favorisca la diffusione dei tartufi stessi". Insomma, l'oro nero come la cannabis? Sembra proprio di sì, e non stupisce che la ricerca italiana abbia fatto il giro del mondo, incuriosendo la britannica Bbc.
Ma come è venuta l'idea di cercare questo endocannabinoide nel tartufo? "Anni fa avevamo dimostrato che la formazione della melanina nella nostra pelle era regolata proprio dagli endocannabinoidi. Siccome il tartufo nero contiene melanina - racconta lo studioso - ci siamo chiesti se l'anandamide, il lipide che stimola la produzione di questo pigmento per proteggere la pelle dai raggi, fosse anche nel tubero".
Grazie alla collaborazione con i colleghi abruzzesi, il team ha scoperto non solo la presenza della molecola, simile alla sostanza attiva della cannabis, ma l'ha anche misurata. "Abbiamo anche visto però che nel tartufo nero non ci sono i recettori chiave, su cui l'anandamide avrebbe dovuto agire per la melanogenesi". Perché dunque la molecola c'è ed è attiva? "La nostra idea - spiega lo scienziato - è che il tartufo produca questo endocannabinoide per spingere gli animali a mangiarlo. Così poi distribuisce le sue spore e si diffonde nell'ambiente".
La sostanza nel tartufo è psicoattiva e, secondo il ricercatore italiano, non serve ad attrarre l'animale da lontano. "Piuttosto punta ad appassionarlo a questo alimento. Questo endocannabinoide è presente anche nel latte materno e stimola il neonato ad assumerlo". Oltretutto "il tartufo è una specie molto più antica della cannabis. E la presenza di questa molecola nel tartufo ci dice che i segnali endogeni interni per produrre la sostanza psicoattiva sono antecedenti alla pianta che la contiene", conclude il ricercatore.
lunedi 22 dicembre 2014
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Ma come è venuta l'idea di cercare questo endocannabinoide nel tartufo? "Anni fa avevamo dimostrato che la formazione della melanina nella nostra pelle era regolata proprio dagli endocannabinoidi. Siccome il tartufo nero contiene melanina - racconta lo studioso - ci siamo chiesti se l'anandamide, il lipide che stimola la produzione di questo pigmento per proteggere la pelle dai raggi, fosse anche nel tubero".
Grazie alla collaborazione con i colleghi abruzzesi, il team ha scoperto non solo la presenza della molecola, simile alla sostanza attiva della cannabis, ma l'ha anche misurata. "Abbiamo anche visto però che nel tartufo nero non ci sono i recettori chiave, su cui l'anandamide avrebbe dovuto agire per la melanogenesi". Perché dunque la molecola c'è ed è attiva? "La nostra idea - spiega lo scienziato - è che il tartufo produca questo endocannabinoide per spingere gli animali a mangiarlo. Così poi distribuisce le sue spore e si diffonde nell'ambiente".
La sostanza nel tartufo è psicoattiva e, secondo il ricercatore italiano, non serve ad attrarre l'animale da lontano. "Piuttosto punta ad appassionarlo a questo alimento. Questo endocannabinoide è presente anche nel latte materno e stimola il neonato ad assumerlo". Oltretutto "il tartufo è una specie molto più antica della cannabis. E la presenza di questa molecola nel tartufo ci dice che i segnali endogeni interni per produrre la sostanza psicoattiva sono antecedenti alla pianta che la contiene", conclude il ricercatore.
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domenica 21 dicembre 2014
BACIATEVI E ABBRACCIATEVI: CON LE COCCOLE STOP A STRESS E MALATTIE
A Natale baciatevi e abbracciatevi. Anzi, fatelo tutto l'anno. Abbracciate e baciate chi amate. Perche' le coccole riducono lo stress e prevengono addirittura le infezioni. Insomma, fanno bene alla salute. Non ci voleva certo una ricerca a confermarlo, ma cosi' e'. Uno studio scientifico condotto dagli esperti della Carnegie Mellon University negli Stati Uniti, pubblicato sulla rivista 'Psychological Science', ha confermato che anche un solo scambio d'affetto è sufficiente per ridurre i sintomi di una malattia e più se ne fanno, maggiore è l'effetto. I ricercatori hanno interrogato 400 persone sui loro conflitti personali e sul tipo di supporto che hanno ricevuto. Li hanno quindi esposti a un comune virus del raffreddore e li hanno messi in quarantena. I risultati hanno mostrato che le persone che si sentivano supportate da familiari e amici avevano meno probabilità di cadere vittima di infezioni a causa di situazioni di stress. E gli abbracci sono risultati responsabili di un terzo dell'effetto protettivo del sostegno sociale. Coloro che hanno avvertito affetto intorno a loro e hanno ricevuto più abbracci, hanno sperimentato meno sintomi gravi di di malattia, indipendentemente dalla quantità di stress a cui erano stati sottoposti.
domenica 21 dicembre 2014
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sabato 20 dicembre 2014
GLI ANTICORPI DEL LAMA PER SCONFIGGERE IL VIRUS DELL'AIDS
Gli anticorpi del sistema immunitario del lama, animale sudamericano, potrebbero sconfiggere il virus dell'Aids.
È un fatto nuovo e che dà speranza se può essere replicato in qualche modo con un'iniezione per gli esseri umani. La ricerca dimostra che gli anticorpi del lama sono efficaci contro almeno 60 ceppi del virus, che uccide più di 1 milione di persone ogni anno.Una dei ricercatori, Laura McCoy, ha dichiarato che questo dimostra che l'immunizzazione può indurre anticorpi potenti e ampiamente neutralizzanti in lama con caratteristiche simili agli anticorpi umani. A partire dal 2011, attualmente in tutto il mondo ci sono 33 milioni di persone che vivono con l'HIV e l'AIDS. Gli esperti hanno sinora ammesso che fino ad oggi i tentativi di sviluppare un vaccino efficace contro l'HIV sono stati "deludenti". La maggior parte delle ricerche precedenti di un vaccino si è concentrato sulla formazione del sistema immunitario umano per rilevare il virus e reagire contro di esso prima dell'infezione. I primi sintomi dell'HIV e AIDS si manifesta in alcuni casi attraverso sintomi di tipo influenzale quali febbre, linfoadenopatia (ingrossamento dei linfonodi), faringite (mal di gola), rash (manifestazioni cutanee), mialgia (dolore muscolare), malessere, piccole piaghe in bocca e nell’esofageo.Più raramente compaiono anche mal di testa, nausea e vomito, ingrossamento del fegato/milza, perdita di peso, mughetto, sintomi neurologici. Ma il nuovo studio, condotto dalla University College London (UCL), ha dimostrato che il lama, un grosso camelide originario del Sudamerica, produce "anticorpi neutralizzanti" non trovati in esseri umani che si sono dimostrati efficaci nel bloccare il virus mortale. L'approccio innovativo nell'esaminare la risposta del lama al virus è stato condotto dal ricercatore dell'UCL, la Dott. ssa Laura McCoy, la Prof. ssa Robin Weiss esperta del virus HIV e Theo Verrips, uno studioso esperto dell'anticorpo del lama. I tre scienziati hanno osservato che una combinazione di quattro anticorpi del lama può distruggere una vasta area del virus dell'HIV consentendo agli anticorpi di fissare il virus disarmandolo. Il team della McCoy aveva precedentemente scoperto uno di questi anticorpi. Ma l'ultimo studio, pubblicato sulla rivista Plos Pathogens, ha scoperto altri anticorpi destinati a diverse parti del virus ed è la combinazione degli anticorpi che lo rende così efficace.
sabato 20 dicembre 2014
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È un fatto nuovo e che dà speranza se può essere replicato in qualche modo con un'iniezione per gli esseri umani. La ricerca dimostra che gli anticorpi del lama sono efficaci contro almeno 60 ceppi del virus, che uccide più di 1 milione di persone ogni anno.Una dei ricercatori, Laura McCoy, ha dichiarato che questo dimostra che l'immunizzazione può indurre anticorpi potenti e ampiamente neutralizzanti in lama con caratteristiche simili agli anticorpi umani. A partire dal 2011, attualmente in tutto il mondo ci sono 33 milioni di persone che vivono con l'HIV e l'AIDS. Gli esperti hanno sinora ammesso che fino ad oggi i tentativi di sviluppare un vaccino efficace contro l'HIV sono stati "deludenti". La maggior parte delle ricerche precedenti di un vaccino si è concentrato sulla formazione del sistema immunitario umano per rilevare il virus e reagire contro di esso prima dell'infezione. I primi sintomi dell'HIV e AIDS si manifesta in alcuni casi attraverso sintomi di tipo influenzale quali febbre, linfoadenopatia (ingrossamento dei linfonodi), faringite (mal di gola), rash (manifestazioni cutanee), mialgia (dolore muscolare), malessere, piccole piaghe in bocca e nell’esofageo.Più raramente compaiono anche mal di testa, nausea e vomito, ingrossamento del fegato/milza, perdita di peso, mughetto, sintomi neurologici. Ma il nuovo studio, condotto dalla University College London (UCL), ha dimostrato che il lama, un grosso camelide originario del Sudamerica, produce "anticorpi neutralizzanti" non trovati in esseri umani che si sono dimostrati efficaci nel bloccare il virus mortale. L'approccio innovativo nell'esaminare la risposta del lama al virus è stato condotto dal ricercatore dell'UCL, la Dott. ssa Laura McCoy, la Prof. ssa Robin Weiss esperta del virus HIV e Theo Verrips, uno studioso esperto dell'anticorpo del lama. I tre scienziati hanno osservato che una combinazione di quattro anticorpi del lama può distruggere una vasta area del virus dell'HIV consentendo agli anticorpi di fissare il virus disarmandolo. Il team della McCoy aveva precedentemente scoperto uno di questi anticorpi. Ma l'ultimo studio, pubblicato sulla rivista Plos Pathogens, ha scoperto altri anticorpi destinati a diverse parti del virus ed è la combinazione degli anticorpi che lo rende così efficace.
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MENOPAUSA CON VAMPATE E SUDORAZIONI? DOLORI ALLE OSSA ASSICURATI
C'e' una relazione tra i problemi alle ossa e la menopausa. Uno studio della David Geffen School of Medicine della University of California di Los Angeles, pubblicato sul Journal of Clinical Endocrinology & Metabolism, sostiene che le donne che soffrono di vampate di calore e sudorazioni notturne, dovute alla menopausa, sono piu' a rischio di subire fratture all'anca. Certi sintomi, piuttosto frequenti per moltissime donne, potrebbero essere un segnale d'allarme di un rapido deterioramento delle ossa.I ricercatori hanno analizzato i dati di quasi 24mila con un'eta' compresa tra i 50 e i 79 anni, seguite per otto anni.
' Le donne, infatti, che soffrivano di vampate di calore e sudorazioni notturne sono risultate avere una minore densita' ossea. "Sono necessari ulteriori ricerche - hanno detto gli autori della ricerca - per capire meglio il legame tra la salute delle ossa e i sintomi della menopausa. Una volta migliorata la nostra comprensione, i medici potrebbero consigliare alle donne come prevenire l'osteoporosi e altri problemi delle ossa'.
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' Le donne, infatti, che soffrivano di vampate di calore e sudorazioni notturne sono risultate avere una minore densita' ossea. "Sono necessari ulteriori ricerche - hanno detto gli autori della ricerca - per capire meglio il legame tra la salute delle ossa e i sintomi della menopausa. Una volta migliorata la nostra comprensione, i medici potrebbero consigliare alle donne come prevenire l'osteoporosi e altri problemi delle ossa'.
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venerdì 19 dicembre 2014
EUROPA: OVULI UMANI MA NON FECONDATI POSSONO ESSERE UTILIZZATI A FINI INDUSTRIALI
Certamente farà discutere per le implicazioni bioetiche la sentenza C-364/13, pubblicata il 18 dicembre dalla Corte di giustizia europea secondo cui un ovulo umano manipolato ma non fecondato può essere brevettato a fini industriali. I Giudici della Grande Sezione della Corte, ritengono così che per essere qualificato come embrione, un ovulo umano non fecondato deve necessariamente avere la capacità intrinseca di svilupparsi in essere umano: un ovulo attivato per partenogenesi che abbia iniziato un processo di sviluppo non può essere considerato come un embrione umano.Una statuizione che nei fatti ribalta un precedente del 2011della stessa Corte, quando aveva stabilito che «la nozione di embrione umano comprendeva gli ovuli umani non fecondati» in quanto «tali ovuli erano tali da dare avvio al processo di sviluppo di un essere umano», il che li rendeva non brevettabili. Ora i giudici europei si spingono oltre evidenziando che ciò non necessariamente avviene in tutti i casi. «Il solo fatto che un ovulo umano attivato per partenogenesi inizi un processo di sviluppo non è sufficiente per considerarlo un embrione umano».In via definitiva: quando può essere dimostrato che da un ovulo non potrà derivare un essere umano, allora l’uso di tale ovulo risulta brevettabile a fini industriali o commerciali.Il caso era partito da un ricorso della multinazionale del settore biotech che ritiene appunto che gli ovuli da essa usati nei suoi processi industriali non siano in grado di svilupparsi in esseri umani.
venerdi 19 dicembre 2014
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giovedì 18 dicembre 2014
COME PERDERE PESO? BASTA RESPIRARE
Dimagrire respirando. Di respirare non se ne puo' fare a meno, viene in automatico. Ma una ricerca della University of New South Wales sostiene che per perdere peso, soprattutto durante le feste natalizie, basta semplicemente respirare. Fosse cosi' facile saremmo tutti longilinei. Eppure secondo i ricercatori, l'80 per cento del grasso corporeo lascia il corpo tramite l'espirazione. Nello studio pubblicato sul British Medical Journal, gli studiosi hanno trovato che i polmoni rappresentano l'organo primario attraverso il quale si perde peso. Gli esseri umani hanno un tipo di grasso nel sangue chiamato trigliceridi che sono composti da tre tipi di atomi: carbonio, idrogeno e ossigeno. La perdita del grasso indesiderato richiederebbe l'"apertura" degli atomi in molecole di trigliceridi tramite un processo chiamato ossidazione. In pratica, i ricercatori hanno scoperto che , quando 10 chilogrammi di grasso vengono completamente ossidati, 8,4 chilogrammi si dissolvono attraverso i polmoni sotto forma di anidride carbonica (CO2). I restanti 1,6 chilogrammi diventano acqua (H2O). Lo studio ha anche trovato che l'ossigeno inalato necessario per questo processo metabolico pesa quasi tre volte di piu' del grasso che si sta perdendo.
Per ossidare completamente 10 chilogrammi di grasso umano, devono essere inalati 29 chilogrammi di ossigeno con una produzione totale di 28 chilogrammi di anidride carbonica e 11 chilogrammi di acqua. Quindi? Quindi, secondo gli studiosi, per dimagrire basterebbe mangiare meno rispetto a quanto viene eliminato dal respiro. In questo senso l'attivita' fisica puo' esserci molto utile: con un' ora di esercizio fisico si aumenta il tasso metabolico di 7 volte.
giovedi 18 dicembre 2014
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Per ossidare completamente 10 chilogrammi di grasso umano, devono essere inalati 29 chilogrammi di ossigeno con una produzione totale di 28 chilogrammi di anidride carbonica e 11 chilogrammi di acqua. Quindi? Quindi, secondo gli studiosi, per dimagrire basterebbe mangiare meno rispetto a quanto viene eliminato dal respiro. In questo senso l'attivita' fisica puo' esserci molto utile: con un' ora di esercizio fisico si aumenta il tasso metabolico di 7 volte.
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mercoledì 17 dicembre 2014
VUOTI DI MEMORIA E ALTO LIVELLO DI SCOLARIZZAZIONE? RISCHIO ICTUS IN AGGUATO
Quando la memoria di una persona istruita svanisce, anche solo per un attimo, il rischio ictus e' piu' elevato. Secondo uno studio della Erasmus University Rotterdam, in Olanda, c'e' una correlazione tra vuoti di memoria e un livello di istruzione personale alto. Questa combinazione sarebbe fatale perche' creerebbe i presupposti per lo sviluppo di una patologia legata all'ictus. La ricerca sostiene che le persone con problemi di memoria hanno il 39 per cento di rischio in piu' di avere un ictus a fronte di un alto livello di scolarizzazione. I risultati sono stati pubblicati sulla rivista Stroke. Studi precedenti hanno dimostrato che l'ictus provoca vuoti di memoria. I ricercatori hanno cosi' deciso di porsi la domanda inversa: possono i problemi di memoria indicare un aumento del rischio di ictus? Gli studiosi hanno quindi analizzato i dati di oltre 9mila adulti di eta' uguale e superiore ai 55 anni.
Ebbene, coloro che hanno lamentato vuoti di memoria sono risultati avere quasi il 20 per cento di rischio in piu' di avere un ictus. Percentuale, questa, che e' aumentata fino al 39 per cento per coloro che hanno un livello di istruzione piu' elevato.
mercoledi 17 dicembre 2014
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Ebbene, coloro che hanno lamentato vuoti di memoria sono risultati avere quasi il 20 per cento di rischio in piu' di avere un ictus. Percentuale, questa, che e' aumentata fino al 39 per cento per coloro che hanno un livello di istruzione piu' elevato.
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RUBARE NEI SUPERMERCATI? NON E' FURTO, SOLO TENTATO FURTO
Rubate pure nei supermercati. Tanto non sarete acciuffati per furto. Solo per tentato furto. Rischiate il carcere ma con pene piu' miti.
I taccheggiatori che nascondono la refurtiva sotto ai vestiti se scoperti dal personale del negozio e beccati all'uscita non rischiano una condanna per furto, ma solo per tentato furto, con una pena più mite, diminuita da un terzo a due terzi anche se il reato è punito con il carcere da sei mesi a tre anni.A stabilirlo sono le Sezioni Unite della Cassazione con la sentenza n. 52117, che ha riconosciuto una linea morbida che si impone, visto che la vigilanza e il possesso della merce da parte del soggetto danneggiato non sono mai venuti meno.Il fatto riguarda una coppia di Bergamo che ha cercato di trafugare da un supermercato tre flaconi di profumo, del caffè e dei biscotti. I due avevano rimosso la placchetta antitaccheggio e nascosto la merce sotto ai vestiti; arrivati alle casse avevano pagato solo un prodotto e si erano avviati all'uscita, dove però erano stati fermati da un addetto alla sicurezza che li seguiva a vista, essendosi accorto da prima del loro comportamento.La Corte, ha stabilito che "il monitoraggio" dell'azione furtiva, che sia operata dai dipendenti o da telecamere, e il conseguente intervento a tutela della proprietà della merce "impediscono la consumazione del delitto di furto, che resta allo stadio del tentativo, in quanto l'agente non ha conseguito, neppure momentaneamente, l'autonoma ed effettiva disponibilità della refurtiva, non ancora uscita dalla sfera di vigilanza e di controllo" del soggetto danneggiato.Non è sufficiente di conseguenza lo spostamento della cosa "dal luogo in cui si trova", in quanto "la vendita self service abilita l'avventore al prelievo", né vale l'obiezione che solo la sorveglianza dell'addetto abbia impedito di trafugare la refurtiva, poiché "non è in discussione la sussistenza della attività delittuosa" ma "la relativa definizione giuridica".
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I taccheggiatori che nascondono la refurtiva sotto ai vestiti se scoperti dal personale del negozio e beccati all'uscita non rischiano una condanna per furto, ma solo per tentato furto, con una pena più mite, diminuita da un terzo a due terzi anche se il reato è punito con il carcere da sei mesi a tre anni.A stabilirlo sono le Sezioni Unite della Cassazione con la sentenza n. 52117, che ha riconosciuto una linea morbida che si impone, visto che la vigilanza e il possesso della merce da parte del soggetto danneggiato non sono mai venuti meno.Il fatto riguarda una coppia di Bergamo che ha cercato di trafugare da un supermercato tre flaconi di profumo, del caffè e dei biscotti. I due avevano rimosso la placchetta antitaccheggio e nascosto la merce sotto ai vestiti; arrivati alle casse avevano pagato solo un prodotto e si erano avviati all'uscita, dove però erano stati fermati da un addetto alla sicurezza che li seguiva a vista, essendosi accorto da prima del loro comportamento.La Corte, ha stabilito che "il monitoraggio" dell'azione furtiva, che sia operata dai dipendenti o da telecamere, e il conseguente intervento a tutela della proprietà della merce "impediscono la consumazione del delitto di furto, che resta allo stadio del tentativo, in quanto l'agente non ha conseguito, neppure momentaneamente, l'autonoma ed effettiva disponibilità della refurtiva, non ancora uscita dalla sfera di vigilanza e di controllo" del soggetto danneggiato.Non è sufficiente di conseguenza lo spostamento della cosa "dal luogo in cui si trova", in quanto "la vendita self service abilita l'avventore al prelievo", né vale l'obiezione che solo la sorveglianza dell'addetto abbia impedito di trafugare la refurtiva, poiché "non è in discussione la sussistenza della attività delittuosa" ma "la relativa definizione giuridica".
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martedì 16 dicembre 2014
FARMACI SEMPRE PIU' A CARICO DEI CITTADINI: COSTANO MENO DEI TICKET
Le medicine sono sempre piu' pagate di tasca propria dai cittadini in quanto costa meno rispetto al pagamento dei ticket. Nel 2013 la spesa farmaceutica totale, pubblica e privata, e' stata pari a 26,1 miliardo di euro, di cui il 75,4% rimborsata dal sistema sanitario nazionale. In media per ogni cittadino la spesa per i farmaci e' stata di circa 436 euro. Lo si evince dal Compendio Sic Sanita' in cifre, realizzato dal centro studi di Federanziani e presentato oggi al ministero della Salute. I dati evidenziano come la quota del Ssn diminuisca del 9,37% a fronte di un aumento dello 0,95% di quella imputabile ai cittadini. Tra il 2011 e il 2012 tale aumento ha comportare un maggiore esborso per i cittadini pari a 246 milioni di euro. La compartecipazione passa da 21,88 euro del 2011 a 24,1 euro pro capite nel 2013, con un aumento percentuale del 10,1. Questo perche' costa meno comprare da soli i farmaci che pagare i ticket.(agi).
martedi 16 dicembre 2014
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lunedì 15 dicembre 2014
LOTTA AL TUMORE AL SENO: IN ARRIVO POTENTI NANOFARMACI IN GRADO DI INIBIRE LA MALATTIA
Per combattere il tumore al seno, anche nelle forme piu' aggressive, sono in arrivo potenti nanofarmaci in grado di migliorare la risposta terapeutica in percentuali molto alte. Si tratta di un nanofarmaco basato sul principio attivo nab-paclitaxel e testato su piu' di 1200 donne. Il 38 percento ha dato risposte positive contro il 29 percento della medicina tradizionale per al cura dei tumori. In Italia vivono oltre 500 mila donne con tumore al seno con una crescita, nel 2014, di 48 mila unita'. Le percentuali di guarigione sono altissime, l'87 percento. Tranne nei casi di forme tumorali particolarmente aggressive e che non lasciano scampo.
lunedi 15 dicembre 2014
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LA COCAINA QUADRUPLICA IL RISCHIO DI MORTE CARDIACA IMPROVVISA
Il consumo di cocaina quadruplica il rischio di morte cardiaca improvvisa di giovani adulti e non servono grandi quantita'. Anche piccole dosi, spesso considerate innocue dall'ignaro consumatore, possono essere fatali. È questa la conclusione alla quale è giunto un team di ricercatori spagnoli sulla base di informazioni ottenute dalle autopsie di 437 abituali consumatori (tra i 19 e 49 anni) deceduti improvvisamente tra il gennaio 2003 e dicembre 2009 in Spagna. Lo studio è stato pubblicato sull'European Heart Journal. Anche gli altri Paesi europei sono sicuramente nelle stesse condizioni, ha sottolineato il patologo che ha condotto lo studio, Joaquin Lucena, dell'istituto di Medicina Legale di Siviglia; per esempio Spagna e Italia hanno la stessa prevalenza di consumatori (lo stesso numero di consumatori in un periodo considerato), il 3% circa della popolazione adulta, quindi si puo' dedurre che anche in Italia un numero simile di casi di morte improvvisa sia ricollegabile alla cocaina. Gli esperti hanno considerato 666 casi di morte improvvisa e, sulla base di autopsia e analisi tossicologiche, hanno ricollegato all'uso di cocaina 21 di questi casi. Si e' trattato di maschi di eta' compresa tra 21 e 45 anni, tutti morti per problemi cardiaci. La dose risultata fatale varia da caso a caso, si va da un minimo di 0,1 milligrammi per litro di sangue a 1,5 milligrammi/litro. Quindi, hanno sottolineato gli esperti, tutti i consumatori sono a rischio perche' la dose fatale puo' essere anche molto piccola (ognuno reagisce in modo diverso alla stessa dose), soprattutto se trovata associata a alcol e fumo in un cocktail mortale, come nella grande maggioranza dei casi esaminati nello studio. 'Di fatto i nostri risultati dimostrano che il consumo di cocaina causa cambiamenti negativi al cuore e alle arterie che possono portare alla morte improvvisa', ha spiegato Lucena. In Europa ci sono circa 12 milioni di consumatori di cocaina, ha rilevato il patologo; Spagna, Italia e Gran Bretagna sono tra i paesi a prevalenza maggiore di consumatori. In particolare nel 2007 si stima che i consumatori di coca siano stati in Europa 3,5 milioni (ovvero il 2,4%) di giovani adulti, con la prevalenza maggiore (3%) registrata proprio in Spagna, Italia e Gran Bretagna.È ufficiale: il consumo di cocaina quadruplica il rischio di morte cardiaca improvvisa.
lunedi 15 dicembre 2014
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HAI UN CONTO CORRENTE IN SVIZZERA? ATTENTO AGLI AMMANCHI
Mentre ancora non è entrata in vigore la dichiarazione spontanea per capitali depositati all'estero o “voluntary disclosure" che dir si voglia - che consente agli italiani che detengono capitali all’estero e che abbiano violato gli obblighi di dichiarazione di cui .1, comma 1, del dl 167/1999, fino al 30 settembre 2014 di sanare la propria posizione - arrivano i primi scossoni per i furbetti che detengono somme o valori in Svizzera non sempre di provenienza cristallina.Molti clienti italiani di banche nel paese d'Oltralpe hanno cominciato a chiedere il rendiconto sui depositi e per quanto comunicato su alcuni siti svizzeri hanno scoperto già non poche sorprese. Non è la prima volta che si sentono notizie di ammanchi sui conti bancari in Svizzera, non giustificabili con l'andamento dei mercati.Una storia che si ripete, giacché già all'epoca degli scudi fiscali del ministro Tremonti, erano venuti alla luce ammanchi dovuti a vere e proprie sottrazioni, oppure frutto d'investimenti ad alto rischio, per cui si preleva da un conto per cercare di tappare un buco in qualche altro conto, ma alla fine la catena si spezza.La gestione giudicata a volte spregiudicata aveva portato in diversi casi clamorosi a indagini da parte della magistratura svizzera e italiana.Ovviamente se molti vogliono regolarizzare la propria posizione col fisco, altrettanti non vedono l'ora di scappare, perchè non sentendosi più al sicuro in Svizzera decidono di trasferire i capitali dagli istituti di credito elvetici alle banche di Dubai o di altri "paradisi fiscali". La gran parte di questi sono evasori che nell'Emirato si sentivano più protetti, ma che oggi si leccano le ferite.Tanti clienti italiani che avevano trasferito là i loro patrimoni, ma anche alcune fiduciarie svizzere, da un anno a questa parte lamentano truffe e appropriazioni indebite. La conclusione è chiara: sia questi evasori che i loro consulenti avevano poca dimestichezza dei meccanismi di sicurezza che andavano usati in Paesi che hanno una cultura bancaria e societaria molto diversa da quella europea.Ed allora, per Giovanni D'Agata presidente dello “Sportello dei Diritti” viene proprio da dire: "chi la fa l'aspetti" ed anche se c'è ancora molto da fare per combattere l'evasione fiscale, sembra che un duro colpo ai "furbetti" lo hanno assestato proprio ai loro stessi investimenti.
lunedi 15 dicembre 2014
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LE DONNE COL LATO B IN CARNE SONO PIU' INTELLIGENTI DELLE MAGRE
Le donne col sedere formoso e in carne sono piu' intelligenti e piu' in salute rispetto alle magroline. Lo sostiene addirittura uno studio, quello della Università di Oxford dove i ricercatori hanno eseguito un esame su 16.000 donne sposate e ragazze madri. Accade , secondo gli studiosi,
per causa degli acidi grassi omega 3, che oltre a migliorare le performance intellettuali ed abbassare i livelli di colesterolo e glucosio, sarebbero i diretti responsabili dei fianchi larghi, con conseguente sviluppo dei glutei.
lunedi 15 dicembre 2014
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per causa degli acidi grassi omega 3, che oltre a migliorare le performance intellettuali ed abbassare i livelli di colesterolo e glucosio, sarebbero i diretti responsabili dei fianchi larghi, con conseguente sviluppo dei glutei.
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domenica 14 dicembre 2014
SPERIMENTATO UN SUPER FARMACO CONTRO I BATTERI RESISTENTI AI MEDICINALI
Sperimentato con successo un nuovo trattamento molto piu' efficace
degli antibiotici tradizionali nell'inibire la crescita di batteri resistenti ai farmaci, tra cui i cosiddetti "superbatteri" che affliggono gli ospedali e e le case di cura. Ad annunciarlo e' stato un gruppo di ricercatori del Center for Vaccine Research della University of Pittsburgh in uno studio pubblicato sulla rivista Antimicrobial Agents and Chemotherapy. I ricercatori hanno sviluppato una versione sintetica e piu' efficiente di una sequenza di aminoacidi simili a quelli presenti sulla "coda" di una proteina di superficie del virus dell'Hiv, quella che permette di entrare e infettare le cellule. In pratica gli studiosi hanno creato in laboratorio i cosiddetti peptidi antimicrobici cationici (Ecaps), i cui effetti sono stati testati su 100 diversi ceppi batterici isolati dai polmoni di pazienti pediatrici affetti da fibrosi cistica. I risultati sono stati paragonati agli effetti della colistina, uno degli antibiotici standard piu' potenti, e di un peptide antimicrobico naturale (LL37) . LL37 e la colistina hanno inibito la crescita dei ceppi batterici del 50 per cento, dimostrando un elevato livello di resistenza batterica a questi farmaci. Al contrario i due Ecaps hanno inibito la crescita dei cappi batterici di circa il 90 per cento.(agi)
domenica 14 dicembre 2014
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degli antibiotici tradizionali nell'inibire la crescita di batteri resistenti ai farmaci, tra cui i cosiddetti "superbatteri" che affliggono gli ospedali e e le case di cura. Ad annunciarlo e' stato un gruppo di ricercatori del Center for Vaccine Research della University of Pittsburgh in uno studio pubblicato sulla rivista Antimicrobial Agents and Chemotherapy. I ricercatori hanno sviluppato una versione sintetica e piu' efficiente di una sequenza di aminoacidi simili a quelli presenti sulla "coda" di una proteina di superficie del virus dell'Hiv, quella che permette di entrare e infettare le cellule. In pratica gli studiosi hanno creato in laboratorio i cosiddetti peptidi antimicrobici cationici (Ecaps), i cui effetti sono stati testati su 100 diversi ceppi batterici isolati dai polmoni di pazienti pediatrici affetti da fibrosi cistica. I risultati sono stati paragonati agli effetti della colistina, uno degli antibiotici standard piu' potenti, e di un peptide antimicrobico naturale (LL37) . LL37 e la colistina hanno inibito la crescita dei ceppi batterici del 50 per cento, dimostrando un elevato livello di resistenza batterica a questi farmaci. Al contrario i due Ecaps hanno inibito la crescita dei cappi batterici di circa il 90 per cento.(agi)
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BABBO NATALE NON ARRIVA E DUE FRATELLINI CHIAMANO IL 113
Mayville, Wisconsin, Usa. Due fratellini di sei e tre anni, in attesa dei doni e preoccupati per il mancato arrivo di Babbo Natale, chiamano il 911, l'equivalente del nostro 113, con il cellulare di papa'. Il solo regalo per ora ricevuto e' stato una visita degli agenti, i quali hanno subito compreso che si trattava di una telefonata fuori dalla norma e si sono fatti dare l'indirizzo.Al loro arrivo, come avevano intuito, si sono trovati di fronte due giovanissimi: i fratelli infatti hanno uno 6 anni e l'altro tre. Ai piccoli e' stato spiegato che il 911 e' un numero di emergenza e che per avere di regali di Santa Klaus bisogna rivolgersi a persone piu' vicine.
domenica 14 dicembre 2014
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PAPA FRANCESCO: SBAGLIATO CACCIARE DALLE CHIESE I BIMBI CHE PIANGONO
"I bambini piangono, fanno rumore, vanno di qua e di là. Ma mi dà tanto fastidio quando in chiesa un bambino piange e c'è chi dice che deve andare fuori. Il piano del bambino è la voce di Dio: mai cacciarli via dalla chiesa". Lo ha detto papa Francesco incontrando le famiglie dei bambini battezzati nell'ultimo anno alla parrocchia di San Giuseppe all'Aurelio a Roma. Grande Papa. Lui si che capisce l'importanza di portare nelle chiese anche le pecorelle piu' piccole perche' poi diventeranno grandi pecorelle di Dio. Non quegli asini che chiedono 'fuori i bimbi' che piangono dalle chiese. Posto che in chiesa ci si vada per ascoltare messa, stare in raccoglimento e non per fare passerella o per sfoggiare l'ultimo vestito firmato. Posto che in chiesa ci si vada e basta. Tutto cio' vale ovviamente per chi crede e non per chi in chiesa ci entra solo per guardare l'architettura, da turista.
domenica 14 dicembre 2014
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sabato 13 dicembre 2014
DUE ANZIANI DI LECCO SI RITROVANO DOPO 70 ANNI E SI SPOSANO
E' proprio vero che l'amore non ha eta' ed e' senza tempo. Due anziani di Lecco si ritrovano attraverso i social, si incontrano dopo 70 anni e si sposano. Una storia a lieto fine quella di due persone di Lecco, Antonia 86 anni e Giovanni, 89 anni. Separati dalla guerra, non hanno mai smesso di amarsi malgrado nel tempo abbiano costruito, ciascuno, le proprie famiglie. Ma grazie ai social e con l'aiuto di parenti e amici, si sono ritrovati. Dopo 70 anni di separazione, si sono sposati in una chiesa di Lecco. Lei in pelliccia, lui in smoking, si sono detti 'si' dopo una vita intera a cercarsi. Il prete che ha officiato la messa ha detto loro: il vostro sogno, ora, si sta avverando. E' la conferma che nella vita non bisogna mai dire mai. Se amate qualcuno, cercatelo. Trovatelo e, appena possibile, sposatelo. Antonia e Giovanni hanno creduto in quel sogno che e' diventato realta'.
sabato 13 dicembre 2014
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VACANZE NATALIZIE: E' BOOM DEI VIAGGI DI COPPIA ALL'INSEGNA DEL ROMANTICISMO
C'e' la crisi ma in vacanza ci si va comunque. Non solo: quest'anno le ferie natalizie sono all'insegna del romanticismo. In queste settimane si sposteranno dieci milioni di italiani e in molti preferiranno le citta' d'arte alla montagna. Benche' le montagne innevate siano quanto piu' di romantico ci sia. E' boom dei viaggi di coppia, c'e' voglia d'amore in giro. A segnalare l’intenzione di fare una villeggiatura con il partner è il 35% degli intervistati, contro il 26% dello scorso anno. Ma tutto all'insegna della prudenza tanto che molti dei vacanzieri passeranno Natale e più ancora Capodanno in casa di amici e parenti. Torna a crescere, ma di poco, la spesa media per persona prevista, quest’anno a quota 622 euro: il 3% in più dei 601 euro rilevati nel 2013, ma ancora il 10% in meno dei 694 euro di budget indicati nel 2007, prima della crisi.E’ quanto emerge dal Sondaggio Confesercenti Swg sui consumi turistici di Natale e Capodanno degli italiani in occasione delle Feste 2014. Un italiano su dieci andra' fuori per la notte di San Silvestro. Il 5% degli intervistati ha invece indicato Natale, mentre il 7% andrà in villeggiatura in un altro periodo delle prossime feste.
Il 37% di chi ha intenzione di fare una vacanza durante le prossime
feste andrà in viaggio con la famiglia: una quota in leggera diminuzione rispetto al 39% rilevato nel 2013. Cala invece la percentuale di italiani in vacanza con gli amici, che passa dal 26 al 21%, e di chi invece sceglie di viaggiare solo (dal 7 al 5%). Stabili al 2% i fedelissimi dei gruppi organizzati.In media, le vacanze degli italiani nel 2014 dureranno 6,3 giorni. Anche in questo caso si tratta di un dato in linea con il 2013, quando la durata media si era assestata sui 6 giorni. Quest’anno, però, si segnala la diminuzione delle mini-vacanze di due giorni, indicate dall’11% dei nostri concittadini contro il 14% del 2013, e il contemporaneo aumento della quota di chi invece farà un viaggio di 6-7 giorni, passata dal 10% dello scorso anno al 15%.
Quasi un italiano su tre (il 31%) sceglierà di alloggiare in casa di amici o parenti. Il 23% preferisce per le prossime vacanze un albergo o una pensione, mentre il 20% pernotterà in una casa in affitto, un B&B o un ostello. Stabile al 9%, come lo scorso anno, la quota di italiani che sceglie di stare in campeggio, camper, villaggio, agriturismo, altre strutture all’aria aperta, mentre diminuiscono ulteriormente i nostri concittadini che approfitteranno di una seconda casa di proprietà: nel 2014 sono il 17%, nel 2007 erano il 21%.
La maggior parte assoluta (74%) degli intervistati passerà le vacanze in Italia, mentre il 20% opterà per una destinazione europea. Cresce il numero di italiani in viaggio oltre i confini del continente: quest’anno sarà il 6%, contro il 4% del 2013. Complessivamente, per il 35% dei nostri connazionali in viaggio si profila una vacanza all’insegna della cultura e delle città d’arte, mentre il 29% ha scelto una meta in montagna.
sabato 13 dicembre 2014
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Il 37% di chi ha intenzione di fare una vacanza durante le prossime
feste andrà in viaggio con la famiglia: una quota in leggera diminuzione rispetto al 39% rilevato nel 2013. Cala invece la percentuale di italiani in vacanza con gli amici, che passa dal 26 al 21%, e di chi invece sceglie di viaggiare solo (dal 7 al 5%). Stabili al 2% i fedelissimi dei gruppi organizzati.In media, le vacanze degli italiani nel 2014 dureranno 6,3 giorni. Anche in questo caso si tratta di un dato in linea con il 2013, quando la durata media si era assestata sui 6 giorni. Quest’anno, però, si segnala la diminuzione delle mini-vacanze di due giorni, indicate dall’11% dei nostri concittadini contro il 14% del 2013, e il contemporaneo aumento della quota di chi invece farà un viaggio di 6-7 giorni, passata dal 10% dello scorso anno al 15%.
Quasi un italiano su tre (il 31%) sceglierà di alloggiare in casa di amici o parenti. Il 23% preferisce per le prossime vacanze un albergo o una pensione, mentre il 20% pernotterà in una casa in affitto, un B&B o un ostello. Stabile al 9%, come lo scorso anno, la quota di italiani che sceglie di stare in campeggio, camper, villaggio, agriturismo, altre strutture all’aria aperta, mentre diminuiscono ulteriormente i nostri concittadini che approfitteranno di una seconda casa di proprietà: nel 2014 sono il 17%, nel 2007 erano il 21%.
La maggior parte assoluta (74%) degli intervistati passerà le vacanze in Italia, mentre il 20% opterà per una destinazione europea. Cresce il numero di italiani in viaggio oltre i confini del continente: quest’anno sarà il 6%, contro il 4% del 2013. Complessivamente, per il 35% dei nostri connazionali in viaggio si profila una vacanza all’insegna della cultura e delle città d’arte, mentre il 29% ha scelto una meta in montagna.
sabato 13 dicembre 2014
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ARRIVA IN ITALIA IL VACCINO CONTRO L'HERPES ZOSTER
Arriva in Italia il vaccino contro l'herpes zoster, infezione sulla pelle
comunemente conosciuta come fuoco di Sant'Antonio. Il primo
vaccino contro il VVZ - Herpes zoster e' stato approvato in Europa e a breve sara' a disposizione anche in Italia, per gli over 50 anni. Si tratta di una patologia dolorosissima per quanti l'hanno conosciuta e curata non senza strascichi e problemi per la salute. Il virus dell'herpes zoster, patologia dormiente nei gangli della pelle che tende a risvegliarsi intorno ai 50 anni, e' responsabile della varicella, malattia tipicamente infantile. Sebbene, ad oggi, ci siano farmaci efficaci per contrastare tale dolorosa e cronicizzante patologia, la notizia del vaccino e' accolta con favore da coloro che hanno sperimentato i dolori dello zoster e una speranza per tutti gli altri che ne soffriranno in futuro. La speranza e' quella di far sparire l'herpes zoster nello specifico ma, soprattutto, che la scienza ( e la volonta' delle case farmaceutiche...)riesca a trovare una cura definitiva anche per gli herpes simplex, vescicole dolorose e antiestetiche che appaiono solitamente sulle labbra, intorno alla bocca e su altri parti del viso, in particolari condizioni di stress. Gli herpes muovono un altissimo giro d'affari per la case farmaceutiche che si danno da fare per creare sempre nuove e inutili cremine per puntellare le vescicole e cerotti labiali per nascondere gli inestetismi. Chi ne soffre sa quanto inutili siano questi rimedi: una volta esploso, l'herpes non si ferma neppure con le cannonate. Per quanto riguarda il vaccino contro l'herpes zoster, questa e' sicuramente una grande notizia ma si dovranno valutare gli effetti collaterali del farmaco.
sabato 13 dicembre 2014
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comunemente conosciuta come fuoco di Sant'Antonio. Il primo
vaccino contro il VVZ - Herpes zoster e' stato approvato in Europa e a breve sara' a disposizione anche in Italia, per gli over 50 anni. Si tratta di una patologia dolorosissima per quanti l'hanno conosciuta e curata non senza strascichi e problemi per la salute. Il virus dell'herpes zoster, patologia dormiente nei gangli della pelle che tende a risvegliarsi intorno ai 50 anni, e' responsabile della varicella, malattia tipicamente infantile. Sebbene, ad oggi, ci siano farmaci efficaci per contrastare tale dolorosa e cronicizzante patologia, la notizia del vaccino e' accolta con favore da coloro che hanno sperimentato i dolori dello zoster e una speranza per tutti gli altri che ne soffriranno in futuro. La speranza e' quella di far sparire l'herpes zoster nello specifico ma, soprattutto, che la scienza ( e la volonta' delle case farmaceutiche...)riesca a trovare una cura definitiva anche per gli herpes simplex, vescicole dolorose e antiestetiche che appaiono solitamente sulle labbra, intorno alla bocca e su altri parti del viso, in particolari condizioni di stress. Gli herpes muovono un altissimo giro d'affari per la case farmaceutiche che si danno da fare per creare sempre nuove e inutili cremine per puntellare le vescicole e cerotti labiali per nascondere gli inestetismi. Chi ne soffre sa quanto inutili siano questi rimedi: una volta esploso, l'herpes non si ferma neppure con le cannonate. Per quanto riguarda il vaccino contro l'herpes zoster, questa e' sicuramente una grande notizia ma si dovranno valutare gli effetti collaterali del farmaco.
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34ENNE IN MANETTE A PESCARA: SI DOPAVA CON FARMACI PER CANI
Un 34enne di Montesilvano è stato arrestato dai carabinieri del Nas di Pescara per ricettazione e falsificazione di ricette mediche. L'uomo, palestrato, con la fissa dei muscoli sempre piu' gonfi, si dopava con farmaci destinati ai cani e acquistati con ricette rubate ai veterinari. Medicinali che erano delle vere e proprie bombe per la salute. Acne, ginecomastia, ritenzione idrica, malattie cardiovascolari, patologie tumorali, impotenza, alopecia prematura, sono solo alcuni degli effetti devastanti di tali farmaci sulla salute.
sabato 13 dicembre 2014
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DA LONDRA L'ULTIMA TENDENZA: PALLINE DI NATALE PER DECORARE LE BARBE
Palline di Natale per decorare le barbe, anziche' gli abeti. E' la nuova moda che impazza nel Regno Unito. L'idea nasce da un prototipo creato dalla societa' di comunicazione Grey London per un servizio fotografico da utilizzare come cartoline di auguri natalizi. Adesso pero' sembra che la nuova moda di stagione promette di invadere le strade di Londra e oltre. Infatti, gli ordinativi per un certo tipo di palline piccole e colorate stanno fioccando da America e Australia. Si chiamano 'Beard Baubles': una confezione di 14 palline di Natale pensate per decorare le barbe invece dell'albero. Non e' detto che prima o poi la follia ntalizia non faccia impazzire anche l'Europa.
sabato 13 dicembre 2014
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POLEMICHE PER LO SPOT: LA TUA BIMBA DI 2 ANNI HA BISOGNO DI UN REGGISENO?
Una pubblicità choc, oltre ogni limite: "La tua bambina di 2 anni necessita di un reggiseno?" Non è la nuova pubblicità di Victoria's Secrets né di Intimissimi, ma del marchio John Lewis che ha creato reggiseni per le bimbe di appena due anni. Naturalmente, l'iniziativa ha destato clamore e scandalo. Polemici gli internauti credono che è un "peccato" sessualizzare i bambini in questo modo. La lingerie coi colori pastello è stato rimossa dal sito di John Lewis, dopo un susseguirsi di denunce di madri "disgustate".Un portavoce dell'azienda ha garantito che non c'era "un errore" e che la linea di questi reggiseni è stata realizzata per le adolescenti di età compresa tra gli 11 anni e più. Nel negozio, eppure sono bene in mostra insieme con giubbotti e pantaloni per bambine di due anni.
sabato 13 dicembre 2014
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ALIMENTI: DA OGGI SUI PRODOTTI IN COMMERCIO ETICHETTE PIU' CHIARE
A partire da sabato 13 dicembre "i cittadini europei vedranno i risultati di anni di lavoro per migliorare le regole di etichettatura delle derrate alimentari". È il primo commento del commissario europeo per la salute e la sicurezza alimentare, Vytenis Andriukaitis, all'entrata in vigore della nuova normativa sull'etichettatura, dopo un lungo periodo di transizione di tre anni, per permettere all'industria agroalimentare di adeguarsi.Con la nuova normativa, spiega il commissario, "le informazioni chiave sulla composizione del prodotto acquistato, appariranno in modo più leggibile sulle etichette e questo permetterà ai consumatori di fare delle scelte consapevoli al momento dell'acquisto di un alimento". Inoltre, "le nuove regole porranno il consumatore in primo piano, forniranno delle informazioni più chiare ai cittadini, in una maniera che è gestibile per le imprese".sabato 13 dicembre 2014
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venerdì 12 dicembre 2014
FARMACEUTICA: RITIRATI DAL MERCATO CIALIS E VENOSMINE
Ritirato dal mercato un lotto del farmaco Cialis, utilizzato nelle disfunzioni erettili. Il provvedimento e' stato adottato dall'agenzia federale per farmaci e prodotti per la salute olandese (IGZ) che ha
preventivamente rimosso dal mercato il lotto del farmaco Cialis 20
mg numero 2.251.489, data di scadenza 08/2016 importato
parallelamente dall' Italia e sospettato di essere contraffatto. Il farmaco farlocco presenta le seguenti
caratteristiche:
- assenza dell'ologramma tipica sull'imballaggio secondario;
- etichette di tracciabilità con il numero di serie 009.746.984;
- materiali di imballaggio non corrispondono al vero e proprio prodotto di Eli Lilly
- numeri di lotto e scadenze corrispondono ad una vera partita da Eli
Lilly commercializzato in Spagna e in Italia.
Le confezioni contraffatte sono state vendute ad un commerciante
olandese in parallelo dal grossista Pharmazena SrI (IT), che li acquistati
da un altro operatore italiano, che è in fase di ispezione da parte dei
carabinieri dei NAS.Un pacchetto è stato inviato al Forensic Laboratories
Lilly a Indianapolis (USA) per ulteriori indagini e test.Non si conoscono
ad oggi eventi avversi per quanto riguarda il numero di lotto Coinvolto
(C251489) di Cialis20 mg. Il farmaco viene usato per il trattamento delle disfunzioni erettili maschili, la comune impotenza che consiste
nell'incapacità di raggiungere o mantenere un'erezione sufficiente per un'attività sessuale soddisfacente. Affinché Cialis abbia effetto, è
necessaria la stimolazione sessuale.
Su versanti simili, l'Agenzia Italiana del Farmaco ha vietato in via precauzionale l'utilizzo del medicinale Venosmine 450 mg buste con decorrenza immediata. Il prodotto è indicato per la terapia sintomatica della insufficienza venosa cronica: sensazione di pesantezza alle gambe, prurito a livello delle zone malleolari, dolore al lato mediale delle gambe (lungo il tragitto della vena safena interna), irrequietezza delle gambe durante le prime ore della notte(sindrome delle gambe senza riposo), crampi notturni ai polpacci, edema iniziale delle gambe. Coadiuvante nel trattamento della malattia varicosa conclamata (flebectasie, alterazioni del tro-fismo cutaneo della gamba, eczemi, indurimenti, ulcere varicose); nel trattamento della sindrome post flebitica; nel trattamento delle emorroidi interne ed esterne. Stati di fragilita` capillare ingenere
(ecchimosi, ematomi, porpora, emorragie delle gengive)..
Il divieto è scaturito dalle risultanze di un’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Frosinone e condotta dal N.A.S. Carabinieri di Latina congiuntamente con l’Agenzia Italiana del Farmaco, che hanno già portato nel giugno 2013 al ritiro dei lotti di Ozopulmin prodotto dalla ditta Geymonat, ed al divieto di utilizzo di tutti i lotti in corso di validità dei medicinali tra cui il Venosmine fabbricati presso la stessa officina di produzione Geymonat, a causa di sospetti difetti di qualità. Si tratta di un provvedimento, emanato dall’Aifa a conferma dei risultati delle verifiche straordinarie che sono state disposte per tutte le confezioni in commercio prodotte dell’azienda, per un valore stimato di diversi milioni di euro, adottato a seguito di costanti azioni di monitoraggio volte a ridurre ogni rischio, anche solo ipotetico, per la salute dei pazienti, legate nello specifico alla possibile presenza di un quantitativo di principio attivo inferiore a quello approvato e indicato in etichetta.
venerdi 12 dicembre 2014
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preventivamente rimosso dal mercato il lotto del farmaco Cialis 20
mg numero 2.251.489, data di scadenza 08/2016 importato
parallelamente dall' Italia e sospettato di essere contraffatto. Il farmaco farlocco presenta le seguenti
caratteristiche:
- assenza dell'ologramma tipica sull'imballaggio secondario;
- etichette di tracciabilità con il numero di serie 009.746.984;
- materiali di imballaggio non corrispondono al vero e proprio prodotto di Eli Lilly
- numeri di lotto e scadenze corrispondono ad una vera partita da Eli
Lilly commercializzato in Spagna e in Italia.
Le confezioni contraffatte sono state vendute ad un commerciante
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Lilly a Indianapolis (USA) per ulteriori indagini e test.Non si conoscono
ad oggi eventi avversi per quanto riguarda il numero di lotto Coinvolto
(C251489) di Cialis20 mg. Il farmaco viene usato per il trattamento delle disfunzioni erettili maschili, la comune impotenza che consiste
nell'incapacità di raggiungere o mantenere un'erezione sufficiente per un'attività sessuale soddisfacente. Affinché Cialis abbia effetto, è
necessaria la stimolazione sessuale.
Su versanti simili, l'Agenzia Italiana del Farmaco ha vietato in via precauzionale l'utilizzo del medicinale Venosmine 450 mg buste con decorrenza immediata. Il prodotto è indicato per la terapia sintomatica della insufficienza venosa cronica: sensazione di pesantezza alle gambe, prurito a livello delle zone malleolari, dolore al lato mediale delle gambe (lungo il tragitto della vena safena interna), irrequietezza delle gambe durante le prime ore della notte(sindrome delle gambe senza riposo), crampi notturni ai polpacci, edema iniziale delle gambe. Coadiuvante nel trattamento della malattia varicosa conclamata (flebectasie, alterazioni del tro-fismo cutaneo della gamba, eczemi, indurimenti, ulcere varicose); nel trattamento della sindrome post flebitica; nel trattamento delle emorroidi interne ed esterne. Stati di fragilita` capillare ingenere
(ecchimosi, ematomi, porpora, emorragie delle gengive)..
Il divieto è scaturito dalle risultanze di un’indagine coordinata dalla Procura della Repubblica di Frosinone e condotta dal N.A.S. Carabinieri di Latina congiuntamente con l’Agenzia Italiana del Farmaco, che hanno già portato nel giugno 2013 al ritiro dei lotti di Ozopulmin prodotto dalla ditta Geymonat, ed al divieto di utilizzo di tutti i lotti in corso di validità dei medicinali tra cui il Venosmine fabbricati presso la stessa officina di produzione Geymonat, a causa di sospetti difetti di qualità. Si tratta di un provvedimento, emanato dall’Aifa a conferma dei risultati delle verifiche straordinarie che sono state disposte per tutte le confezioni in commercio prodotte dell’azienda, per un valore stimato di diversi milioni di euro, adottato a seguito di costanti azioni di monitoraggio volte a ridurre ogni rischio, anche solo ipotetico, per la salute dei pazienti, legate nello specifico alla possibile presenza di un quantitativo di principio attivo inferiore a quello approvato e indicato in etichetta.
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SCHEGGE DI VETRO E SALMONELLA: CARREFOUR RITIRA DAGLI SCAFFALI TARTUFI E ALBUME
Carrefour ritira dagli scaffali due prodotti alimentari. Uno a rischio salmonella, l'altro causa detriti di vetro nei tartufi al liquore. Oltre ai tartufi neri allo Strega da 200 grammi, di cui abbiamo dato notizia nei giorni scorsi, dal commercio e' stato ritirato anche l'albume liquido "Facilissimo" da un chilo per 6, spesso utilizzato per i dolci. Per questo ultimo e' stato lanciato l'allarme salmonella. Nei tartufi, invece, ci sarebbero schegge di vetro nella confezione. Entrambi i prodotti saranno rimborsati agli acquirenti.
venerdi 12 dicembre 2014
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giovedì 11 dicembre 2014
ESTETICA: DAGLI USA STOP AGLI AGHI, ARRIVA IL LASER PER SPIANARE LE RUGHE
La tecnologia laser PicoSure, già utilizzata per la rimozione dei tatuaggi e per il rimodellamento di cicatrici da acne, ha ricevuto il nulla osta dalla FDA (Food and Drug Administration, Agenzia per gli Alimenti e i Medicinali) è per il trattamento di rughe e linee sottili. La tecnica e' già utilizzata per la le terapie evidenziate che è stata approvata dall'ente governativo statunitense che si occupa della regolamentazione dei prodotti alimentari e farmaceutici.Studi clinici hanno segnalato un tasso di soddisfazione del paziente dell'84 % al momento del primo aggiornamento del mese e soddisfazione del 92 % per il quarto mese di follow-up.PicoSure ha ricevuto il nulla osta dall'FDA per il trattamento di cicatrici da acne il 29 luglio e l'azienda segnala che gli studi clinici hanno dimostrato che il 77 % dei pazienti raggiunge oltre il 50 % del miglioramento come valutato dai medici.La capogruppo Cynosure distribuisce i propri prodotti in 120 paesi del mondo, e PicoSure è disponibile in Europa, Asia e Nord America.I trattamenti laser non sono niente di nuovo, e le altre opzioni includono Sharplight, che ha un trio di macchine che funzionano a velocità diverse per trattamenti tra cui la riduzione di linee sottili e le cicatrici da acne.
giovedi 11 dicembre 2014
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mercoledì 10 dicembre 2014
UN FARMACO RIDA' SPERANZA AI PARALIZZATI
Un farmaco dà nuove speranze a chi è rimasto paralizzato. Il risultato lo si deve ad un gruppo di ricercatori del Case Western Reserve University School of Medicine, in Ohio, che avrebbe infatti sperimentato, con apparente successo, un farmaco in grado di riparare lesioni spinali. Il farmaco messo a punto sarebbe in grado di formare nuovi nervi, riparando nel contempo la lesione spinale responsabile dello stato di paralisi. Essendo un nuovo farmaco ancora in fase di sviluppo, è per ora stato testato solo su topi da laboratorio ma presto i ricercatori procederanno ora a raccogliere i dati necessari per iniziare anche la sperimentazione su uomo. Ma i primi risultati sembrano più che soddisfacenti. A seguito dell'iniezione della molecola tirosin-fosfatasi, i topolini aventi lesioni spinali hanno recuperato la loro capacità di movimento e il controllo della vescica. A dire dei ricercatori il risultato è sensazionale. Il recupero è così impressionante che su alcuni dei topi trattati è difficile dire che vi è stato un danno spinale.
mercoledi 10 dicembre 2014
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martedì 9 dicembre 2014
IL PROZAC PER COMBATTERE GLI SBALZI D'UMORE DELLA SINDROME PREMESTRUALE
L'antidepressivo Prozac per combattere gli sbalzi d'umore della
sindrome premestruale. Giorni di passione per le donne che si sentono sempre rimbrottare: sei nevrotica, come mai? Ma tanto gli uomini non capiranno mai perche' le donne, a pochi giorni dal ciclo, sclerano con molta facilita'. Cio' che bisogna spiegare agli uomini e' che le donne non potranno mai contenere gli sbalzi d'umore perche' essi non sono controllabili. Neppure se ci si impegnano, le signore fertili, potranno mai combattere contro quei giorni malefici di nervosismo affatto latente. Lo dice anche la scienza. Ebbene, uno studio della Bristol University, pubblicato sul British Journal of Pharmacology, sostiene che 'l'irritabilita' e gli sbalzi d'umore della sindrome premestruale sono causati dalla riduzione dei livelli di un ormone, il progesterone, che mantiene sotto controllo le emozioni. Secondo i ricercatori, il Prozac aumenta i livelli di questo sedativo naturale, bloccando gli sbalzi d'umore di cui soffrono le donne durante tutto il ciclo. Le dosi di Prozac contro la sindrome premestruale dovrebbero essere piu' piccole di quelle utilizzate per trattare la depressione, tagliando cosi' il rischio di soffrire dei tipici effetti collaterali di chi fa uso del farmaco antidepressivo'. Ovviamente, il farmaco va preso sempre sotto stretto controllo medico.
'La sindrome premestruale - ha spiegato Thelma Lovick, che ha partecipato allo studio - e' un problema enorme che riguarda qualcosa come l'80 per cento delle donne'. I ricercatori hanno scoperto che i sintomi della sindrome premestruale sembrano essere provocati da un calo dei livelli di progesterone circa una settimana prima dell'inizio delle mestruazioni. Normalmente un prodotto di scarto del progesterone e' l'allopregnanolone che agisce come tranquillante naturale e mantiene sotto controllo i circuiti cerebrali che controllano le emozioni. Quando i livelli di progesterone diminuiscono, la produzione di questo sedativo si riduce e le emozioni esplodono. I ricercatori hanno testato piccole dosi di Prozac sui ratti. I risultati hanno dimostrato che il Prozac potrebbe essere un candidato ideale contro la sindrome premestruale.
martedi 9 dicembre 2014
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sindrome premestruale. Giorni di passione per le donne che si sentono sempre rimbrottare: sei nevrotica, come mai? Ma tanto gli uomini non capiranno mai perche' le donne, a pochi giorni dal ciclo, sclerano con molta facilita'. Cio' che bisogna spiegare agli uomini e' che le donne non potranno mai contenere gli sbalzi d'umore perche' essi non sono controllabili. Neppure se ci si impegnano, le signore fertili, potranno mai combattere contro quei giorni malefici di nervosismo affatto latente. Lo dice anche la scienza. Ebbene, uno studio della Bristol University, pubblicato sul British Journal of Pharmacology, sostiene che 'l'irritabilita' e gli sbalzi d'umore della sindrome premestruale sono causati dalla riduzione dei livelli di un ormone, il progesterone, che mantiene sotto controllo le emozioni. Secondo i ricercatori, il Prozac aumenta i livelli di questo sedativo naturale, bloccando gli sbalzi d'umore di cui soffrono le donne durante tutto il ciclo. Le dosi di Prozac contro la sindrome premestruale dovrebbero essere piu' piccole di quelle utilizzate per trattare la depressione, tagliando cosi' il rischio di soffrire dei tipici effetti collaterali di chi fa uso del farmaco antidepressivo'. Ovviamente, il farmaco va preso sempre sotto stretto controllo medico.
'La sindrome premestruale - ha spiegato Thelma Lovick, che ha partecipato allo studio - e' un problema enorme che riguarda qualcosa come l'80 per cento delle donne'. I ricercatori hanno scoperto che i sintomi della sindrome premestruale sembrano essere provocati da un calo dei livelli di progesterone circa una settimana prima dell'inizio delle mestruazioni. Normalmente un prodotto di scarto del progesterone e' l'allopregnanolone che agisce come tranquillante naturale e mantiene sotto controllo i circuiti cerebrali che controllano le emozioni. Quando i livelli di progesterone diminuiscono, la produzione di questo sedativo si riduce e le emozioni esplodono. I ricercatori hanno testato piccole dosi di Prozac sui ratti. I risultati hanno dimostrato che il Prozac potrebbe essere un candidato ideale contro la sindrome premestruale.
martedi 9 dicembre 2014
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UNA INIEZIONE DI CELLULE STAMINALI PER COMBATTERE L'ARTRITE
A milioni di cittadini in tutto il mondo potrebbe essere risparmiata
l'agonia paralizzante dovuta ai dolori dell'artrite dopo un importante
passo avanti di alcuni scienziati.Hanno sviluppato una nuova semplice tecnica pionieristica per generare cellule che possono andare a ricrescere al posto della cartilagine e delle ossa danneggiate.Il processo offre grande speranza per chi soffre di dolore quotidiano a causa della condizione degenerativa congiunta.Spianata la strada per un trattamento rapido - possibile con una singola iniezione di cellule staminali - direttamente nell'articolazione effettuata alla fine dell'agonia.Milioni di cittadini in tutto il globo soffrono di artrosi, che è causato dall'usura delle articolazioni dove la cartilagine che ammortizza il movimento è
stata consumata. Le ossa quindi vengono a contatto con le altre e l'attrito generato rende le articolazioni gonfie ed estremamente
dolorosa.Ora, i ricercatori della University of Texas Health Science
Centre negli Stati Uniti, hanno utilizzato una combinazione di piccole
molecole per generare le cellule di topo che possono formare le ossa e la cartilagine. E sostengono che il nuovo metodo potrebbe consentire loro di far ricrescere ossa rotte e riparare i danni della cartilagine per nuovi dischi e articolazioni.Le proteine sono instabili e costose da produrre, e il costo è uno degli ostacoli che limita la capacità degli scienziati di produrre le quantità necessarie per gli scopi clinci.Il nuovo metodo potrebbe rivoluzionare il trattamento per la condizione perché non avrebbe molti degli effetti collaterali dei trattamenti basati sui farmaci correnti per la cura della malattia.L'equipe di ricerca guidata dal dottor Naoki Nakayama, ha creato speciali cellule staminali conosciute come cellule staminali pluripotenti da embrioni di topo.Questo tipo di cellule staminali ha la capacità di diventare qualsiasi tipo di cellula del corpo.Il team ha usato poi piccole molecole per "convincerle" a trasformarsi in cellule che possono formare la cartilagine, chiamate condrociti.Il dottor Nakayama, cui studio è pubblicato sul giornale "Development", ha detto: "le attuali strategie di generazione delle cellule generalmente utilizzano proteine per dirigere le cellule staminali per dare origine a cellule funzionali di interesse."Tali proteine agiscono sulle cellule bersaglio attraverso molteplici meccanismi, non tutti necessariamente aiutano a conseguire l'obiettivo generale di generazione di condrociti."Inoltre, le proteine sono instabili e costose da produrre, e il costo è uno degli ostacoli che limita la capacità degli scienziati di produrre le quantità necessarie per scopi clinici."Al
contrario, piccole molecole sono generalmente più durature rispetto alle proteine nella cultura e anche poco costose da produrre su larga scala. Consentono, inoltre, un particolare meccanismo attivabile più precisamente."Utilizzando cellule staminali embrionali e piccole molecole, il team è stato in grado di generare cellule che sembrano e si comportano come le cellule dei precursori dei condrociti che sono destinate alla produzione della cartilagine per la formazione della spina dorsale e dei dischi.Quando tale cartilagine è stata trapiantata nei topi, sono stati in grado di formare strutture ossee.Nakayama ha detto che la strategia del team offre un grande potenziale nella riparazione di difetti ossei attraverso cartilagine o potenzialmente di cartilagine danneggiata per il futuro.Questo è perché la tecnica può essere facilmente implementata per produrre grandi quantità di cartilagine formando i condrociti.Stephen Simpson, direttore della ricerca presso la Arthritis Research UK ha detto: "le cellule staminali agiscono come un kit di riparazione del corpo, perché hanno la capacità unica di diventare molti tipi differenti di cellule del corpo."Questo significa che esse hanno un
grande potenziale per l'utilizzo nella riparazione della cartilagine
danneggiata in milioni di persone che vivono con il dolore dell'artrite su base giornaliera."Questo è un interessante studio con risultati
promettenti, che diffonde luce sui modi in cui le cellule staminali
possono essere incoraggiati a trasformarsi in cellule della cartilagine. Tuttavia, ulteriori ricerche saranno richieste prima di poter sapere se questo approccio specifico sarà adatto per la riparazione di danni della cartilagine e di ossa umane."Arthritis Research UK ha investito in un centro di ingegneria tissutale, che mira a identificare il miglior tipo di cellule staminali per la riparazione della cartilagine che potrebbe contribuire a prevenire o alleviare i sintomi nei soggetti con artrosi precoce".Ogni anno, rileva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, i sistema sanitari nazionali di mezzo mondo spendono miliardi di euro per protesi di anca e del ginocchio. Un nuovo trattamento per l'artrosi di questo tipo farebbe risparmiare ingenti risorse ai nostri sistemi di welfare anche perchè i trattamenti correnti possono solo alleviare i sintomi dolorosi della malattia.Anche alcuni farmaci che riescono a rallentare la progressione della malattia non ne risolvono le cause ed alla fine si è quasi sempre costretti a costosi impianti. Non di rado infatti, alcuni pazienti sono stati costretti a subire due operazioni di sostituzione dell'articolazione perché le anche artificiali o le articolazioni del ginocchio possono usurarsi dopo soli 15 anni.
martedi 9 dicembre 2014
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l'agonia paralizzante dovuta ai dolori dell'artrite dopo un importante
passo avanti di alcuni scienziati.Hanno sviluppato una nuova semplice tecnica pionieristica per generare cellule che possono andare a ricrescere al posto della cartilagine e delle ossa danneggiate.Il processo offre grande speranza per chi soffre di dolore quotidiano a causa della condizione degenerativa congiunta.Spianata la strada per un trattamento rapido - possibile con una singola iniezione di cellule staminali - direttamente nell'articolazione effettuata alla fine dell'agonia.Milioni di cittadini in tutto il globo soffrono di artrosi, che è causato dall'usura delle articolazioni dove la cartilagine che ammortizza il movimento è
stata consumata. Le ossa quindi vengono a contatto con le altre e l'attrito generato rende le articolazioni gonfie ed estremamente
dolorosa.Ora, i ricercatori della University of Texas Health Science
Centre negli Stati Uniti, hanno utilizzato una combinazione di piccole
molecole per generare le cellule di topo che possono formare le ossa e la cartilagine. E sostengono che il nuovo metodo potrebbe consentire loro di far ricrescere ossa rotte e riparare i danni della cartilagine per nuovi dischi e articolazioni.Le proteine sono instabili e costose da produrre, e il costo è uno degli ostacoli che limita la capacità degli scienziati di produrre le quantità necessarie per gli scopi clinci.Il nuovo metodo potrebbe rivoluzionare il trattamento per la condizione perché non avrebbe molti degli effetti collaterali dei trattamenti basati sui farmaci correnti per la cura della malattia.L'equipe di ricerca guidata dal dottor Naoki Nakayama, ha creato speciali cellule staminali conosciute come cellule staminali pluripotenti da embrioni di topo.Questo tipo di cellule staminali ha la capacità di diventare qualsiasi tipo di cellula del corpo.Il team ha usato poi piccole molecole per "convincerle" a trasformarsi in cellule che possono formare la cartilagine, chiamate condrociti.Il dottor Nakayama, cui studio è pubblicato sul giornale "Development", ha detto: "le attuali strategie di generazione delle cellule generalmente utilizzano proteine per dirigere le cellule staminali per dare origine a cellule funzionali di interesse."Tali proteine agiscono sulle cellule bersaglio attraverso molteplici meccanismi, non tutti necessariamente aiutano a conseguire l'obiettivo generale di generazione di condrociti."Inoltre, le proteine sono instabili e costose da produrre, e il costo è uno degli ostacoli che limita la capacità degli scienziati di produrre le quantità necessarie per scopi clinici."Al
contrario, piccole molecole sono generalmente più durature rispetto alle proteine nella cultura e anche poco costose da produrre su larga scala. Consentono, inoltre, un particolare meccanismo attivabile più precisamente."Utilizzando cellule staminali embrionali e piccole molecole, il team è stato in grado di generare cellule che sembrano e si comportano come le cellule dei precursori dei condrociti che sono destinate alla produzione della cartilagine per la formazione della spina dorsale e dei dischi.Quando tale cartilagine è stata trapiantata nei topi, sono stati in grado di formare strutture ossee.Nakayama ha detto che la strategia del team offre un grande potenziale nella riparazione di difetti ossei attraverso cartilagine o potenzialmente di cartilagine danneggiata per il futuro.Questo è perché la tecnica può essere facilmente implementata per produrre grandi quantità di cartilagine formando i condrociti.Stephen Simpson, direttore della ricerca presso la Arthritis Research UK ha detto: "le cellule staminali agiscono come un kit di riparazione del corpo, perché hanno la capacità unica di diventare molti tipi differenti di cellule del corpo."Questo significa che esse hanno un
grande potenziale per l'utilizzo nella riparazione della cartilagine
danneggiata in milioni di persone che vivono con il dolore dell'artrite su base giornaliera."Questo è un interessante studio con risultati
promettenti, che diffonde luce sui modi in cui le cellule staminali
possono essere incoraggiati a trasformarsi in cellule della cartilagine. Tuttavia, ulteriori ricerche saranno richieste prima di poter sapere se questo approccio specifico sarà adatto per la riparazione di danni della cartilagine e di ossa umane."Arthritis Research UK ha investito in un centro di ingegneria tissutale, che mira a identificare il miglior tipo di cellule staminali per la riparazione della cartilagine che potrebbe contribuire a prevenire o alleviare i sintomi nei soggetti con artrosi precoce".Ogni anno, rileva Giovanni D'Agata, presidente dello “Sportello dei Diritti”, i sistema sanitari nazionali di mezzo mondo spendono miliardi di euro per protesi di anca e del ginocchio. Un nuovo trattamento per l'artrosi di questo tipo farebbe risparmiare ingenti risorse ai nostri sistemi di welfare anche perchè i trattamenti correnti possono solo alleviare i sintomi dolorosi della malattia.Anche alcuni farmaci che riescono a rallentare la progressione della malattia non ne risolvono le cause ed alla fine si è quasi sempre costretti a costosi impianti. Non di rado infatti, alcuni pazienti sono stati costretti a subire due operazioni di sostituzione dell'articolazione perché le anche artificiali o le articolazioni del ginocchio possono usurarsi dopo soli 15 anni.
martedi 9 dicembre 2014
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lunedì 8 dicembre 2014
UNA PROTEINA PUO' COMBATTERE L'OBESITA'
Curare il diabete e l’obesità disattivando una proteina? Uno studio dell’Università cattolica di Loubain, in Belgio, ha dimostrato che è possibile.La proteina in questione, che ha un ruolo nella regolazione del peso corporeo, è la MyD88 e fa parte del sistema immunitario dell’intestino; si è scoperto che la sua disattivazione permette di consumare più energia, perdere peso e diminuire al contempo il diabete di tipo 2. I ricercatori hanno nutrito dei topi obesi e diabetici con una dieta ricca di grassi. Poi hanno indotto una mutazione per disattivare la MyD88 e osservato le modificazioni del sistema immunitario dell'intestino: hanno così verificato che era possibile controllare il consumo energetico e rallentare lo sviluppo del tessuto adiposo, riducendo l'infiammazione presente nell'obesità e proteggendo contro il diabete di tipo 2.L’applicazione sull’uomo è ancora lontana, ma la scoperta dimostra come il sistema immunitario intestinale svolge un ruolo nella regolazione del peso.
lunedi 8 dicembre 2014
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lunedi 8 dicembre 2014
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domenica 7 dicembre 2014
ATTENTI A FURTI E RAPINE CON L'IPNOSI
A me gli occhi e ti rapino. L'ipnosi non viene utilizzata solo a scopo terapeutico, ma, purtroppo, anche per commettere crimini.
Molti hanno sostenuto sin da tempi remoti di non essersi resi conto di come si era stati derubati da soggetti che neanche li avevano toccati ma avevano utilizzato parole o gesti particolari. Sull'uscio di casa che sia, o davanti a un bancomat, per strada. La spiegazione era sempre stata ricercata nell'ipnosi. Anche se in non rari casi, considerata l'età dei soggetti, si tratta di vere e proprie truffe. Il tipico esempio è quello del tecnico del gas che finge di dover controllare il contatore.Anche perchè non è difficile coinvolgere emotivamente un anziano solo in casa. Secondo alcuni esperti, ci sono molte persone dotate di quello che viene considerato un vero e proprio talento ipnotico che rivolgono verso chi è particolarmente idoneo ad essere condizionato. Per quanto riguarda le frodi, chi cade in questa trappola ha solitamente buona immaginazione e un'alta capacità di accettazione delle idee suggerite. E' sufficiente lasciarsi affascinare da un particolare atteggiamento o dal linguaggio del corpo. E il gioco è fatto: si eseguono tutti gli ordini ricevuti. Un'esecuzione involontaria, anche se il soggetto è perfettamente cosciente.Chi invece effettua "furti con l'ipnosi" utilizza strategie non molto diverse da quella descritta. Solo che sono preparate minuziosamente e spesso utilizzano anche complici per aumentare la confusione. Anche perchè le tecniche di confusione, distrazione (misdirection) e di sovraccarico sono tutte ottime per indurre uno stato di trance anche all'interno di un contesto terapeutico. Le tecniche per fare questo "genere di cose" sono molte e spaziano da quelle verbali a quelle non verbali. Lo “Sportello dei Diritti” mette in guardia da tutto cio' che può ormai accadere a chiunque di questi tempi nei quali a causa della crisi aumenta il numero di furti, rapine e frodi. E' evidente, tuttavia, che è difficile difendersi da criminali del genere e che forse l'unico modo è essere prevenuti. Sapere qual’è il rischio permette di stare in guardia e sapere cosa aspettarsi. Quando ci rendiamo conto che qualcuno che non conosciamo ci sta confondendo, interrompere la comunicazione e allontanarsi immediatamente disarma qualsiasi intento malevolo. E se si è in un negozio? Chiamate sempre in aiuto qualcuno, anche la polizia se necessario.
domenica 7 dicembre 2014
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Molti hanno sostenuto sin da tempi remoti di non essersi resi conto di come si era stati derubati da soggetti che neanche li avevano toccati ma avevano utilizzato parole o gesti particolari. Sull'uscio di casa che sia, o davanti a un bancomat, per strada. La spiegazione era sempre stata ricercata nell'ipnosi. Anche se in non rari casi, considerata l'età dei soggetti, si tratta di vere e proprie truffe. Il tipico esempio è quello del tecnico del gas che finge di dover controllare il contatore.Anche perchè non è difficile coinvolgere emotivamente un anziano solo in casa. Secondo alcuni esperti, ci sono molte persone dotate di quello che viene considerato un vero e proprio talento ipnotico che rivolgono verso chi è particolarmente idoneo ad essere condizionato. Per quanto riguarda le frodi, chi cade in questa trappola ha solitamente buona immaginazione e un'alta capacità di accettazione delle idee suggerite. E' sufficiente lasciarsi affascinare da un particolare atteggiamento o dal linguaggio del corpo. E il gioco è fatto: si eseguono tutti gli ordini ricevuti. Un'esecuzione involontaria, anche se il soggetto è perfettamente cosciente.Chi invece effettua "furti con l'ipnosi" utilizza strategie non molto diverse da quella descritta. Solo che sono preparate minuziosamente e spesso utilizzano anche complici per aumentare la confusione. Anche perchè le tecniche di confusione, distrazione (misdirection) e di sovraccarico sono tutte ottime per indurre uno stato di trance anche all'interno di un contesto terapeutico. Le tecniche per fare questo "genere di cose" sono molte e spaziano da quelle verbali a quelle non verbali. Lo “Sportello dei Diritti” mette in guardia da tutto cio' che può ormai accadere a chiunque di questi tempi nei quali a causa della crisi aumenta il numero di furti, rapine e frodi. E' evidente, tuttavia, che è difficile difendersi da criminali del genere e che forse l'unico modo è essere prevenuti. Sapere qual’è il rischio permette di stare in guardia e sapere cosa aspettarsi. Quando ci rendiamo conto che qualcuno che non conosciamo ci sta confondendo, interrompere la comunicazione e allontanarsi immediatamente disarma qualsiasi intento malevolo. E se si è in un negozio? Chiamate sempre in aiuto qualcuno, anche la polizia se necessario.
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