Vivere in Italia conviene solo a politici e sindacalisti. Anche i pensionati d'oro se la cavano e i ricchi in generale. Per tutti gli altri rimane solo la speranza. A volte, nemmeno quella. Poi c'e' il suicidio collettivo di imprenditori e uomini per bene. La speranza e' l'ultima a morire. Prima di riuscire a non morire di fame.
Almeno, arrivare alla pensione. I giovani, poi, si arrangiano facendo i tronisti di Maria oppure espatriano. Perche' l'Italia si conferma sempre piu' un Paese per ricchi sfondati o vecchi. E le due caratteristiche spesso si combinano. Dunque, non c'e' spazio per i giovnai. Lo sostiene una indagine del Club Economia -Censis che rileva quanto il Belpaese sia un Paese fondato su tante chiacchiere e poco costrutto. Lo dimostrano i crescenti numeri della disoccupazione e la noncuranza della politica sui problemi reali del Paese. Sui tg la prima notizia e' quella che riguarda un ministro equivoco, poi le vittime dell'alluvione. C'e' qualcosa che non funziona. C'e' un sistema distorto che non vuole raddrizzarsi. A loro lo champagne, a noi le tasse. Di nuovo e' tutto troppo storto.
20 novembre 2013
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