domenica 6 novembre 2016

MARIO DRAGANI: ALL'OSPEDALE DI PESCARA OLTRE 200 INTERVENTI L'ANNO ALLA COLONNA VERTEBRALE

Quasi duecento interventi l'anno di ricostruzione della colonna vertebrale. Una media di quattro-sei casi a settimana. Oltre duemila operazioni chirurgiche effettuate negli ultimi undici anni.  Pazienti tra i 60 e i 90 anni, ma anche giovani traumatizzati da incidenti e fratture, provenienti da tutto il centro Italia, scelgono il reparto di radiologia dell'ospedale di Pescara per farsi curare. La chirurgia vertebrale, nel nosocomio adriatico, ha raggiunto traguardi di eccellenza  a livello nazionale grazie al decennale lavoro di Mario Dragani. 54 anni, nato a Viterbo, vissuto a Piacenza  ma originario di Caldari di Ortona, dove vive con la famiglia, Mario Dragani e' un luminare della vertebroplastica e cifoplastica, tecniche  all'avanguardia di riassetto della colonna vertebrale. Una puntura di 'cemento' (speciale resina simile a quella utilizzata nelle protesi ortopediche) iniettato direttamente nella vertebra nel caso della vertebroplastica o un palloncino gonfiato a piu' di venti atmosfere nel caso della cifoplastica, fanno tornare a nuova vita pazienti affetti da patologie quali osteoporosi, fratture, scoliosi, cisti, ernie discali, (un gel viene introdotto nel disco nelle ernie acute, per superare le problematiche della sciatica), lombalgie, sciatiche, sciatalgie, dolori cronici della schiena e traumi vari, anche derivanti da incidenti, i quali tornano a camminare dopo pochi giorni dall'uscita della sala operatoria. Ogni intervento chirurgico, effettuato in anestesia locale, dura circa un'ora e mezza. Dopo un solo giorno di ricovero, il paziente puo' tornare a casa. Indossera'  uno speciale busto per circa tre settimane, quindi  la rapida guarigione.  Il lungo cammino costellato di successi per Mario Dragani, specializzato anche in medicina dello sport alla D'Annunzio di Chieti e il sogno di cardiochirurgo nel cassetto,  inizia undici anni fa. 'Quando il mio amico Mario Di Virgilio mi parlo' di queste tecniche gia' all'avanguardia in Europa e negli Stati Uniti'- racconta Dragani che da quel momento macina chilometri in tutto il mondo per imparare e portare a casa quelli che sono i brillanti risultati di oggi. Radiologia Pescara, nel tempo, diviene  punto di riferimento per la guarigione di pazienti provenienti prevalentemente  da Marche, Puglia, Molise e Abruzzo. Accenna un timido sorriso quando viene appellato il 'Lazzaro d'Abruzzo' per la straordinaria capacita' delle sue tecniche di rimettere in piedi, in pochi giorni, un essere umano piegato dal dolore della malattia. 
'Resuscitato' anch'egli, quando emetteva i primi vagiti il 2 ottobre 1962 a Viterbo dove suo padre esercitava come ufficiale medico in aeronautica.   Un episodio che ha fortemente segnato il  carattere e le sue scelte professionali future: 'Sono nato prematuro, a sei mesi, pesavo 800 grammi,  i miei genitori Antonio e Adelaide, mi trasportarono in elicottero da Viterbo   a Siena per salvarmi la vita. Fui addirittura battezzato due volte perche' dato per morto' racconta commosso un Dragani schivo, metodico e perfezionista,  che adora  la sorella Maria Cristina, il fratello Carlo e la nipote Giulia. Il suo modus operandi? 'Praticita', immediatezza e semplicita'. In forze dal 1999 al Santo Spirito come dirigente medico di primo livello, il 15 settembre scorso arriva ufficialmente la nomina a capo della struttura. Una 'nomina inattesa' che lo riempie d'orgoglio  e  lo 'ripaga di tutti i sacrifici' ma  che lo proietta verso nuove responsabilita'.  Prima di tutto il rispetto delle linee guida imposte dalla Regione. La parola d'ordine e' 'abbattimento delle liste di attesa per Tac, risonanze e mammografie. 'Cambieranno le metodologie- spiega Dragani- gli esami critici come Tac e risonanze con contrasto verranno effettuate di notte' per snellire le lunghe code di mesi di attesa, che sempre scatenano rabbia e polemiche. L'altro 'obiettivo importante sara' il potenziamento e l'ottimizzazione della radiologia interventistica e vascolare'. Dragani  ha effettuato un tour in Italia per visitare quante piu' radiologie possibili nel mondo per carpire i segreti di nuove tecniche di intervento. Ma le 'nuove frontiere della colonna vertebrale' partono da Pescara. Le potenzialita' di questa branca della medicina sono emerse nel corso del sesto congresso dell'Associazione Artroplastica Vertebrale Italiana (Aavi)   svoltosi all'hotel Carlton di Pescara  il 25 e 26 settembre 2015. L'iniziativa, organizzata da Dragani con Mario Di Silvestre degli Istituti Ortopedici Rizzoli di Bologna, Giuseppe Calvosa, Fabrizio Caroli e Roberto Delfini, ha avuto lo scopo di fare il punto su questo tipo di chirurgia, che ha  conseguenze per i pazienti non solo da un punto di vista medico, ma anche sociale ed economico. Negli ultimi anni si e' assistito ad uno sviluppo sempre maggiore della chirurgia ' a cielo chiuso', oltre che ad innovative tecniche di chirurgia maggiore 'open' e 'mini open'. Notevoli sviluppi vi sono stati anche da un punto di vista farmacologico e fisioterapico'. Tra gli argomenti sviscerati, capitoli importanti sono stati dedicati alla scoliosi dell'adulto; alla chirurgia mini invasiva, nuova opzione di trattamento della lombalgia,  senza gli svantaggi della chirurgia 'open'; alle tecniche chirurgiche mini invasive percutanea e non, nonche' alle nuove terapie farmacologiche del dolore e ai protocolli fisioterapici da impiegare nelle varie circostanze interventistiche. All'incontro sono intervenuti tecnici radiologi, reumatologi, fisiatri, ortopedici, anestesisti, neurochirurghi, medici di base, infermieri, fisioterapisti,  provenienti da tutta Italia.
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