Centinaia di interventi di chirurgia robotica effettuati in pochi mesi dall'equipe di Achille Lococo, direttore del dipartimento di chirurgia toracica dell'ospedale Santo Spirito di Pescara. Nel dettaglio, si contano 42 operazioni di chirurgia toracica, 36 di chirurgia generale, 26 di ginecologia, 5 di otorino, 4 di chirurgia pediatrica e 3 di urologia. Dati resi noti nel corso di un convegno, che ha riunito specialisti da tutta Italia, organizzato in collaborazione con il dipartimento materno-infantile diretto da Pierluigi Lelli Chiesa e dal dipartimento di emergenza urgenza diretto da Tullio Spina. Due
anni fa il taglio del nastro della struttura e "dopo un paio di mesi di corsi di formazione per l'uso delle nuove tecnologie microchirurgiche con i robot azionati dai medici- spiega Achille Lococo, coordinatore del gruppo multidisciplinare di chirurgia robotica-oggi forniamo risultati che sono al di sopra delle nostre aspettative. Questo tipo di chirurgia è altamente innovativa, non invasiva e permette di agire sui pazienti con microincisioni sulla pelle". Lococo, 61 anni, calabrese di Maropati, fondatore 17 anni fa del reparto di chirurgia toracica, è a capo di un dipartimento con 23 reparti , diecimila interventi l'anno, 100 medici e 300 infermieri, "ma ne servirebbero almeno altri cento" per rispondere a tutte le esigenze dell'utenza proveniente anche da fuori regione. Il luminare è anche responsabile del Centro Studi Screening del Tumore Polmonare ed è stato incaricato dalla società nazionale di chirurgia toracica di tracciare le linee guida che regolamenteranno questo tipo di interventi in Italia e che serviranno a "tutelare le professionalità e gli stessi pazienti". Il centro studi pescarese fa parte di quattri centri a livello nazionale coordinati da Giulia Veronesi, figlia dell'oncologo Umberto, scomparso di recente, specializzata nella chirurgia robotica e bioscreening, un test di diagnosi precoce del tumore polmonare. "Grazie a queste sofisticate tecnologie-commenta Lococo- siamo in grado di identificare anche tumori di pochi millimetri. Ogni cinquanta Tac scopriamo un nuovo caso di tumore polmonare, con 170 interventi effettuati dal 2002. Nel prossimo futuro riusciremo a scovare un cancro al polmone anche solo grazie ad un prelievo del sangue". Lo screening, denominato Cosmos 2, avviato circa 5 anni fa con la partecipazione di 700 volontari, quasi tutti abruzzesi e forti fumatori, si concluderà quando saranno resi noti i risultati dell'intera indagine a cui hanno collaborato la clinica Pierangeli, l'istituto diagnostico di Lanciano e Claudio D'Archivio, radiologo di Giulianova, ma non la Asl di Pescara per assenza di fondi Lea, livelli essenziali di assistenza. L'indagine è stata realizzata con fondi Lasmot, Lega di sostegno del malato oncologico, pari a ventimila euro.
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