mercoledì 2 settembre 2015

ECCO PERCHE' NON BISOGNA PIU' MANGIARE CIBI CHE CONTENGONO OLIO DI PALMA E DERIVATI

L'olio di palma fa male alla salute. Provoca diabete e colpiste il sistema cardiovascolare. Tanto male da uccidere le persone. E non e' terrorismo psicologico. Cosi' come fanno male l'olio di palmisto, l'olio di cocco, l'olio di colza e appena ne troviamo altri ve lo comunichiamo. Ormai e' difficile trovare, sugli scaffali dei supermercati, un prodotto alimentare che non contenga uno di questi grassi vegetali altamente nocivi per la salute. Dai biscotti alla nutella, dalle merendine al dado. Compresi gli alimenti destinati ai bambini.  Non c'e' cibo che non sia contaminato da questi ingredienti. Lo dimostrano numerosi lavori scientifici, anche se il Ministero della Salute non si e' ancora pronunciato in merito. In assenza di fonti ufficiali moltissime aziende italiane continuano senza tregua a usare questi ingredienti e a propinarli al pubblico senza vergogna. Business is business. Ma le informative scientifiche sono allarmanti. ' Uno degli studi più accreditati - si legge su Il fatto alimentare- condotto in 23 Paesi nel periodo compreso tra il 1980 e il 1997, da Brian K Chen e collaboratori, nel 2011 ha esaminato gli effetti negativi sulla salute riferiti ad un 
lungo periodo. Gli autori sostengono che per ogni kg di olio di palma assunto in più ogni anno, aumenta il tasso di mortalità per patologia cardiovascolare. La stima parla di 68 morti ogni 100.000 abitanti. Questo valore risulta inferiore per i Paesi industrializzati (17 morti ogni 100.000 abitanti) dove questa materia grassa è meno utilizzata. Volendo trasferire la valutazione dell’incremento del rischio cardiovascolare e di infarto in seguito all’aumento di 1 kg di palma pro capite l’anno, al nostro Paese la stima equivale a oltre 10.000 morti l’anno'. L'olio di palma viene sostituito al burro, 
e altri grassi,  perche' ha costi inferiori e garantisce una migliore conservabilita' del prodotto.
Una raccolta firme - che è arrivata a 114mila355 sostenitori – è stata lanciata da Il Fatto Alimentare per dire no all’olio di palma per motivi etici, ambientali e salutari. Sull'Huffington Post, si legge:'Ormai non c’è più alcuna giustificazione che tenga: continuare ad assumere cibi che contengono olio di palma è una scelta che porta a conseguenze gravi per la salute. L’ulteriore conferma arriva da uno studio italiano: l’olio di palma – dicono le Università di Bari, Padova e Pisa, in collaborazione con la Società Italiana di Diabetologia - è in grado di distruggere le cellule del pancreas che producono l’insulina. Conseguenza: l’olio di palma provoca danni irreversibili, tra questi – oltre ai già dimostrati danni a carico del sistema cardiovascolare - il diabete mellito. E assumere - anche inconsapevolmente – grandi quantità di questo grasso saturo non è poi così difficile. Soprattutto per i bambini. L’olio di palma è infatti contenuto in molti prodotti della prima colazione, biscotti (anche quelli della prima infanzia) e merendine.
Nello studio portato avanti da Francesco Giorgino, professore dell’Università di Bari e coordinatore della ricerca, emerge che l’olio di palma agisce direttamente sulle cellule beta, distruggendole. Di qui la produzione inadeguata di insulina. Sotto la lente una proteina - la p66Shc - contenuta tra l’altro anche se in quantità minore anche nel burro e nei formaggi.
"La proteina p66Shc – ha spiegato il professor Giorgino all’Adnkronos - è invece un potente induttore di stress ossidativo a livello cellulare. Agisce promuovendo la formazione di specie reattive dell’ossigeno, che sono in grado di danneggiare e uccidere le cellule. E funge anche da amplificatore di altri fattori in grado di promuovere lo stress ossidativo, quali l’iperglicemia nel diabete e un aumento della produzione di fattori coinvolti nell’infiammazione'. Il consiglio e': controllate sempre bene le etichette. E poi fate la vostra scelta. 
mercoledi 2 settembre  2015
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