mercoledì 1 maggio 2013
NAPOLITANO: IL LAVORO EMERGENZA NAZIONALE
L'OCCUPAZIONE TORNI AL CENTRO DEI PENSIERI DELLA POLITICA PER FAR RIPARTIRE L'ECONOMIA
'Purtroppo, oggi, c'è da pensare anche al lavoro che non c'è, al lavoro cercato inutilmente, al lavoro a rischio e precario. Abbiamo il dovere politico e morale di concentrarci su questi problemi'. Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, nel messaggio inviato in occasione della Festa del Lavoro al ministro del Lavoro, ai segretari generali di Cgil, Cisl e Uil, al presidente della Federazione Maestri del Lavoro d'Italia, sembra essere l'unico ad accorgersi di quanto l'emergenza lavoro sia di enorme portata. Oggi, primo maggio, si fa festa. Festeggiano quelli che il lavoro ce l'hanno e si permettono una giornata in famiglia, tutti gli altri sono ai posti di comando oppure vanno a spasso perche' il lavoro non ce l'hanno. E guardano scivolarsi la vita da dietro una bolla di vetro. Ancora il Capo dello Stato:'Sta esplodendo in Europa e anche su più vasta scala la questione della disoccupazione giovanile, di una generazione senza lavoro. E' questa la nuova grande questione sociale del nostro tempo'. Generazioni di disoccupati, 70 mila donne hanno perso il posto negli ultimi mesi.
'In Italia - aggiunge Napolitano - c'è stata negli ultimi anni una drammatica perdita di posti di lavoro. La disoccupazione colpisce un gran numero di famiglie. Sono quasi un milione i nuclei famigliari in cui nessun individuo in età lavorativa ha un'occupazione. In cinque anni la cifra è più che raddoppiata e oltre la metà di queste famiglie si trova al Sud. In tale difficile situazione aumenta l'emigrazione, soprattutto di giovani italiani con alti livelli di istruzione che cercano e trovano lavoro all'estero".
"Il Primo Maggio - sottolinea Napolitano - non è solo la festa dei lavoratori, ma anche, e più che mai, il giorno dell'impegno per il lavoro. E' il giorno in cui dobbiamo mettere decisamente al centro dell'attenzione il lavoro, fondamento della nostra Repubblica'. L'occupazione torni ad essere al centro dei pensieri della politica. Solo cosi' riparte l'economia.
1 maggio 2013
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