'La prima cosa è quella di non smettere mai di tenere allenato il
cervello: mantenere una posizione critica e interloquire mentalmente
con il mondo che ci circonda. La testa conta più di qualsiasi altra
cosa'. Come si vive piu' a lungo e come si affronta la vecchiaia,
secondo Andrea Camilleri, il 'papa' di Montalbano, fascinoso
commissario interpretato in tv da Luca Zingaretti.
Camilleri, classe 1925, parla in occasione del debutto del nuovo
sito web di Ansa.it ''Salute e Benessere 65+'', realizzato in
collaborazione con la Societa' Italiana di Geriatria e Gerontologia
(SIGG) sulla salute delle anziani, che sara' presentato al Ministero
della Salute. Lo scrittore saluta l'iniziativa raccontando la sua
visione della vita. 'Adolescenza, gioventù, vecchiaia, morte: tutto
è incluso nel ticket del nascere. Deprimersi perché, andando avanti,
le forze vengono meno è un atteggiamento sciocco" afferma Andrea
Calogero Camilleri da Porto Empedocle, dove e' nato il 6 settembre
di 89 anni fa.
In un mondo in cui ci sono sempre più 'finti giovani' e invecchiare
è quasi un tabu, da Camilleri arriva quindi un invito alla saggezza.
"Se ti comporti come un 40enne mentre ne hai 70 il tuo corpo lo
sente, perché è usurato, come ogni macchina che si rispetti. Corpo e cervello sono più saggi dei nostri impulsi, perché sappiamo
benissimo nell'attimo stesso in cui facciamo una cosa se siamo nel
giusto o nello sbagliato.Allora cerchiamo di fare le cose giuste". La Terza Età è anche quella in cui si iniziano a fare veramente i conti con la 'fine', ma per Camilleri "la paura della morte l'hanno più i giovani dei vecchi". Il problema, piuttosto, conclude, è che "il mondo, come è concepito oggi, non è più adatto per i 'vecchi'.
Ci sono altri tipi di società dove ancora l'anziano è rispettato in
quanto portatore di esperienza e in grado di insegnare qualcosa. Ma
nelle società altamente industrializzate questa funzione gli è
negata". "Ubbidire ai medici" e "seguire il buon senso", sono regole
importanti secondo il 'Maestro', autore di oltre 120 libri. "Non
sono un buon esempio perché mi muovo poco, ma da qualche anno ho smesso di consumare pasti completi a pranzo e cena e ora mangio un primo a mezzogiorno e il secondo la sera. Nessun medico me lo ha prescritto, ma è il mio corpo me lo ha consigliato. Ho seguito la mia natura". "Ubbidire ai medici" e "seguire il buon senso", sono regole importanti secondo l'uomo che creo' Montalbano alle soglie del settantesimo anno di eta'.
martedi 28 ottobre 2014
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