LE AULE DEGLI ATENEI NEI GIORNI DEGLI ESAMI SEMBRANO PIU' BACKSTAGE DI MODA CHE SANTUARI DELLA CULTURA
Shorts e minigonne inguinali all'universita'. Le aule degli atenei, nei
giorni delle discussioni di tesi di laurea, sembrano piu' backstage di
sfilate di moda e passerelle per miss, che santuari della cultura. Ragazzi che indossano bermuda come se passeggiassero in riva al mare e intonano, all'indirizzo dell'amico neolaureato, inni propiziatori di dubbio gusto: dottore, dottore, dottore del buco del cul, vaffankul, vaffankul. Dicono che porta bene. E fanciulle, talvolta
rotonde e cellulitiche, che non si fanno scrupolo di indossare
pantoloncini corti fino all'attaccatura della passerina e minigonne
talmente mini che nulla lasciano all'immaginazione. Sfilano desnude, borsetta a mezzo braccio come insegna lady Victoria Beckham e tacchi vertiginosi, davanti ai professori della commissione nel giorno degli esami. Piu' che laureande, sembrano miss in passerella. Siedono davanti alle commissioni facendo bene attenzione che la patatina non si mostri piu' del dovuto per non influenzare una 'giuria' di prof che in quanto ad abbigliamento e' un disastro. Altro che cravatte e giacca d'ordinanza, il must e' la maglietta e il sandalo francescano. Anche le signore prof indossano questi orribili indumenti in un giorno dove tutti dovrebbero vestire come dio comanda. Abitino intero e al ginocchio per le ragazze e giacchetta e magari cravatta per i ragazzi. Bacchettoni e retrogradi? No, ma nella vita, a volte, ci vuole buon gusto e buon senso.
12 luglio 2013
http://newsboxitalia.blogspot.it
https://www.facebook.com/newsbox.it
Nessun commento:
Posta un commento