Quasi sette milioni di pensionati sopravvivono con meno di 1000 euro al mese. Oltre due milioni di persone fanno la fame con 500 euro al mese, mentre il 70 percento dei pensionati non raggiunge i 1500 euro mese. Questa la fotografia scattata dal bilancio sociale dell'Inps. Dai dati emerge che nel 2013 l'Inps ha erogato in tutto circa 21 milioni di pensioni, (in lieve diminuzione, -0,6%, rispetto al 2012) tra cui circa 17,3 milioni di pensioni previdenziali ivs (invalidità, vecchiaia, superstiti) per circa 242 miliardi di euro e 3,7 milioni di pensioni assistenziali (principalmente pensioni e assegni sociali e prestazioni agli invalidi civili) per oltre 25 miliardi di euro. Le prestazioni previdenziali (finanziate interamente con contribuzione) sono riferite per il 55% ai dipendenti privati, per il 16,2% ai dipendenti pubblici e per il 26,9% ai lavoratori autonomi. La quota rimanente riguarda gli iscritti alla gestione separata, al Fondo clero, alle assicurazioni facoltative e coloro che prestano un'attività lavorativa non retribuita in ambito familiare. Con riferimento alla tipologia di pensione erogata, si rileva che gli assegni di vecchiaia e anzianità-anticipata (inclusi i prepensionamenti) sono in tutto circa 11,7 milioni e costituiscono il 67,3% del totale dei trattamenti ivs erogati. A seguire, le pensioni ai superstiti con il 25,7% (circa 4,5 milioni) e le prestazioni di invalidità-inabilità con il 7% (circa 1,2 milioni di trattamenti).
Apprendisti e operai in calo per effetto della crisi. Nel bilancio si rileva che una situazione di difficoltà del mercato del lavoro è evidenziata dal calo degli apprendisti (-4%) e degli operai (-3,5%). A risentire meno della crisi economica gli impiegati (-1,3%) e i dirigenti (-2,1%). Gli unici che rispetto al 2012 presentano un aumento sono i quadri (+0,5%).
Il blocco del turn over nel pubblico impiego, nel 2013, ha influito sulla diminuzione dei lavoratori pubblici iscritti all'Inps. I lavoratori pubblici iscritti nel 2013 sono complessivamente 3.039.536, con una flessione del 2,1% rispetto al 2012. I dipendenti del settore privato sono diminuiti di 140.195 unità (-1,1%) mentre i parasubordinati hanno perso oltre 100.000 iscritti (-9,3). Nel complesso gli iscritti sono diminuiti di 357.000 unità (-1,6%).
Ammortizzatori sociali per 4,5 mln lavoratori - Oltre quattro milioni e mezzo di lavoratori hanno percepito almeno un ammortizzatore sociale nel corso dell'anno. Nel 2013 l'ammontare della spesa per ammortizzatori sociali è stata di 23,5 miliardi di euro, dei quali 14,5 di prestazioni e 9 di contributi figurativi, con un aumento rispetto al 2012 di 938 milioni di euro (+4,1%). La spesa è ripartita in 6,7 miliardi per la cassa integrazione (cig), 13,6 miliardi per l'indennità di disoccupazione e 3,3 miliardi per l'indennità di mobilità. Rispetto al 2012 si registra un aumento di spesa per la cassa integrazione del 9,6%, un incremento della spesa dell'Indennità di mobilità del 17,2%, mentre si assiste a un decremento dell'1% della spesa per l'indennità di disoccupazione. L'ampiezza dell'utilizzo degli ammortizzatori nel 2013 emerge anche dai dati sui beneficiari: la cig ha coinvolto in tutto oltre un milione e mezzo di lavoratori, la mobilità ne ha interessati oltre 300.000 e la disoccupazione nel suo complesso oltre tre milioni e mezzo.(fonte adnkronos)
martedi 14 ottobre 2014
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