mercoledì 19 agosto 2015

UN ASSORBENTE INTERNO CAUSA UNO CHOC TOSSICO: AMPUTATA GAMBA DI UNA MODELLA

Una giovane modella di Los Angeles, Lauren Wasser, ha rischiato di morire a 24 anni e ha dovuto subire l'amputazione di 
una gamba a causa di uno choc tossico dovuto ad un assorbente interno. Lei è figlia di due modelli, e a soli due mesi fa 
la sua prima comparsa su Vogue Italia con sua madre. Solo oggi trova il coraggio di raccontare la sua terribile storia. 

Tutto ha inizio il 3 ottobre 2012, quando Lauren inizia ad avvertire i primi segnali del ciclo mestruale e così va in 
farmacia a comprare gli assorbenti interni che usa sempre, quelli della Kotex Natural Balance, che usa da quando aveva 
13 anni, cambiando l'assorbente ogni tre, massimo quattro ore. Quel giorno Lauren cambia l'assorbente mattina, 
pomeriggio e sera. Ma quella stessa sera si sente poco bene. Il giorno dopo i familiari  trovano l'adolescente riversa sul 
pavimento della sua stanza. La ragazza è portata urgentemente all'ospedale, ha la febbre altissima, i suoi organi interni 
stanno collassando e ha un grave attacco di cuore. I dottori non riescono a stabilizzarla, nessuno ha idea di cosa le stia 
succedendo finché un medico, esperto di malattie infettive, ha un’illuminazione e chiede se per caso la ragazza indossi 
un assorbente interno. L’assorbente è rimosso e spedito in laboratorio. Si scopre così che Lauren ha avuto una sindrome 
da choc tossico. La sindrome da choc tossico o TSS è un quadro clinico di particolare gravità, provocato da una tossina 
di origine batterica, toxic shock syndrome toxin o TSST, descritta per la prima volta nel 1978 come una gravissima 
tossiemia, talora rapidamente mortale, in donne durante il periodo mestruale. Molto rara, si può verificare in bambini, 
donne ed uomini, ma le donne mestruate che utilizzano assorbenti interni sono le più colpite; la sua incidenza negli anni 
si è rapidamente ridotta grazie all'ampia pubblicità e dopo il ritiro di alcune marche di tamponi dal mercato. Stime 
effettuate recentemente fanno pensare che l'incidenza sia ancora di circa 3 casi su 10000 donne mestruate, e che inoltre 
ci siano casi in donne che non usano tamponi e in donne nel periodo postoperatorio e post-partum (circa il 15%). La 
malattia è causata dall'enterotossina del batterio Staphylococcus aureus, che si trova comunemente nel naso e nella 
vagina. Negli stipiti di S. aureus isolati da casi di TSS è stata dimostrata la produzione di una nuova tossina che 
inizialmente è stata considerata un nuovo tipo di enterotossina. In effetti la tossina dello Shock Tossico (TSST-1) ha 
molti caratteri in comune con le enterotossine e, in particolare, il fatto di rappresentare un superantigene in grado di 
stimolare la produzione di una serie di citochine. Le manifestazioni cliniche della TSS presentano varie somiglianze con 
gli effetti prodotti nell'animale da esperimento con l'inoculazione delle cosiddette tossine pirogene di Staphylococcus 
Aureus a loro volta simili alla tossina eritrogenica prodotta da Streptococcus pyogenes. Non colpisce solo le donne, ma 
c'è un collegamento tra l'uso degli assorbenti interni e la sua insorgenza. Il solo uso di assorbenti interni, comunque, 
non giustifica l'insorgere della sindrome, il paziente deve già essere portatore di staphylococcus aureus. Circa il 20 
percento della popolazione globale è portatrice di questo batterio. Prodotti simili agli assorbenti interni vengono usati 
dalle donne da centinaia di anni ma circa 50 anni fa la loro composizione è cambiata: se prima si usavano prodotti 
naturali come il cotone, oggi si usano prodotti sintetici come raion o derivati della plastica che, oltre a migliorare 
l'assorbimento, creano l'ambiente perfetto per la proliferazione dei batteri che causano la sindrome da choc tossico.
mercoledi 19  agosto 2015
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