domenica 19 maggio 2013

PROSTITUZIONE: PICCOLI PAPPONI CRESCONO

Prostituzione: piccoli papponi crescono. Sono i figli delle donne che vivono di meretricio. Sono la loro debolezza, quei bambini, che crescono rinchiusi nelle stanze accanto a quelle dove la mamma 'sta lavorando'. Per avere i soldini per mangiare, per farti studiare. Forse, un giorno. Intanto, pero',i bimbi guardano e imparano. Se sono femmine, rischiano lo stesso destino materno. Madri che 'vendono' le bambine, appena sbocciate, al pervertito di turno che ne fa carne da macello. Piccole escort crescono. A meno che non vivano lontano (per esempio all'estero con i nonni o i parenti e attendono con ansia l'arrivo dell'assegno di mamma' per comprare scarpe e vestiti. Perche' mamma e' brava e in Italia ha trovato un lavoro ben remunerato) da quel mondo cosi' facile ai quattrini, ma cosi' duro da sopportare. Le richieste degli uomini che vanno a puttane sono variegate e le ragazze hanno fegato per reggere la pressione. Oppure non ce l'hanno e fanno quella vitaccia a tempo. Il tempo di trovarsi un uomo da maritare e vivere infelici e scontente. Perche' non avranno mai il tenore di vita che avevano quando la vita se la gestivano allargando le gambe o spompinando a destra e a manca. Inutili i giri di parole. E i bambini osservano e imparano. Se sono maschi, rischiano di ritrovarsi impiegati al servizio di mamma puttana. Professione baby pappa. Imparano anche a regolare il traffico degli uomini che si appartano nella stanza di mammina. Prendono telefonate, le passano alle madri e aspettano l'arrivo dell'assatanato di turno. Il campanello della porta suona e sono altri piccioli che vanno a depositarsi nel portafogli della lavoratrice di casa. Oppure suonano al campanello, ma sono solo degli scocciatori perditempo. In quel caso, ci pensano i bimbi vigili a stopparli: mamma deve lavorare, il vostro tempo e' scaduto. E in un nanosecondo, gli scocciatori sono fuori dalle balle. Altro giro, altra corsa. Il tassametro delle lucciole corre, non c'e' tempo per i cazz-eggi.
19 maggio 2013
1-continua

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