sabato 4 maggio 2013


CHIRURGIA ESTETICA: DOPO IL DIVORZIO E' BOOM DEL RITOCCHINO RIVINCITA

Prima divorzio e poi mi faccio il ritocchino. Il conto? All'ex marito, naturalmente. Cornuto e mazziato. Ma questa e' l'ultima tendenza in fatto di chirurgia estetica. Belle si diventa dopo una separazione difficile e a beneficiarne saranno gli altri, oltre che se stesse, a tutto danno dell'ex coniuge che dovra' pure accollarsi la nota spese.  E' quanto emerge da uno studio condotto dall'Associazione Donne e Qualita' della Vita, presieduta dalla psicologa Serenella Salomoni, su un campione di 240 donne di eta' compresa tra i 30 e i 55 anni, separate legalmente. Il 30% delle intervistate ha ammesso di utilizzare l'assegno di mantenimento corrisposto dal coniuge principalmente per ricorrere al bisturi e cambiare cosi' il proprio aspetto esteriore. Darci un taglio per ricominciare alla faccia di chi non mi vuole piu'.L'assegno di mantenimento usato per il ritocchino surclassa il pagamento dell'affitto,del mutuo e dello psicologo per superare il trauma post divorzio. Negli Stati Uniti e' stata ribattezzata 'engeance plastic surgery', chirurgia plastica di rivincita. Soprattutto se il marito fedifrago e' beccato a letto con la segretaria.Dagli Usa la tendenza e' sbarcata anche in Europa: in Francia, ad esempio, secondo uno studio pubblicato su Le Parisien, il 69% delle donne dopo una separazione hanno cambiato il proprio look per riconquistare la fiducia in se stesse; di queste, il 9% si sono sottoposte a un intervento di chirurgia estetica. In Germania, invece, la Corte di Cassazione ha addirittura sancito che l'ex marito debba corrispondere il denaro che occorre all'ex moglie per il ricorso al chirurgo estetico, toccando quota 1.800 euro per un intervento di liposuzione o rifacimento del seno.
4 maggio 2013

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