C'è una sola donna alla guida dei taxi di Pescara: è Marisa Del Castello, 43 anni, origini molisane di Trivento ma residente a Montesilvano. Da aprile 2015 è ufficialmente tassista della compagnia Cotape, cooperativa Radiotaxi Pescara, dopo 17 anni di impiego come addetta alle vendite al Mercatone uno. "Quando l'azienda dove lavoravo ha sospeso l'attività- racconta la signora dei taxi pescaresi- e io mi sono ritrovata disoccupata. E' stato il mio compagno, Massimo Gonfalonieri, a cedermi la licenza, dopo aver deciso di cambiare mestiere. Cosi' ho preso tutti i certificati di abilitazione alla professione, ho superato un esame alla Regione per ottenere la qualifica ufficiale, quindi l'iscrizione al ruolo conducenti e subito ho iniziato a lavorare". Circa un anno fa, la prima corsa a bordo di uno dei 40 mezzi della compagnia, il taxi numero 30:"Ho trasportato una signora in via Chieti e quando mi ha vista è rimasta piacevolmente sorpresa. Questo lavoro mi piace tantissimo e sono felice- sottolinea più volte Marisa Del Castello, madre di Marika, 14 anni- ma certo può essere anche pericoloso e pensando a mia figlia che mi aspetta a casa, cerco di non restare fuori fino a tardi. Di solito, l'ultimo turno lo finisco intorno a mezzanotte. Per fortuna non mi è mai accaduto nulla, ma questo è un mestiere dove si può rischiare la vita se si fa salire in auto la persona sbagliata". A tal proposito, la tassista coglie l'occasione per rimarcare il fatto che non esiste, per la categoria, una regolamentazione di emergenza in caso di pericolo. "Con i colleghi abbiamo deciso un codice tutto nostro di intervento- spiega Del Castello- e siccome a bordo dei mezzi non si possono installare telecamere a causa della privacy, è necessario, però, dotare i taxi di tasti Sos o di dispositivi di allerta generale sia verso i colleghi impegnati in altri turni, che verso le forze dell'ordine. Per precauzione, comunque, tengo sempre accanto a me una bomboletta spray antiaggressione al peperoncino. Non intendo usarlo, ma rappresenta sempre un'arma di difesa, mi fa sentire sicura". Ogni giorno tanti chilometri da macinare, da un capo all'altro della città, tante vite da incrociare e altrettante storie da raccontare. "Tra i miei clienti ci sono tante donne che esultano quando mi vedono al volante, si sentono rassicurate e usano con me toni confidenziali come se si confidassero con una amica". Un aneddoto tra tanti? "Una signora che mi ha chiesto di accompagnarla a fare shopping- rammenta Marisa- l'ho attesa durante i suoi giri e al ritorno mi ha lasciato una lauta mancia, non posso dire quanto, ma la cifra era davvero generosa. Non dimenticherò mai quel gesto di cortesia". Gentile, garbata, di bell'aspetto, unica donna tra 39 colleghi maschi:"Sto benissimo con loro, verso di me hanno un senso di protezione e mi aiutano tanto sul lavoro. Forse con altre donne non avrei avuto lo stesso feeling, sarebbe scattata subito la competizione". Tra i consigli del suo compagno, ex tassista " non discutere mai, nè con i colleghi, nè con i clienti". Il sogno della signora Del Castello è che "il taxi diventi un mezzo di trasporto di uso più frequente e comune". E se qualcuno vuole contattarla direttamente perchè preferirebbe una donna al volante di un taxi?"Si può fare, non è certo vietato, ma non è corretto nei confronti dei colleghi".
cinzia cordesco
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