SOLO LA VERITA' DEI SOPRAVVISSUTI POTRA' LENIRE IL DOLORE DEI FAMILIARI DEI MORTI DEL VIADOTTO MALEDETTO
Neppure un intervento miracoloso di padre Pio avrebbe potuto fermare la corsa impazzita di quel bus sull'autostrada A16 Napoli-Canosa. 38 morti che avranno giustizia chissa' quando, con i tempi lenti all'italiana. Oggi il governo ha proclamato una giornata di lutto nazionale. I funerali delle vittime del viadotto maledetto si celebrano a Pozzuoli, paese natale di molti di loro. Un incidente inaccettabile, lo ha brillantemente definito il Capo dello Stato. Infatti e' inaccettabile che un bus che abbia superato la revisione da pochi mesi, perda pezzi per strada. Eppure e' accaduto. E' inaccettabile che 38 persone perdano la vita dopo aver vissuto la magia della messa nella chiesa di San Pio a Pietrelcina. E' inaccettabile che quei bambini, gravemente feriti e ricoverati in ospedale, non abbiamo il conforto dei genitori che forse non sanno neppure di aver perso. E' inaccettabile che a bordo di ogni mezzo di trasporto pubblico, non ci sia il doppio autista e un medico a bordo, da prassi, in caso di malore. Non pare essere questo caso, perche' dalle ricostruzioni sembra che l'autista abbia tentato di fermare il mezzo impazzito in ogni modo. E' inaccettabile pensare che per un guasto, soli 40 metri, tanto il volo dal viadotto, separano la vita dalla morte. I sopravvissuti, una decina, custodiscono frammenti di verita'. Quella verita' che oggi lascia spazio al dolore e alla disperazione dei familiari delle vittime.
30 luglio 2013
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