venerdì 20 febbraio 2015

JOBS ACT: ADDIO AI CONTRATTI CO.CO.PRO

Circa 200.000 persone passeranno presto da contratti di collaborazione a un contratto di lavoro stabile, ha detto il premier Matteo Renzi al termine del Consiglio dei ministri.
'Oggi è un giorno atteso da molti anni per una parte degli italiani, ma soprattutto atteso da un'intera generazione che ha visto la politica fare la guerra ai precari ma non al precariato. Noi rottamiamo un certo modello di diritto del lavoro e l'art. 18, i cococo ed i cocopro". Vedremo se le intenzioni si tradurranno nella pratica, ma intanto ecco la rivoluzione intentata dal governo. 

DA MARZO CONTRATTO A TUTELE CRESCENTI: Arriva il via libera definitivo al nuovo contratto a tutele crescenti, che scatterà dal primo marzo. Per le nuove assunzioni con contratto a tempo indeterminato si limita la possibilità del reintegro del lavoratore, prevedendo invece indennizzo economico certo e crescente con l'anzianità di servizio. Il reintegro sarà possibile solo in caso di licenziamento discriminatorio o per licenziamento disciplinare per il quale venga provata l'insussistenza del fatto materiale contestato.

- JOBS ACT: ADDIO A CONTRATTI CO.CO.PRO.: Il cdm, in prima lettura, esaminerà anche lo schema di decreto delegato per attuare le nuove tipologie contrattuali. E' prevista in questo contesto l'eliminazione delle collaborazioni a progetto con il divieto di nuovi contratti di questo tipo. Viene cancellato anche il contratto di associazione in partecipazione, utilizzato soprattutto nel settore commerciale.

- ARRIVA LA NUOVA ASPI E DIS-COLL: E' previsto l'ok definitivo anche per i nuovi ammortizzatori sociali. Il primo e' la Dis-Coll, cioè l'indennità di disoccupazione per i collaboratori che hanno almeno 3 mesi di versamenti contributi e avrà una durata pari alla metà dei mesi di versamento e potrà arrivare ad un massimo di sei mesi. L'altra novità è la Naspi, che scatta da maggio e che, rispetto alla Aspi durerà più a lungo. Il sussidio sarà pari alla metà dei periodi contributivi degli ultimi 4 anni, in pratica potrà arrivare al massimo a 24 mesi.

- DDL CONCORRENZA: E' un provvedimento con il quale il governo punta a realizzare alcune liberalizzazioni. Di certo arrivano norme per limitare il ricorso ai contratti dal notaio, ad esempio per le compravendite di piccoli immobili (ad es. i box auto). Novità anche sui capitoli dell'energia, dei trasporti e della sanità. Due i nodi ancora da scogliere: riguardano una maggiore liberalizzazione della vendita dei farmaci e la riorganizzazione dei porti.

- FISCO, LE NORME RINVIATE: Il governo aveva predisposto i testi per attuare alcuni importanti capitoli della delega fiscale. Quello di maggior impatto sui contribuenti riguardava il nuovo catasto, con una rivoluzione della classificazione degli immobili, un aggiornamento dei valori a quelli di mercato e la promessa di una invarianza di gettito per i contribuenti. Ma attese erano anche le norme per la Cooperative Compliance, per dare certezza alle grandi imprese, e quelle sulla fiscalità nazionale, per bloccare le multinazionali che giocano su più Paesi spostando in modo fittizio i profitti e pagare meno tasse. Erano in rampa di lancio anche le norme sulla fatturazione elettronica, che dal 2017 avrebbero semplificato gli adempimenti per commercianti, artigiani e grande distribuzione, portando progressivamente ad un superamento dello scontrino. ansa
venerdi 20   febbraio 2015
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