venerdì 22 novembre 2013

STOP ALL'IMU CON GLI AUMENTI DEI CARBURANTI

La buona notizia, qualora venisse un giorno confermata, e' lo stop alla rata dell'Imu. La cattiva notizia, gia' confermata, e' l'aumento delle accise sui carburanti. Si prevedono entrate per 1.505 mln nel 2015 e per 42,2 mln per il 2016. Cosi' si finanzierebbe l'Imu su cui il governo rimpalla giorno per giorno,  allo scopo di  prendere tempo. Gli italiani vengono presi per sfinimento cosi' digeriscono velocemente anche l'aumento dei carburanti. Questo e' l'obiettivo del governo. Rimpallo e cazzeggio, come nelle migliori tradizioni.  La bozza all'esame del Consiglio dei Ministri prevede l'acconto sull'Ires che viene aumentato dal 100 al 101%, ma dal prossimo periodo d'imposta e cioe' quello in corso al 31 dicembre del prossimo anno, passera' al 127%. Per le banche e le assicurazioni scattera' subito al 128%.Dall'aumento delle accise sui carburanti, si attendono invece entrate per 1.505 mln nel 2015 e per 42,2 mln per il 2016.
 Il provvedimento stabilisce inoltre la possibilita' per coloro che acquistano immobili alienati dallo Stato di sanare le irregolarita' edilizie, entro certi ambiti. E mentre il governo legifera a sfavore degli italiani, l'Eurogruppo promuove l'Italia e ha 'esplicitamente riconosciuto' il fatto che il governo Letta sta portando avanti 'le misure che non fanno parte del bilancio, come le privatizzazioni, la spending review: processi paralleli'. L'Europa promuove l'Italia, ma forse dall'alto avranno visto un altro film. 
22 novembre 2013
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