Sanita' malata. Nel settore dove non si dovrebbe badare a spese per tutelare la salute dei cittadini, arriva la scure del governo per i tagli agli sprechi. Vero e' anche, che, sprechi ce ne sono a causa di amministrazioni superficiali e scialacquone.
Ma vero e' anche che le nuove norme ministeriali rischiano di farli skiattare anzitempo, i cittadini. Perche' a furia di tagliuzzare e
risparmiare, i medici non prescriveranno piu' esami a rischio della vita. Oppure, a meno che non si vada dal medico in
fin di vita supplicando una prescrizione.
Vero e' anche che, forse, questa volta i medici di base metteranno la testa a posto e finalmente cominceranno a fare le diagnosi e smetteranno di fare i burocrati a palate di soldi al mese.
Comunque vada, la notizia e' che il governo ha individuato 208
prestazioni specialistiche - misurazione del colesterolo, tac, risonanze, inserimento di alcune protesi - che per essere a
carico del Servizio Sanitario dovranno soddisfare requisiti specifici. La lista, contenuta in un apposito decreto, che per
diventare definitivo dovrà passare al vaglio della Conferenza Stato-Regioni, è stata presentata ieri sera dal ministro
Lorenzin ai sindacati medici che però dicono no, pur con qualche eccezione.
Con questi presupposti i camici bianchi sono gia' sul piede di guerra e annunciano mobilitazione. I camici bianchi puntano il dito sul fatto che l'intrusione della politica mette a rischio il ruolo del medico (verissimo) e sia i medici di famiglia che gli ospedalieri che i dirigenti minacciano di alzare il tono della protesta. E al ministro Lorenzin che assicura si tratti solo di togliere esami inutili per far spazio all'appropriatezza e ricorda che la lista è stata elaborata dalle società scientifiche e rivista dal Consiglio Superiore di Sanità, rispondono oggi i medici dirigentio Anaao Assomed: "Non è compito della politica - commenta il Segretario Nazionale dell'Associazione, Costantino Troise - definire i criteri
dell'appropriatezza clinica, valore in cui pure ci riconosciamo, invadendo l'autonomia e la responsabilità dei Medici.
Senza contare i veri e propri strafalcioni o gli esempi di inappropriatezza assunti a sistema presenti nella parte tecnica
del decreto, che la dicono lunga sulle competenze e sull'attenzione riservate a materia delicata che attiene il diritto alla
salute dei cittadini".
Ma cosa cambia? Fra le 208 prestazioni riviste figurano esami di routine, come quelli per la misura del colesterolo o dei
trigliceridi, ad esempio, che con le nuove regole potranno essere effettuati a carico del servizio sanitario nazionale come "screening" negli over40 anni e nei soggetti con fattori di rischio cardiovascolare. Ma "in assenza di valori elevati, modifiche dello stile di vita o interventi terapeutici, l'esame è da ripetere a distanza di 5 anni". Sotto la lente anche per tac e risonanze: la risonanza della colonna (cervicale, toracica, lombosacrale), ad esempio, sarà a carico del servizio snaitario nazionale, a condizione che vi sia "dolore rachideo in assenza di coesistenti sindromi gravi di tipo neurologico o sistemico, resistente alla terapia, della durata di almeno 4 settimane. Traumi recenti e fratture da compressione. In caso di negatività l'esame non deve essere ripetuto prima di 12 mesi". Ma le specialità mediche toccate sono molte e le 208 prestazioni individuate spaziano fra medicina nucleare, odontoiatria, radiologia, prestazioni di laboratorio, dermatologia allergologica. Un elenco a parte
riguarda i test genetici. Una "pesante ingerenza che umilia le peculiarità della professione medica", secondo Anaao
Assomed che, sottolinea, "insieme alla legge di stabilità e ai tagli del FSN, al DDL sulla responsabilità professionale, al
contratto di lavoro e ai decreti delegati riguardanti il personale delle amministrazioni pubbliche, è tra le cause del
malessere professionale che ha portato alla mobilitazione della categoria ormai in atto".
mercoledi 23 settembre 2015
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