lunedì 20 maggio 2013
IN PENSIONE ANTICIPATA CON L'8 PERCENTO DI VITALIZIO IN MENO: SI PUO' FARE
Andare in pensione con 35 anni di contributi e tra i 62 e i 65 anni. Si puo', accettando la decurtazione del vitalizio dell'8 percento. Oppure, per chi vuole continuare a lavorare fino oltre i 66 anni e previsto un 'premio', ovvero l'aumento della pensione dell'8 percento. Sono queste le nuove regole del pensionamento secondo l'idea del ministro del Lavoro Enrico Giovannini che ha riferito in Parlamento sui pro e i contro del pensionamento anticipato o posticipato. L'altra possibilita' per i lavoratori di andare in pensione e per i giovani di trovare un lavoro, priorita' del governo Letta, e' quella di permettere un orario part time al dipendente vicino alla pensione. Il quale dovrebbe accettare di lavorare meno ore con uno stipendio piu' basso. Al suo posto, nelle ore vacanti, si inserirebbe un giovane a contratto indeterminato oppure con contratto a termine. L'operazione, che costerebbe un miliardo di euro, darebbe lavoro e assunzione a 100 mila persone. L'opinione degli interessati sara' divisa, forse si puo' fare di meglio, ma sulla riforma pensionistica bisognava mettere mano. E qualcosa si sta muovendo. Meglio questo progetto che la scellerata idea dell'ex ministro Fornero di mandare tutti i lavoratori in pensione alle soglie della morte.
20 maggio 2013
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