Otto italiani su dieci non buttano il cibo scaduto al rientro dalle vacanze. Coldiretti lancia l'allarme. La dispensa rimane integra a causa della crisi e i cibi non si buttano. Questi i consigli di Coldiretti:'E' innanzitutto necessario verificare nelle case la data di scadenza dei cibi che va distinta però dal Termine Minimo di Conservazione (TMC) riportato con la dicitura 'da consumarsi preferibilmente entro' che indica la data fino alla quale il prodotto alimentare conserva le sue proprieta' organolettiche e gustative, o nutrizionali specifiche in adeguate condizioni di conservazione, senza con questo comportare rischi per la salute in caso di superamento seppur limitato della stessa. Si sottolinea però che tanto più ci si allontana dalla data di superamento del TMC, tanto più vengono a mancare i requisiti di qualità del prodotto, quale il sapore, odore, fragranza, ecc''.
''La data di scadenza vera e propria -precisa la Coldiretti- è invece la data entro cui il prodotto deve essere consumato ed anche il termine oltre il quale un alimento non può più essere posto in commercio. Tale data di consumo non deve essere superata altrimenti ci si può esporre a rischi importanti per la salute. Si applica ai prodotti preconfezionati, rapidamente deperibili come il latte fresco (7 giorni) e le uova (28 giorni)''
Da un punto di vista microbiologico ed è indicata con il termine 'da consumarsi entro' seguito dal giorno, il mese ed eventualmente l'anno e vale indicativamente per tutti i prodotti con una durabilità non superiore a 30 giorni. Al rientro dalle ferie una particolare attenzione -continua la Coldiretti- deve essere poi riservata al controllo della funzionalità del freezer e del congelatore per sincerarsi che non vi siano state interruzioni del funzionamento''.
''A questo proposito -precisa la Coldiretti- lo sviluppo di ghiaccio sulle confezioni esterne di surgelati o anche della carne sta ad indicare che è avvenuta una interruzione del freddo ed è quindi consigliabile non consumare i prodotti interessati. All'interno del frigorifero -continua la Coldiretti- vanno eliminate le confezioni già aperte di latte, succhi di frutta o conserve come pure quelle di tonno e sottoli se l'olio non copre integralmente il prodotto. Anche le vaschette di yogurt che si presentano gonfie in modo anomalo sono pericolose perché possono essersi verificate fermentazioni indesiderate''.
''Eliminare in ogni caso gli omogeneizzati già aperti ed anche -continua la Coldiretti- i salumi già affettati che presentano segni di ossidazione come pure gli eventuali 'avanzi' dimenticati alla partenza. Un consiglio che a maggior ragione va seguito se i prodotti già aperti sono stati lasciati fuori dal frigorifero di casa. Occhio anche all'eventuale sviluppo di muffe su formaggi o salumi''.
''La frutta e la verdura devono essere controllate eliminando i pezzi avariati che -continua la Coldiretti- fanno marcire anche gli altri. Nei legumi già sgusciati potrebbero nascondersi insetti mentre nelle confezioni già aperte la perdita di fragranza per biscotti o snack sta a significare l'assorbimento di umidità''.
''Anche il portapane va controllato perché il permanere di residui o briciole può favorire le formiche o scarafaggi che spesso si annidano anche nella spazzatura se non è stata eliminata prima delle vacanze. La presenza di insetti che si manifestano con larve o minuscole farfalline può riguardare anche -conclude la Coldiretti- le confezioni già aperte di riso o pasta sulla quale si possono sviluppare muffe''.
martedi 2 settembre 2014
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