giovedì 30 maggio 2013


ITALIANI TUTTO GENIO E SREGOLATEZZA MA DI FRONTE ALLO STRANIERO SI CALANO LE BRAGHE SENZA RITEGNO


L'Italia e' una Repubblica fondata sul lavoro, ma conta il maggior numero di disoccuppati, soprattutto tra i giovani, in Europa. E forse nel mondo.

L'Italia e' una fucina di talento, genio e sregolatezza che il mondo ci invidia. Ma questo Paese distrugge chi vuole produrre ricchezza. Lo annienta e lo spinge verso i Paesi stranieri, dove le capacita' di ognuno vengono riconosciute sia a livello personale che economico.La fuga dei cervelli italiani non e' paragonabile neppure all'emigrazione del dopoguerra.

L'Italia e' il Paese piu' bello del mondo. Un concentrato di arte, cultura, turismo, paesaggi, moda, scienza, tecnologia, che non ha eguali su tutto il pianeta, ma gli italiani non sono capaci di far funzionare la macchina del turismo. Che da sola basterebbe a trainare l'intera economia italiana.

La gastronomia e la produzione alimentare made in Italy e' invidiata da tutto il mondo. Ma il Belpaese ha la cattiva abitudine di importare dall'estero tonnellate di cibo. La Coldiretti lancia l'allarme. L'Italia importa dall'estero circa il 25% del proprio fabbisogno alimentare: sono, ad esempio, quasi 227 milioni i chili di frutta e verdura giunti nel 2012 in Italia dall'Africa.Tra gli esempi citati quello dei fagiolini del Marocco (irregolari nel 15%); delle fragole etiopi (irregolari nel 16% dei casi); dei piselli del Kenya (irregolari nel 38%); dei peperoni dell'Uganda (irregolari nel 48% dei casi). E ancora: olio di cui non si conosce la provenienza dell'olivo, vino preparato con le bustine liofilizzate, merendine e pane surgelato che arriva dai Paesi dell'est.

L'esterofilia contagia negativamente gli italiani, che qualunque cosa toccano diventa oro. Ma siamo cosi' insicuri e 'cagasotto' da doverci sempre affidare nelle mani dello straniero. Siamo unici, temerari e imbattibili, ma di fronte allo straniero ci caliamo le braghe senza ritegno.
30 maggio 2013

Nessun commento:

Posta un commento