Convinta di avere un tumore, si suicida all'eta' di 34 anni. Ma era in perfetta salute. E' accaduto ad una giovane donna americana. Pensava di essere una malata terminale. Non c'erano diagnosi mediche ad accertarlo. Solo l'accusa di malesseri che l'hanno condotta a fare ricerche su internet per capire di che tipo di malattia fosse afflitta. Una indagine fai da te senza il supporto delle carte mediche. Dopo numerose ricerche in rete, la ragazza si era convinta di essere malata e di avere un cancro. Alla frustrazione segue la depressione. Cosi' decide di farla finita. Ma l'autopsia rivelera' che la giovane non era affetta da nessuna patologia. Era sana.
Almeno nel fisico. La morale di questa storia? Sono molti i malati immaginari e gli ipocondriaci che smanettano su internet per scoprire di che malattia soffrono e cercare un rimedio. Ma, come dimostra la storia della 34enne americana, l'autodiagnosi puo' anche uccidere. Meglio affidarsi agli specialisti per scoprire le malattie. Ma anche gli specialisti non vanno troppo sopravvalutati, anzi, meglio sottovalutati. Il giusto. In effetti, pero', non e' facile staccarsi dal computer quando si e' convinti di essere malati. A volte e' necessario credere e affidarsi alla professionalita' dei medici. Con buon senso.
mercoledi 20 agosto 2014
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