La bucaniera
Imbarcati, affogati, morti: forse la diplomazia internazionale ha trovato il modo per risolvere la spinosa questione immigrazione? L'ennesimo barcone di disperati affonda nel canale di Sicilia. 700 persone finiscono nelle acque gelide allo scoccare della mezzanotte. Il peschereccio proveniva dall'Egitto e, combinazione ha voluto, affondasse dopo aver superato le acque libiche e si trovasse piu' nelle vicinaznze di Lampedusa, Italia. Tanto per dare grattacapi all'Italia mentre gli altri se ne lavano le mani pilatescamente. Finora solo qualche decina di persone recuperate, tra superstiti e cadaveri. Si teme che le correnti abbiano trascinato a fondo le altre centinaia di derelitti. Una ecatombe, cosi' e' stata definita la tragedia dall'Alto commissariato dell'Onu per i rifugiati. Una tragedia senza precedenti. Purtroppo precedenti se ne contano a bizzeffe e non e' detto che qualcuno non abbia deciso che questa sia la maniera piu' rapida per risolvere la questione immigrazione. Laddove la politica e la diplomazia internazionale non riesce, intervengono i furbetti dei barconi. Quelli che organizzano i viaggi della speranza, che fanno soldi a palati rubandoli ai pellegrini convinti della terra promessa italiana. Ma della terra promessa rimangono solo le promesse. Una volta a bordo scatta il piano 'i-a', immersione e affondo. Davvero solo una ipotesi fantascientifica?
domenica 19 aprile 2015
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