martedì 7 maggio 2013
GLI ITALIANI NON SI FIDANO PIU' NEPPURE DELL'ACQUA DEL RUBINETTO
Gli italiani non si fidano piu' nemmeno dell'acqua del rubinetto. Il 54 percento sceglie le acque minerali, con notevole dispendio economico, spesso una spesa insostenibile. Ma il 23 percento è convinto che è più buona e il 31 percento la considera più salutare e sicura. Il 37 percento consuma l'acqua del rubinetto, ma il 20 percento utilizza filtri per depurare il prezioso liquido fonte di vita. E' quanto rileva una indagine del Censis per Coldiretti. Una spesa sulla spesa, per non parlare degli sprechi di acqua che sono all'ordine del giorno. Acqua potabile utilizzata per lavare le auto, innaffiare il giardino di casa, tirare lo sciacquone senza tregua. Poca roba in confronto ai milioni di ettolitri d'acqua che vanno persi a causa delle tubature colabrodo, straripamenti, esondazioni.Dalla ricerca emerge, inoltre, che con l'avvicinarsi dell'estate, sono molte le località italiane in cui torna la paura della siccità, contro la quale il 54 percento degli italiani ritiene che oggi non si faccia abbastanza. In particolare la ricerca rivela che per il 44 percento degli italiani la causa è che non si investe abbastanza sulle tecnologie per un uso più razionale ed efficiente dell'acqua. E per combattere la siccita' si guarda con favore alla creazione di dighe. Invasi per l'accumulo di acqua atti a fronteggiare le emergenze soprattutto d'estate.
7 maggio 2013
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