Gli anticorpi del sistema immunitario del lama, animale sudamericano, potrebbero sconfiggere il virus dell'Aids.
È un fatto nuovo e che dà speranza se può essere replicato in qualche modo con un'iniezione per gli esseri umani. La ricerca dimostra che gli anticorpi del lama sono efficaci contro almeno 60 ceppi del virus, che uccide più di 1 milione di persone ogni anno.Una dei ricercatori, Laura McCoy, ha dichiarato che questo dimostra che l'immunizzazione può indurre anticorpi potenti e ampiamente neutralizzanti in lama con caratteristiche simili agli anticorpi umani. A partire dal 2011, attualmente in tutto il mondo ci sono 33 milioni di persone che vivono con l'HIV e l'AIDS. Gli esperti hanno sinora ammesso che fino ad oggi i tentativi di sviluppare un vaccino efficace contro l'HIV sono stati "deludenti". La maggior parte delle ricerche precedenti di un vaccino si è concentrato sulla formazione del sistema immunitario umano per rilevare il virus e reagire contro di esso prima dell'infezione. I primi sintomi dell'HIV e AIDS si manifesta in alcuni casi attraverso sintomi di tipo influenzale quali febbre, linfoadenopatia (ingrossamento dei linfonodi), faringite (mal di gola), rash (manifestazioni cutanee), mialgia (dolore muscolare), malessere, piccole piaghe in bocca e nell’esofageo.Più raramente compaiono anche mal di testa, nausea e vomito, ingrossamento del fegato/milza, perdita di peso, mughetto, sintomi neurologici. Ma il nuovo studio, condotto dalla University College London (UCL), ha dimostrato che il lama, un grosso camelide originario del Sudamerica, produce "anticorpi neutralizzanti" non trovati in esseri umani che si sono dimostrati efficaci nel bloccare il virus mortale. L'approccio innovativo nell'esaminare la risposta del lama al virus è stato condotto dal ricercatore dell'UCL, la Dott. ssa Laura McCoy, la Prof. ssa Robin Weiss esperta del virus HIV e Theo Verrips, uno studioso esperto dell'anticorpo del lama. I tre scienziati hanno osservato che una combinazione di quattro anticorpi del lama può distruggere una vasta area del virus dell'HIV consentendo agli anticorpi di fissare il virus disarmandolo. Il team della McCoy aveva precedentemente scoperto uno di questi anticorpi. Ma l'ultimo studio, pubblicato sulla rivista Plos Pathogens, ha scoperto altri anticorpi destinati a diverse parti del virus ed è la combinazione degli anticorpi che lo rende così efficace.
sabato 20 dicembre 2014
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