venerdì 3 maggio 2013


PER OGNI NEGOZIO CHE CHIUDE, NE RIAPRE UNO DI SIGARETTE ELETTRONICHE

Muoiono come mosche gli italiani. Sembra che sul Paese sia calata una nube di insetticida. La crisi uccide ogni giorno. Gli uomini si tolgono la vita piu' delle donne. Quando non la tolgono prima alle loro donne. Le imprese chiudono i battenti anche se hanno decenni di storia alle spalle. La crisi non guarda in faccia a nessuno, men che meno agli anziani. Per ogni azienda che abbassa le serrande, ce n'e' una che riapre. E quasi sempre si tratta di compro oro e sale giochi slot machine. L'ultima tendenza in fatto di acquisizione di imprese decotte, e' l'apertura di negozi che vendono sigarette elettroniche. Sulle vetrine, ammiccanti bionde ossigenate invitano il compratore ad entrare e provare. Provare mica comprare. In questi esercizi commerciali si entra fumatori incalliti e si esce ringalluzziti da nuvole di vapore al sapore di sigaretta. Rinvigoriti dal fatto che 'tanto non e' una sigaretta e io non sto fumando' e dal fatto che le sigarette elettroniche si possono sfumacchiare anche nelle zone riservate ai non fumatori. Chi adopera questi controversi aggeggi, (dei quali, causa business di pochi a danno di molti), mai sapremo se fanno male o no alla salute, si sente ormai un ex fumatore. Prima mi bruciavo due pacchetti al giorno, ora uso la sigaretta elettronica. Con la quale ci si fanno tante pippe al giorno. Mentali. 
3 maggio 2013 

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