venerdì 29 maggio 2015

EIACULAZIONE PRECOCE E IMPOTENZA: IL PENE CURVO METTE A DURA PROVA LA VIRILITA' MASCHILE MA SI PUO' GUARIRE

Il pene curvo, che si nota sia in erezione che a riposo, e' una patologia che colpisce il 10 percento della popolazione maschile. Puo' provocare impotenza ed eiaculazione precoce. Si chiama induratio penis plastica o malattia di La Peyronie ed e' una patologia che colpisce anche molti giovani, i quali sottovalutano il problema, fino a quando e' troppo tardi e si puo' intervenire solo chirurgicamente. La virilita' maschile viene messa a dura prova dall'incurvamento del pene, una delle complicanze insieme all'accorciamento e alla disfunzione erettile, quest'ultima patologia trattata spesso con il viagra. Dell'argomento si sta parlando al master di Chirurgia genitale maschile, istituito dalla Società di chirurgia genitale maschile (Sicgem) e diretto da Giovanni Alei, direttore del Centro di chirurgia genitale maschile del Policlinico Umberto I di Roma.  Il corso ha una durata annuale ed è rivolto a specialisti in urologia e in chirurgia.
Secondo un'indagine approfondita, condotta anche in Italia da centri specialistici andrologici su 2169 maschi, la prevalenza della malattia risulta pari al 35% nella popolazione fra i 50 e 59 anni. Notevolmente più bassa invece, intorno allo 0,6%, è l’incidenza fra i 10 e i 19 anni. "La fascia più colpita - ricorda Piero Letizia, urologo e andrologo del Centro specialistico dell’Umberto I - è quella tra i 40 e i 60 anni, con prevalenza nei diabetici, visto che per loro il rischio è pari al rapporto di 9 a 1 rispetto alla popolazione sana. Vediamo inoltre moltissimi casi fra i ragazzi".

Se la malattia viene diagnosticata al primo manifestarsi dei sintomi, si può intervenire con ottimi risultati mediante cicli ripetuti di laser associato a ionoforesi. Assolutamente da escludere, invece, le iniezioni di qualsiasi farmaco nella placca. "Il laser - illustra Letizia - aumenterebbe la capacità dei tessuti di assorbire i farmaci, veicolati nella struttura peniena tramite ionoforesi, la quale a sua volta fa migrare i medicinali attraverso la cute per mezzo di una corrente a bassissima intensità. Con questo approccio, abbiamo visto molte risoluzioni della patologia e la scomparsa delle placche giovani".
Nella seconda fase, quando la placca è stabilizzata, le terapie mediche o fisiche si rivelano inutili. È quindi necessario l’intervento chirurgico per risolvere le problematiche causate dalle placche: incurvamento, accorciamento penieno e impotenza.
Nell’ambulatorio specialistico del Policlinico Umberto I, negli ultimi due decenni sono state impiegate metodiche innovative sia sul piano dell’abbattimento delle recidive sia su quello dei vantaggi per il paziente. In particolare, per la correzione della curvatura del pene, Alei ha ideato nel 1995 una tecnica chirurgica mininvasiva che permette di conservare la capacità erettile e la sensibilità.
Dal 2012, grazie a una successiva evoluzione apportata alla metodica, è possibile effettuare l’intervento in 'day-hospital' o in regime ambulatoriale con anestesia locale, in virtù dell'utilizzo di nuove suture. Ciò ha permesso di abbassare i costi del Sistema sanitario nazionale e di ridurre moltissimo i disagi per il paziente che deve trascorrere solo una giornata in ospedale. Le nuove tecniche consentono di correggere l’incurvamento senza incidere la placca. Con la metodica tradizionale, nella maggior parte dei casi è stata riscontrata la disfunzione erettile, mentre con questo approccio innovativo l'erezione migliora.
venerdi 29 maggio  2015
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