La Stele dannunziana cade a pezzi e per ristrutturarla occorrerebbero almeno 350 mila euro. I vigili del fuoco, per ragioni di sicurezza, hanno transennato il monumento dedicato al Vate e apposto sulla rete di protezione un cartello giallo eloquente: caduta materiali. I materiali sono i pezzi di cemento che si staccano e giacciono, ben visibili, alla base del parallelepipedo che si snellisce sempre più in cima e che costeggia il teatro D'annunzio. Dall'Ente Manifestazioni Pescaresi, rivelano che "nei decenni scorsi gli scalatori abusivi con i loro scarponi chiodati hanno scolpito il cemento mettendo a nudo i tondini metallici dell'armatura". Ma, ancor di più ha fatto la salsedine marina che negli anni ha corroso la stele monumentale, alta 63 metri e costruita nel 1963 per celebrare il centenario della nascita di Gabriele D'annunzio, e "causato la caduta di numerosi pezzi di conglomerato" al punto che "i vigili del fuoco, per ragioni di sicurezza, hanno disposto l'installazione di una rete protettiva intorno alla base". Rete di protezione, attualmente circondata da decine di sedie di plastica sbiadite accastate una sull'altra, da usare all'occorrenza per manifestazioni culturali all'aperto nello spazio verde antistante. Il Comune, titolare della concessione del complesso monumentale, ha in animo da tempo la ristrutturazione della stele, ma mancano i fondi necessari. Come conferma l'assessore alla Riserva dannunziana Paola Marchegiani:"Servirebbero almeno 350 mila euro per la riqualificazione della Stele,il Comune non ha fondi e io, quando avevo la delega al Patrimonio, avevo chiesto aiuto al Fai (Fondo Ambiente italiano) regionale. Con i miei colleghi di giunta ci impegneremo per salvare il monumento. Intanto lo scorso anno abbiamo fatto ripulire gli interni, invasi da sterco di piccioni, da un gruppo di speleologi di una impresa di Moscufo ed è stata ripristinata sulla sommità la luce di segnalazione per gli aerei. La stele è stata costruita in cemento armato e i geroglifici, che rappresenta la simbologia delle opere dannunziane, sono stati realizzati dallo scultore toscano Arturo Dazzi" scomparso nel 1966. Nel 1963, anno di costruzione, la stele è stata illuminata dall'imprenditore pescarese Sergio Simoncelli che ora, alle porte di Natale, vorrebbe ripetere l'operazione. Nel frattempo Marchegiani annuncia che uno dei prossimi interventi, il bando di partecipazione uscirà a breve, sarà illuminare gli esterni del museo Cascella.
martedi 15 novembre 2016
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