Stop allo scontrino fiscale dal 2017. E' l'obiettivo dei tre decreti legislativi della delega fiscale approvati oggi dal Consiglio dei ministri: dalla fattura digitale, al superamento dello scontrino fiscale dal 2017, al ruling internazionale passando per le nuove norme sull'abuso di diritto. Via libera anche alla fattura digitale per il settore privato, ma "è facoltativa e non obbligatoria". Non vuol dire che lo scontrino va in soffitta, resta ma non a fini fiscali. Seppur non vincolante il governo punta ad un'ampia adesione attraverso una riduzione degli adempimenti amministrativi e contabili a carico dei contribuenti che si avvalgono della fattura digitale, ma anche stop agli obblighi di comunicazione sullo 'spesometro' e alle 'black lists' e rimborsi Iva più veloci.
Le nuove disposizioni sul ruling internazionale invece "semplificano la normativa e colmano dei vuoti anche in ottemperanza di norme internazionali", in linea con le best practice Ocse. Gli interventi contenuti nel decreto sono finalizzati a: creare un contesto di maggiore certezza, anche eliminando alcune lacune dell'ordinamento domestico; ridurre gli adempimenti per le imprese e i relativi oneri amministrativi; eliminare alcune distorsioni del sistema vigente.
Tra le principali novità del decreto figura l'introduzione di accordi preventivi per le imprese con attività internazionale e l'istituto dell'interpello per le società che effettuano nuovi investimenti. Per l'accesso all'istituto è prevista una soglia minima di 30 milioni di euro per l'investimento, che può consistere anche nella ristrutturazione di imprese in crisi qualora ci siano effetti positivi sull'occupazione.
mercoledi 22 aprile 2015
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